La7



4
maggio

DM LIVE24: 4 MAGGIO 2013. IL RITORNO DI LAURETTA, LA7 VUOLE LA MONA?

Simona Ventura - da facebook

Simona Ventura - da facebook

>>> Dal Diario di ieri…

  • Bentornata Lauretta (i lettori storici di DM… sanno!)

lauretta ha scritto alle 18:13

Ma buonasera bella genteeeeeee !!!

Domandina: Ma cosa sta accadendo alla soap di Rai 3 Lena – Amore della Mia vita in onda tutti i giorni alle 13.10 dal lun al ven? Da un paio di giorni al suo posto parte una sorta di TG regionale Lazio, probabilmente in vista delle imminenti elezioni per il sindaco. Ma finito il TG e con circa quaranta minuti di ritardo subentra all’improvviso la soap. Peccato che due minuti e poi sigla! Deduco che la soap sia andata in onda in tutte le altre regioni tranne che nel Lazio (o no?). Mah…

  • La7 vuole la Ventura?

shiver ha scritto alle 19:02




30
aprile

NON CONTANTE SU DI NOI: LUCA E PAOLO TRADUCONO E “TRADISCONO” GIORGIO GABER. STASERA SU LA7

Luca e Paolo

L’assenza colmata dalla presenza di chi non perde occasione per far rivivere la grandezza di un uomo cresciuto a pane, arte e musica. L’assente, il grande assente, si chiama Giorgio Gaber. I presenti, questa volta sono due, invece. Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu: Luca e Paolo per il grande pubblico. Proprio loro, che dal teatro hanno raggiunto con un treno che non è di sola andata Le Iene. Poi sono sbarcati a Sanremo, come funzionale spalla comica alla conduzione di Gianni Morandi nell’edizione 2011. E poi, complici occasioni mancate sul piccolo schermo, il biglietto di ritorno, verso il teatro. Probabilmente verso le origini.

Nel decennale della scomparsa dell’autore di successi come “Destra-Sinistra”, “Io non mi sento italiano”, e dopo diverse manifestazioni d’affetto tramutate in spettacoli o esternazioni artistiche dedicate al “Signor G”, come veniva affettuosamente chiamato il cantautore, ci pensano Luca e Paolo a regalare un omaggio senza tempo ai fan di Gaber, anche se l’evento non è stato “costruito” a livello celebrativo, bensì“esistenziale”. Ma sarà anche una serata di sana televisione, che non è televisione pura. Perchè “Non contate su di noi”, questo il titolo del programma che verrà trasmesso questa sera alle 21.10 su La7, è una registrazione per la tv di uno spettacolo di teatro.

Quello che Luca e Paolo, oggi affermati personaggi televisivi, hanno messo in scena proponendo un repertorio fatto di monologhi, dialoghi estrapolati da spettacoli, canzoni. Per rendere omaggio al Teatro-Canzone di Gaber e Luporini, che in prima persona si è reso complice del “tradimento”, come amano spiegare i due attori. Luporini e Gaber furono gli “Iniziatori” del Teatro-Canzone, e oggi, il paroliere Luporini, grande amico di Gaber, è proprio il complice per eccellenza dello spettacolo che sarà trasmesso questa sera. La sua collaborazione è stata vitale nella stesura di nuovi brani, venuti fuori dall’estro di Bizzarri e Kessisoglu, che sono stati proposti nell’evento registrato il 20 e il 21 Marzo al Teatro Politeama Genovese, con la regia di Duccio Forzano.


11
aprile

LA7 LIBERA I BIG VERSO LA RAI?

Lilli Gruber

I rumors sul valzer di conduzioni interne che interesserebbe Rai 1 a partire già dalla prossima stagione ha messo in secondo piano quelle che potrebbero rivelarsi delle clamorose manovre in casa La7. Il definitivo passaggio della rete terzopolista da Telecom a Urbano Cairo si deve burocraticamente ancora compiere e, come segnala Il Fatto Quotidiano, nel trasloco in corso è saltato giù uno “scatolone” con su scritto “Lilli Gruber“.

