Bruno Vespa



6
aprile

CENTOCINQUANTA: BAUDO E VESPA PUNTANO SUL PICCANTE E SU BALLANDO CON LE STELLE PER RISOLLEVARE IL PROGRAMMA IN ODORE DI CHIUSURA ANTICIPATA

Centocinquanta

Ci si gioca il tutto per tutto. Se gli ascolti non dovessero aumentare il quarto appuntamento con Centocinquanta, in onda stasera alle 21:10 su Rai1, potrebbe esser l’ultimo. Non sono bastate le prodezze di Belèn Rodriguez, né gli impolverati filmati dal sapore amarcord a risollevare, nella scorsa puntata, le sorti di un prodotto debole già dall’esordio.

In apertura la celebrazione della storia del ballo italiano: a rileggere un secolo e mezzo di valzer, tango e mambo saranno i protagonisti di Ballando con le Stelle, capitanati, come prevedibile, da Milly Carlucci. Il piatto forte, però, si preannuncia quello legato al pruriginoso tema della censura, da Paola Borboni all’esordio della rivista Playboy, passando per i primi seni nudi della cinematografia nostrana. Edwige Fenech e Gloria Guida affiancheranno Pippo Baudo e Bruno Vespa nel piccante percorso, catapultando i telespettatori nel magico mondo della commedia sexy all’italiana. Per chi avesse fame di dibattiti politici in salsa celebrativa, a chiudere la serata un confronto sull’eterna lotta tra partigiani e Repubblica Sociale, con Mario Pirani, Giampaolo Pansa, Lucio Villari e Pierangelo Buttafuoco.

Basterà tanta carne al fuoco per mettere a segno il sospirato gol della bandiera? Sicuramente il palinsesto non ha strizzato l’occhio allo show del Delle Vittorie, visto che la data scelta per la partenza, il 17 marzo, ha bruciato sul nascere qualsiasi prospettiva di cliffhanger. L’incompatibilità tra i conduttori e l’eccessiva pesantezza del prodotto hanno dato, infine, il colpo di grazia. C’è da chiedersi cosa resterà di Centocinquanta. Il gigantesco topless di Sophia Loren, gli scatoloni pieni di souvenir e i monologhi da terza serata ci dimostrano quanto l’enorme potenziale legato alle emozioni per il compleanno del nostro Paese sia stato rovinosamente sprecato, nonostante le ottime premesse.




30
marzo

CENTOCINQUANTA: RIUSCIRANNO BELEN RODRIGUEZ E IL DUO MUSSOLINI – FILIBERTO A FRENARE L’EMORRAGIA DI TELESPETTATORI?

Belen Rodriguez

Il 17 marzo è ormai solo un lontano ricordo, lo spirito patriottico è stato riposto dentro i cassetti insieme a coccarde e bandiere tricolore, pronto a esser ritirato fuori non prima del campionato europeo del 2012. Passata la festa, gabbato lo santo, suggerirebbe il noto proverbio. Dei grandi discorsi sull’Italia e delle promesse su un futuro sempre più unito del Paese, sembra non importare più nulla a nessuno. Anche la televisione dopo i doverosi festeggiamenti è tornata alla sua normale programmazione, fatta eccezione per Rai1, dove al mercoledì prosegue l’avventura di Centocinquanta, il varietà dedicato all’unità nazionale, condotto da Pippo Baudo e Bruno Vespa.

Il programma, dopo una puntata d’esordio (concisa con la serata inaugurale delle celebrazioni) in grado di ottenere 5.401.000 spettatori e il 24,11% di share, con picchi di oltre 7 milioni e del 26%, nel suo secondo appuntamento ha visto letteralmente crollare gli ascolti. Soltanto 3.521.000 mila spettatori (14.15% di share) hanno seguito Baudo e Vespa nel loro viaggio dedicato agli ultimi centocinquanta anni del nostro Paese. Priva di quell’aurea da grande evento, fatta di collegamenti con il Quirinale e con le più importanti città d’Italia, la trasmissione ha perso tutto il suo appeal, mostrando numerosi limiti, a partire dai due conduttori.

