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Agorà perde identità
di Daniele Lombardi
07/08/2024 - 13:10
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Da più di dieci anni informa ogni mattina i telespettatori tanto da essersi aggiudicata il titolo di piazza della politica, ma ultimamente sta perdendo la propria identità.
Agorà, approfondimento di Rai 3 che in queste settimane è in onda nella sua versione estiva con la conduzione di Maria Soave, affiancata da Tommaso Giuntella, ha sempre fatto del racconto e dello scontro politico la sua più grande forza. Ma la politica sta cedendo il passo ad altro.
Agorà Extra all’insegna delle rubriche
Sul finale di puntata, negli ultimi 10-15 minuti denominati Agorà Extra, si cambia proprio registro con tante rubriche. Oltre a Timeline che, come ogni estate, si posiziona in coda ad una delle puntate del programma, ci sono molti spazi affidati a giornalisti più o meno conosciuti. Tra questi, Voci delle donne di Vittoriana Abbate che si occupa di femminicidi e gender gap; poi c’è Se mi lasci non vali di Margherita Basso con focus sull’abbandono degli animali durante le vacanze e Terzo Tempo di Mario Benedetto dedicato alle truffe e alla sicurezza. Spazio poi ad una rubrica itinerante, ovvero Giro d’Italia di Paolo Notari che viaggia per il Bel Paese.
Tutti segmenti che stonano con lo spirito originario di Agorà e spezzano la narrazione. Queste rubriche sono più adatte a programmi di infotainment piuttosto che ad approfondimenti di politica pura dove lo spettatore cerca dibattito e racconto dei retroscena dei palazzi del potere.
Soave poco adatta al talk. Giuntella fresco al punto giusto
Non è stata felice nemmeno la scelta di Maria Soave, al timone dell’edizione estiva in corso, che fatica a guidare la trasmissione, poco avvezza a questo genere di prodotto. Per la giornalista del TG1 è la prima esperienza nel talk show, avendo finora condotto Tg1 Mattina e Unomattina Estate, quindi rispettivamente uno spazio giornalistico puro e un programma di infotainment.
Maria Soave è affiancata al moviolone da Tommaso Giuntella che approda in studio dopo anni da inviato. La sua presenza, seppur defilata, è positiva. La professionalità di chi è abituato a stare sul campo si vede ma non diventa mai supponenza. Giuntella aggiunge quel tocco di freschezza in più che non guasta.
Agorà Estate: gli ascolti parlano
Sul fronte ascolti, numeri al ribasso che vedono il programma al di sotto del 5% di share, a testimonianza della crisi d’identità della trasmissione. Si è arrivati a toccare l’1,2% di share con 44 mila telespettatori nella puntata del 1° agosto (complici anche le Olimpiadi su Rai 2).
Non va meglio nemmeno la versione invernale di Agorà, in declino da un paio d’anni. Dopo le stagioni condotte da Serena Bortone, è arrivata per due edizioni Luisella Costamagna, sostituita da Monica Giandotti nel 2022-2023. Ora, il 9 settembre si riparte per il secondo anno con Roberto Inciocchi. Continui cambi di conduzione che non hanno fatto bene al format il quale necessita di stabilità e di tornare all’identità originaria.