
Blams
30
marzo
“TOPOLINO CHE RISATE!”: DISNEY CHANNEL RIVISITA IL FUMETTO ANNI ‘50
Amarcord, ma non solo. Disney ha deciso di prendersi cura dei palati più raffinati, servendo al pubblico un piatto saporito e dalle fragranze un po’ retrò, tratto della sua nobile tradizione. Ad aprile inizierà infatti Topolino che risate!, un’iniziativa che interesserà tutta la Company, dalla tv al web, passando per il settimanale cartaceo. Scomodando i preziosi archivi della Disney è stato possibile recuperare alcuni classici d’animazione e fumetti degli anni ’50, per poi rivisitarli ed adattarli senza tuttavia perdere la spassose atmosfere dell’epoca. Più che un lifting è stata una messa a nuovo attenta e rispettosa.
Per tutto il mese prossimo Disney Channel, Disney XD e disney.it trasmetteranno due episodi dei corti Topolino che risate! della durata di circa 5 minuti l’uno, cui seguiranno due Blams!, corti animati di circa 1 minuto ottenuti rimontando le scene più comiche di cartoon degli anni ’70. Protagonisti indiscussi della serie saranno Topolino e Pippo. In particolare, il cane più dinoccolato del fumetto mondiale sarà alle prese con gli sport: lo troveremo su un paio di sci piuttosto che in un campo di football americano o come battitore in una partita di baseball. Le improbabili gesta di Pippo saranno commentate anche in uno speciale di 20 minuti realizzato con la collaborazione e la voce di Giovanni Vernia, comico della banda di Zelig.
L’operazione della Disney ha richiesto un lavoro molto delicato, soprattutto nella fase di trasformazione dei corti televisivi in fumetto. L’impresa è stata dunque quella di evitare grossolane contaminazioni, mantenendo intatta la trama ma potenziandola nei dettagli e nella sceneggiatura. Dallo sterminato archivio Disney (più di 50 mila fumetti) sono emerse storie attualissime ed eslilaranti che chiedevano solo di essere spolverate e messe a lucido. Non è tutto, la Company ha ancora in serbo alcune chicche. L’ampia offerta sarà arricchita anche da un originale Re-Micks, un cartone animato pescato dagli anni ’30 e re-mixato sulle note di “Another one bites the dust” dei Queen.