La coppia Baudo-Vespa appare decisamente poco assortita; entrambi, da sempre primedonne nei rispettivi campi, non riescono a trovare un affiatamento, coprendosi l’un l’altro in più di un’occasione.  Non aiuta di certo la formula del varietà amarcord ormai più che abusata in tv. Idee e formule puzzano di visto, rivisto e stravisto, anche per un pubblico di bocca buona come quello di Rai1, abituato da anni a cenare con la stessa minestra. Ai balli e canti in costume in pieno stile Bagaglino, frutto dell’apporto autorale di Pier Francesco Pingitore, di ritorno in Rai dopo diversi anni d’assenza, si aggiungono continue gaffe e amnesie storiche.


16
marzo

150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA: TUTTI GLI APPUNTAMENTI IN TV

Unità d'Italia, 150 anni

Ormai da mesi le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unita’ d’Italia hanno coinvolto le maggiori istituzioni e tutti i media. Una ricorrenza che non può naturalmente non vedere in prima linea la Rai. La tv di Stato, fedele al suo ruolo di servizio pubblico, ha già da tempo previsto una serie di eventi e offerte che accompagneranno i telespettatori nel corso di tutto l’anno. Molteplici proposte, molte delle quali concentrate in questa settimana e in particolare domani, giovedì 17 marzo. Tra gli appuntamenti più attesi c’è sicuramente il programma Centocinquanta, affidato all’inedita coppia di cerimonieri, composta da Pippo Baudo e Bruno Vespa (per maggiori info clicca qui).

La giornata di giovedì 17 si aprirà con una lunga diretta da Roma, in onda su Rai 1 dalle 8.55 alle 13.30 a cura del Tg1 e di Rai Quirinale. Si partirà alle 9,00 con la cerimonia al Vittoriano per la deposizione di una corona alla Tomba del Milite Ignoto da parte del Presidente Napolitano; alle 9.35 collegamento con il Pantheon dove il Presidente della Repubblica deporrà una corona sulla tomba di Vittorio Emanuele II; si proseguirà alle 10.05 al Gianicolo, per un omaggio ai monumenti di Anita e Giuseppe Garibaldi e di Giuseppe Mazzini, per concludersi alle 12.00 con la diretta della Santa Messa dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma. Nel pomeriggio dalle 15.50 alle 17.30 a cura di Rai Parlamento sempre in diretta su Rai1 e in contemporanea, sul canale digitale Rai Storia, sarà inoltre trasmessa la seduta a Camere riunite, durante la quale il Presidente della Repubblica aprirà le celebrazioni con un intervento alla presenza dei Presidenti di Camera e Senato, Renato Schifani e Gianfranco Fini, dei Deputati, dei Senatori e delle più alte cariche della Repubblica. In prima serata su Rai 3 dalle 20.20 alle 24.00 andrà in onda la serata di gala al Teatro dell’Opera di Roma, per l’esecuzione del Nabucco, l’opera di Giuseppe Verdi nell’esecuzione diretta dal Maestro Riccardo Muti.

Nella mattinata di venerdì 18, Tg1 e Rai Quirinale cureranno la diretta da Torino, alle 10.55, per seguire l’intervento del Presidente della Repubblica al Teatro Regio del capoluogo piemontese. Sempre Rai 1, proporrà in prima serata, uno speciale crossover tra L’Eredita e Fratelli di Test dove i concorrenti del quiz condotto da Carlo Conti dovranno rispondere a domande legate alla storia del nostro Paese. Nel corso della settimana, ampia informazione sulle celebrazioni e numerosi omaggi saranno inoltre forniti da tutte le testate giornalistiche Rai in tv e alla radio, e dai principali programmi quotidiani come: Unomattina, Mattina in famiglia, Agorà, Apprescindere, Le Storie – Diario Italiano e Geo&Geo, che beneficeranno dell’importante contributo dato dalle Teche della Rai, con i materiali del suo archivio storico. Un grande impegno coinvolgerà il canale digitale Rai Storia, che già dall’anno scorso dedica gran parte della programmazione all’evento dei 150 anni.