Il contratto della conduttrice di Otto e Mezzo, infatti, scadeva il 31 marzo scorso; nessuna delle due proprietà (né quella vecchia e né quella nuova), però, ha avanzato per il rinnovo (sembra che, nel can can del trasloco, se ne siano proprio dimenticati). Risultato? La Gruber si ritrova improvvisamente libera… di tornarsene a Rai 1. Il giornale, infatti, ipotizza il ritorno dell’ex volto del Tg1 nella tv di Stato. E, si sa, dalla partenza di un pezzo da novanta si crea in genere un effetto domino incontrollabile.

Ogni martedì sera “firma” la copertina di Ballarò, ma non è detto che la Rai tutta non (ri)diventi il suo “paese delle meraviglie”. Parliamo di Maurizio Crozza che, al pari della collega, in caso di vendita di La7 (già avvenuta, come noto) ha la possibilità di lasciare (anche lui in direzione Rai 1?). Cairo, a tal proposito, sembra aver già trovato l’alternativa al comico genoano: proprio DM, infatti, rivelò della trattativa per il ritorno di Piero Chiambretti nella tv ex Telecom. Trattativa che sembra ormai avviata verso il lieto fine.





26
marzo

BOOM! PIERO CHIAMBRETTI TRATTA CON CAIRO IL SUO RITORNO A LA7

Piero Chiambretti

Piero Chiambretti

Che belli i tempi di Markette. Se La7, prima della svolta all-news (o quasi) degli ultimi tempi, aveva un merito, questo era senza dubbio rappresentato dalla realizzazione di una bella seconda serata. Certo, forse era un po’ di nicchia, ma era sicuramente interessante da un punto di vista televisivo e riusciva a mettere in luce il lato migliore di Piero Chiambretti.

Beh, chissà che quei tempi non tornino! Possiamo anticiparvi che se già si vociferava nelle scorse settimane di un ritorno all’”ovile” di Piero il Terribile, adesso le cose potrebbero contretizzarsi: ci risulta, infatti, che dopo una serie di incontri fortuiti allo stadio, il nuovo editore di La7, Urbano Cairo, e il conduttore torinese si siano dati appuntamento all’ombra della Mole Antonelliana per un incontro formale nei giorni scorsi, alla presenza dei vertici di una nota casa di produzione.

Le trattative, dunque, sono tutto fuorchè un’ipotesi. La speranza – perchè di questo si tratta – è che si riesca a giungere ad un accordo che riporti Chiambretti sulla rete terzopolista e – magari – possa davvero riproporsi una seconda serata brillante qual era quella di Markette.


15
marzo

GIOVANNI STELLA DA LA7 A GUIDO VENEZIANI EDITORE

Giovanni Stella

Giovanni Stella, manager di lunga esperienza, entra oggi a far parte del CdA di Guido Veneziani Editore S.p.A. GVE S.p.A., che sta vivendo un momento di importante crescita in diversi settori di mercato, ha proposto a Stella, che volentieri ha accettato, l’ingresso nel CdA.

Primo contributo strategico di Giovanni Stella sarà quello di collaborare alla predisposizione di un business plan 2013-2015 finalizzato allo sviluppo e al consolidamento di tutte le attività del Gruppo e alla predisposizione di una struttura organizzativa funzionale alla realizzazione del Business Plan.

Il presidente Guido Veneziani ha dichiarato:

prima dell’estate convocheremo una riunione del CdA in cui verrà reso pubblico il Business Plan triennale e le azioni finalizzate alla sua realizzazione”.





8
marzo

URBANO CAIRO: A LA7 NON C’E MOLTO DA CAMBIARE, PUNTEREMO SUL TARGET DONNE GIOVANI

Urbano Cairo

Forse – per usare una sua espressione – la patata si è rivelata più bollente del previsto, e Urbano Cairo non intende ustionarsi. L’editore piemontese, col quale TiMedia ha concordato la cessione di La7, si appresta ad assumere la proprietà dell’emittente terzopolista senza programmare rivoluzioni né cambiamenti sostanziali. Per ora, le sue priorità di azione sembrano queste: ridurre i costi, tagliare le spese e potenziare il palinsesto. Con mano di velluto, però.

