Bufala



15
gennaio

Malgioglio in Netflix Narcos 4? Una bufala, l’ennesima

Malgioglio

Malgioglio

Come si dice “fake news” in spagnolo? La prima bufala televisiva del 2018 ha un insolito sapore latino-americano e DavideMaggio.it è in grado di smascherarla. Protagonista Cristiano Malgioglio che, stando ad alcune ‘indiscrezioni’ di stampa seguite – manco a dirlo – da sue dichiarazioni, avrebbe dovuto sostenere -insieme al compagno di merende Ciacci- un provino per la quarta stagione di Narcos, popolarissima serie di Netflix. Ebbene, ci abbiamo messo un po’ di tempo, ma siamo arrivati dritti dritti alla fonte e abbiamo scoperto quello che abbiamo sempre sospettato: non esiste nessun ruolo per Cristiano Malgioglio nè tanto meno per Giovanni Ciacci. La verità è che il regista di Narcos probabilmente non è nemmeno a conoscenza dell’esistenza del paroliere di Mina e Carmen Di Pietro.




18
novembre

ATTENTATO O BUFALA? ALESSANDRO SORTINO (PIAZZA PULITA) SMASCHERA SANTORO: IL BOICOTTAGGIO A SERVIZIO PUBBLICO E’ UNA PANZANA PUBBLICITARIA

Michele Santoro

Attentato! Si tratta di attentato! Certo, come no… L’allarme rosso era scattato ieri mattina, a poche ore dalla messa in onda di Servizio Pubblico. Dal quartier generale di Michele Santoro si diffondeva la notizia di un sabotaggio ai danni dei ripetitori dell’emittente trentina Rttr, che in serata avrebbe trasmesso il programma. Porca paletta: per la seconda volta in due settimane, qualcuno tentava di intralciare la diffusione del talk show più scomodo degli ultimi 150 anni. Boicottaggio! Sulla pagina Facebook della trasmissione compariva un appello al popolo della libera informazione: “fate il passaparola perché questi fatti non rimangano impuniti!“.

In attesa di capire chi fosse l’attentatore (magari Berlusconi, che adesso ha parecchio tempo libero), qualche maligno si interrogava sulle tempistiche del misfatto. Tra i malpensanti, anche l’inviato di Piazzapulita Alessandro Sortino, che su Facebook scriveva: “per la seconda settimana Piazzapulita subisce un attentato di carattere pubblicitario a poche ore dalla trasmissione“. Secondo il giornalista del talk condotto su La7 da Corrado Formigli, l’attentato a Santoro sarebbe stato una trovata promozionale. Un’insinuazione particolarmente velenosa se conderiamo che i programmi in questione sono diretti competitor del giovedì sera.

Michele Santoro, dunque, non c’entrerebbe niente con l’ordigno che ha distrutto i ripetitori e a dimostrarlo sarebbe la scritta comparsa sulle centraline colpite: “solidarietà agli arrestati di Roma” (in riferimento agli scontri del 15 ottobre, ndDM). La Polizia avrebbe attribuito il gesto agli anarco insurrezionalisti. “La notizia dell’incendio muta però nel corso della giornata alla stessa velocità con la quale cresce l’indignazione per l’attentato alla libertà di stampa“ scrive Sortino. E infatti, col passare delle ore, si scopre che i danni maggiori li hanno subiti i trasmettitori di Radio Maria e non quelli di Servizio Pubblico (come d’altro canto vi avevamo scritto anche noi).