16
marzo

CENTOCINQUANTA: PIPPO BAUDO E BRUNO VESPA FESTEGGIANO L’UNITA’ D’ITALIA CON UNA PRIMA PUNTATA EVENTO

Bruno Vespa e Pippo Baudo conducono Centocinquanta

In concomitanza con l’inizio ufficiale delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, prende il via questa sera su Rai1 Centocinquanta, condotto da Pippo Baudo e Bruno Vespa. Un programma dedicato all’anniversario della storica ricorrenza che esordirà con una puntata-evento. Un grande show con grandi ospiti, collegamenti e illustri personalità terrà compagnia ai telespettatori nella notte dell’Unità (Centocinquanta chiuderà infatti verso l’1 di notte).

L’inedita coppia Baudo-Vespa, affiancata da Sophia Loren, madrina d’eccezione della serata, aprirà la puntata con un collegamento in diretta con Piazza del Quirinale a Roma, dove il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presenzierà alle celebrazioni della Notte Tricolore. Sulle note dell’inno di Mameli sarà Fabrizio Frizzi a prendere la linea e a fare gli onori di casa dal palco allestito nella suggestiva piazza romana, che vedrà artisti come Gianni Morandi e Roberto Vecchioni. Non mancheranno inoltre numerose finestre per vedere cosa succede nelle maggiori piazze italiane, con collegamenti da Torino, Firenze e Napoli. Nel capoluogo partenopeo l’etoile Roberto Bolle incanterà il pubblico del Teatro San Carlo e quello di Rai1.

Momento clou della diretta televisiva dal Quirinale sarà il discorso agli italiani del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Spenti i riflettori sulla Piazza del Quirinale, la diretta proseguirà dal Teatro Delle Vittorie di Roma dove Pippo Baudo e Bruno Vespa entreranno nel vivo della trasmissione che vedrà la partecipazione di prestigiosi ospiti che daranno un personale contributo alla narrazione dei fatti. Tra loro, oltre a Sophia Loren, ci saranno Giorgio Albertazzi, Arisa, Serena Autieri, Luca Barbarossa insieme a Raquel Del Rosario Alonso, Mario Biondi, Raoul Bova, Gennaro Cannavacciuolo, Christian Ginepro, Alessandro Preziosi, Massimo Ranieri e Amii Stewart.


3
marzo

PORTA A PORTA, FINI LITIGA CON VESPA: “LEI FREQUENTA BERLUSCONI…” E IL GIORNALISTA: “CE L’HA CON NOI PER UN SERVIZIO SULLA CASA A MONTECARLO”

Gianfranco Fini, ieri a Porta a Porta

Quoque tu, mister Tulliani. Scambio di frecciate taglienti tra Gianfranco Fini e Bruno Vespa durante la puntata di Porta a Porta che andrà in onda stasera su Rai1. Nel corso di un’intervista durata poco più di mezz’ora, il Presidente della Camera ha indirizzato battute al vetriolo al giornalista della tv pubblica che ha ribattuto a tono alle stoccate dell’interlocutore, sfoderando il pungiglione. Si parlava del caso Ruby, dell’attualità politica, di alleanze e processo breve, quando il leader di Futuro e Libertà se n’è uscito così: “lei è molto informato su quello che fa Berlusconi“, rivolgendosi ovviamente all’istituzionale sacerdote della Terza Camera televisiva.

Cerco di essere informato su tutto” risponde Vespa, spiegando di apprendere certe notizie dai giornali. Il tema del dibattito diventa spinoso, si arriva a discutere di intercettazioni telefoniche. E Fini, ad una domanda del giornalista, incalza: “dovrebbe chiedere a Berlusconi, che lei frequenta, perché disse no alle modifiche proposte da Giulia Bongiorno“. Nel corso della puntata registrata oggi pomeriggio, il leader di Fli ha riservato anche altre critiche al premier e al ruolo dei media a proposito del Piano per il Sud. “Non ha avuto alcun effetto“  fa notare mister Tulliani, mentre Vespa tiene a precisare che il suo programma aveva mandato in onda più di un servizio sul tema. ”Ho parlato di altri, non abbia la coda di paglia…” la replica di ghiaccio di Gianfranco Fini.