Non c’é molto da fare, qualche intervento mirato, c’è senz’altro qualche momento della giornata in cui si può fare di più ma abbiamo una rete che va preservata, con un target strepitoso” ha dichiarato infatti Cairo, come riportato dall’Ansa. Il manager ha poi annunciato l’intenzione di voler dare “un orientamento ancora maggiore al target donne giovani“, soprattutto in riferimento alla fascia del daytime e del pomeriggio in particolare.

Come già spiegato ai cronisti in tempi non sospetti, il nuovo proprietario di La7 intende conservare la forte vocazione giornalistica assunta in questi anni dal palinsesto dell’emittente, preservando quei programmi d’attualità che attribuiscono alla rete un carattere di competitività. “Quando hai cose che vanno bene non ti metti a toccarle” ha commentato al riguardo Cairo.

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4
marzo

LA7: VIA LIBERA DEL CDA PER LA VENDITA A CAIRO

Urbano Cairo

Si è definitivamente conclusa la telenovela legata alla vendita de La7. Il Cda di Telecom Italia Media ha dato il via libera alla cessione dell’emittente terzopolista all’imprenditore Urbano Cairo. La notizia  - annunciata nel pomeriggio da un tweet di Gad Lerner – è confermata altresì da una battuta dello stesso imprenditore. Al microfono di Radio 24, il neo numero 1 de La7 ha così commentato:

La 7? Ho preso una bella patata bollente

Cairo, dunque, sembra consapevole dell’ardua sfida che l’attende. In un mercato televisivo sempre più competitivo, La7 deve riuscire a conciliare la riduzione dei costi e delle spese con un potenziamento del palinsesto. In particolare la programmazione non appare equilibrata, a programmi di grande successo che superano ampiamente la media di rete si affiancano produzioni dai risultati insoddisfacenti.

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3
marzo

I BORGIA: ARRIVANO SU LA7 INTRIGHI E CORRUZIONE

I Borgia

L’apertura alle serie tv de La7 continua. Dopo le contemporanee Grey’s Anatomy e Unforgettable, da stasera 3 marzo alle 21:30 faremo un salto nel passato. Di qualche secolo. E precisamente al 1492. In Italia. No, non è la storia di Cristoforo Colombo e delle tre caravelle che partono alla scoperta dell’America. Ci ritroveremo invece nell’intrigante, ambiguo e corrotto mondo della famiglia de I Borgia, in pieno Rinascimento Italiano. Più che una famiglia, un’associazione a delinquere.

La serie, in onda con successo sul canale americano Showtime (Dexter, Homeland), è interpretata da un credibile Jeremy Irons nella parte di Rodrigo Borgia che riesce a farsi eleggere Papa con il nome di Alessandro VI, usando gli stessi mezzi che Al Capone avrebbe usato per farsi eleggere Presidente del Consiglio, aggiungendoci anche un po’ di violenza in più.

Ad aiutarlo a mantenere saldo il suo potere c’erano i suoi tre figli. E già pensare a un Papa con i figli lascia intuire che le atmosfere in cui ci troviamo non siano quelle di Un Medico in Famiglia (in onda in contemporanea su Rai1). Cesare, nominato cardinale, difende il padre dagli attacchi all’interno del Vaticano, Juan è invece gonfaloniere, nemmeno a dirlo, dell’esercito papale e Lucrezia è data in sposa a Giovanni Sforza per garantire l’alleanza con il Nord Italia. Cesare Borgia e Lucrezia Borgia evocano cattiveria e malignità solo a nominarli, anche se sappiate che Lucrezia nella realtà era meno perfida di quanto la storia invece la dipinga.

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