Agorà Estate



24
luglio

Fratelli d’Italia a chi? Gasparri cazzia il conduttore di Agorà Estate – Video

Maurizio Gasparri - Agorà Estate

Maurizio Gasparri - Agorà Estate

Clima rovente questa mattina ad Agorà Estate, dove si è parlato anche delle afose condizioni climatiche. Ma il meteo, nella “sfuriata” di Maurizio Gasparri al conduttore Lorenzo Lo Basso, non c’entra. Quest’ultimo ha infatti osato accostare il senatore di Forza Italia ad un altro partito, che in verità tanto distante dal suo non è: Fratelli d’Italia. Eppure non l’ha presa affatto bene.




5
agosto

Covid ad Agorà Estate: stop al programma sino a lunedì

Roberto Vicaretti, Agorà Estate

Lo spettro del Coronavirus non abbandona le produzioni televisive nemmeno in estate. Del resto, se è vero che la tv è lo specchio del Paese, anche per gli addetti ai lavori del piccolo schermo l’attenzione anti-contagio deve rimanere altissima. Ne sanno qualcosa quelli di , che oggi non sono andati in onda e non lo faranno nemmeno domani proprio a causa di un caso di positività all’interno dello staff.


28
giugno

Agorà Estate: Roberto Vicaretti è il nuovo conduttore

Roberto Vicaretti

Il nuovo conduttore di arriva direttamente da . Si tratta Roberto Vicaretti: il giornalista umbro da domani – 29 giugno – sarà alla guida della versione estiva del programma che accompagna il pubblico della terza rete a partire dalle 8. Nei giorni scorsi, l’ormai ex titolare della trasmissione Serena Bortone gli ha ufficialmente ceduto il testimone.





27
giugno

SERENA BORTONE A DM: AD AGORA’ ESTATE PORTO CURIOSITA’ E PASSIONE POLITICA. I TAGLI? LA RAI NE USCIRA’ INDENNE

Serena Bortone, Agorà Estate

Niente vacanze: Agorà resta sul pezzo. Come da tradizione, l’approfondimento mattutino di Rai3 proseguirà nei mesi estivi con una versione speciale affidata a Serena Bortone. A partire da lunedì prossimo, 30 giugno, la conduttrice ed autrice storica del programma raccoglierà il testimone di Gerardo Greco per raccontare l’attualità anche sotto il solleone. E stavolta lo farà da sola. Dopo l’esperienza dell’estate scorsa, e con la nomina dell’allora co-conduttore Giovanni Anversa a capostruttura, quest’anno la Bortone avrà infatti il timone del talk show tutto per sé.

Una bella responsabilità…

In televisione, qualunque cosa tu faccia, devi sentire sempre la responsabilità, che è alla base del nostro mestiere. Non sei un buon giornalista se non sei responsabile, a maggior ragione in tv, perché usi un mezzo molto potente: puoi scrivere le parole più bieche, ma se le pronunci davanti ad una telecamera hai tutto un altro impatto. Quindi la responsabilità c’è, soprattutto in questo caso. Conteremo sul gruppo base di Agorà con degli innesti nuovi, speriamo di lavorare bene. L’importante è essere rigorosi e corretti, tutto il resto viene dopo.

Quale apporto personale darai al programma?

Bella domanda. Qualunque risposta rischia di essere presuntuosa. Penso che in tv bisogna sempre essere sé stessi, poi non sta a me dire se sono simpatica o antipatica, brava o meno. La mia cifra sarà ciò che sono io: una donna cresciuta in Rai con una grande curiosità – caratteristica fondamentale per un giornalista – e una grande passione politica. Penso che la realtà o la racconti o la cambi; i giornalisti la raccontano, i politici la cambiano, ma se fai il giornalista politico racconti il cambiamento, ed è il mestiere più bello del mondo. Queste saranno le mie peculiarità.

Ci saranno delle differenze rispetto all’edizione stagionale di Agorà?

Il programma vive sulla stretta attualità e parlare di format non avrebbe molto senso: siamo una grande piazza aperta in studio e all’esterno. Magari avremo un’attenzione maggiore all’estate vissuta dagli italiani, oltre che a quella trascorsa da Grillo, Berlusconi e Renzi. Anche se, in realtà, tra riforme, semestre europeo e processi di Berlusconi, escludo che l’agenda politica sarà meno densa. Capiremo inoltre se il cambio di stagione promesso dal premier si realizzerà.

Le recenti elezioni hanno spento il vento dell’antipolitica o la disaffezione è ancora forte?

Io credo che anche la disaffezione nei confronti dei partiti sia una forma di politica, perché tu sei deluso da qualcosa che ami. Noi italiani siamo animali politici: nei bar si parla di politica, anche quando se ne parla male. Siamo un popolo di allenatori e di segretari di partito. Abbiamo una soglia di astensionismo elevata, ma inferiore alla media europea. Anche il Movimento Cinque Stelle è un fenomeno politico, anzi è un risveglio dell’amore per la politica. E un’ulteriore conferma è il consenso di Renzi, che ha introdotto elementi di novità nel partito tradizionale.

Sul blog di Beppe Grillo Agorà fu definito un pollaio. Dopo quell’episodio si sono state tensioni con i grillini?