Nell’intervista a Porta a Porta il Presidente della Camera ha parlato anche del ruolo della Lega negli equilibri di governo, del suo ruolo istituzionale e della possibilità che stia lavorando per diventare il futuro leader del centrodestra, dopo Silvio. “E’ una delle ipotesi” ha rivelato Fini. Il vivace botta e risposta tra Bruno Vespa e il suo ospite è comunque proseguito anche su altri temi, favorito anche da alcuni fraintendimenti. “Avete preclusioni ad allearvi con buoni candidati di destra?” ha domandato l’anchorman, sentendosi rispondere: “Lei offende la mia intelligenza“. E allora il Vespone: “Mi fa piacere!“.





3
marzo

SANTORO FA IL BULLO, POI DENUNCIA: LA RAI PARALIZZATA DALLE AGGRESSIONI DELLA POLITICA. STASERA AD ANNOZERO ATTESA ANCHE EMMA MARRONE

Michele Santoro

Annozero è la rivendicazione di un’autonomia della televisione ed è anche e la dimostrazione che Berlusconi non è invicibile“. Il Moloch di Arcore si può ancora battere: Michele Santoro mostra i muscoli e si trasforma in ‘Giggi er bullo’, soprannome che gli fu attribuito per la prima volta dal critico televisivo di Repubblica, Beniamino Placido. In un’intervista rilasciata oggi a Il Fatto quotidiano, il giornalista di Rai2 fa la voce grossa, poi racconta di una tv pubblica completamente “paralizzata dalle aggressioni“, in cui il Direttore Generale si permette addirittura di intervenire su programmi e palinsesti. Che facesse altro, no?! Si mettesse in disparte, ad esempio, in attesa che un giorno la Rai abbia “un DG che lavori soltanto per realizzare la missione del servizio pubblico“.

Gigi er bullo, infatti, sostiene che oggi a Viale Mazzini siano in atto metodi da Minculpop. Il riferimento è in particolare alla bozza sul pluralismo presentata in Commissione di Vigilanza dal senatore Pdl Alessio Butti. Secondo la proposta della maggioranza, per garantire la par condicio in Rai, i talk show del martedi e del giovedi (leggi: Annozero e Ballarò) dovrebbero essere condotti da giornalisti a targhe alterne. Una settimana pro-Silvio e una antiCav: una soluzione piuttosto originale, sulla quale anche noi avevamo espresso diverse perplessità. Santoro è andato oltre e, in maniera esplicita, ha definito la proposta di Butti “politicamente aberrante“. Il prime time del giovedì è suo e guai a chi glielo tocca, a meno che Bruno Vespa voglia accettare la sfida: “a noi le sue quattro seconde serate, a lui la prima su Rai2… Vinca il migliore“.

E il ritorno di Giuliano Ferrara in Rai? Secondo Santoro “non è una notizia negativa“, perchè in fondo stiamo parlando di ”un protagonista televisivo, un attore di talento“. Ma dopo il ‘complimento’, Gigi er bullo attacca: “Ferrara e Minzolini seppelliscono la tradizione di Rai1 e di conseguenza non esiste più il grande telegiornale nazional popolare“. Stasera il conduttore di Annozero parlerà della crisi libica, con una puntata dal titolo “Resto, vado via“. La trasmissione racconterà cosa sta accadendo nel Paese di Muammar Gheddafi, cercando di capire se l’Italia sia pronta a fronteggiare un eventuale e massiccio sbarco di profughi o invece sia troppo concentrata sulle vicende giudiziarie del premier.


2
marzo

PAR CONDICIO IN RAI, IL PDL PROPONE I CONDUTTORI A ‘TARGHE ALTERNE’. E SANTORO: SIAMO AL MINCULPOP.

Michele Santoro, Bruno Vespa

Conduttori a “targhe alterne” per garantire la par condicio in tv. Qualcuno la bollerà all’istante come una provocazione bizzarra, da carnevale, ma la proposta avanzata ieri dal Pdl in Commissione di Vigilanza Rai ha tutta l’aria di essere seria. Anzi serissima. Secondo Alessio Butti, relatore di maggioranza della bozza,  l’occupazione delle serate televisive di martedì e il giovedì sarebbe infatti diventata una anomala “rendita a vantaggio di alcuni conduttori“, perciò una situazione non proprio all’insegna del pluralismo. Bisogna quindi cambiare registro… Michele Santoro e Giovanni Floris stiano in campana: il riferimento allo sbilanciamento a sinistra riguarda soprattutto loro.

Così, per evitare che una voce prenda il sopravvento o abbia più risonanza delle altre, il Pdl ha pensato ad un avvicendamento di giornalisti con diversa formazione culturale per i talk show che occupano le fasce migliori del palinsesto. In questo modo Annozero e Ballarò non sarebbero più le reginette incontrastate del prime time giornalistico. Secondo la relazione di Butti, potrebbero infatti essere sostituite a turno da “altri spazi informativi e/o di approfondimento affidati ad altri conduttori, da posizionare negli stessi giorni (martedì e giovedì), alla stessa ora (prima serata), sulle stesse reti e con le stesse risorse esistenti secondo una equilibrata alternanza settimanale“. Una proposta originale, senza dubbio.

Tra i giornalisti ‘filo-govenativi’ che potremmo quindi trovare in prima serata, magari proprio al posto di Santoro, ci sono Giuliano Ferrara (che il 16 marzo esordirà con Radio Londra dopo di Tg1 delle 20, ndDM), il presentatore de L’Ultima Parola Gianluigi Paragone, ma anche Bruno Vespa. Nella norma proposta da Butti ci sono anche regole che attribiscono  responsabilità civili e penali ai conduttori. In particolare, si stabilisce che “qualora non si giunga a formalizzare un accordo con il conduttore, la Rai provveda a stipulare contratti in cui sia individuata con chiarezza la responsabilità del conduttore e le relative sanzioni in ordine all’attendibilità e alla qualità delle notizie diffuse“. Secondo alcuni, un riferimento alle vicende di Milena Gabanelli e ai bisticci del suo Report con l’azienda.


12
febbraio

DM LIVE24: 12 FEBBRAIO 2011. LA VENIER TAGLIA, SANGIORGI SI OPERA, IL CAIMANO VA SU RAI 1

Diario della Televisione Italiana del 12 Febbraio 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • Mara la tronchesina!

lauretta ha scritto alle 16:25

A La Vita in Diretta si parla di donna-geisha e il compagno di Carmen Di Pietro: “A me piacerebbe molto una donna così, una donna d’altri tempi, un pò come mia madre. Pensa che lei addirittura tagliava le unghie dei piedi a mio padre”. La Venier scoppia a ridere: “Veramente pure io gliele taglio a mio marito”.

  • Sangiorgi si opera. Auguri!

lauretta ha scritto alle 09:25

Ansia per i fans dei Negramaro dopo la comunicazione che il vocalist e leader Giuliano Sangiorgi deve sottoporsi ad un inaspettato intervento alla gola. Un’operazione non di poco conto, al punto che la band é stata costretta a rinviare il ‘Casa 69 Tour’ già sold out in molte città italiane. Per ora si parla di recupero date a partire dal 10 giugno, dall’Heineken Jammin Festival in poi. (fonte Leggo)

  • Il Caimano su Rai 1

AnTo ha scritto alle 16:41

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, legate alla sequenza finale del film, “Il Caimano” di Nanni Moretti approda su Rai1, in una serata ancora da stabilire, seguito da un dibattito condotto da Bruno Vespa, sulla falsa riga della serata evento di La7 con la messa in onda de “Il divo”. (Dagospia)