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Pinuccio supera la Prova d’Inchiesta di La7

Daniele Lombardi

di Daniele Lombardi

17/10/2025 - 11:20

Pinuccio supera la Prova d’Inchiesta di La7

© US La7

3.5 /5

Tra il satirico e il surreale, Pinuccio e la sua Prova d’Inchiesta sono una ventata d’aria fresca su La7. “Volevamo fare una grande inchiesta ma siamo stati trascinati nei bisogni delle persone“. Con questa frase, con cui il conduttore Alessio Giannone ha concluso la prima puntata, si può sintetizzare lo spirito del programma.

Prova d’Inchiesta, infatti, nasce con l’obiettivo di esplorare la quotidianità di quei borghi italiani meno raccontati. Lo scopo è portare alla luce curiosità (l’elefante della Sila nella prima puntata) e storie che spesso non trovano spazio nella narrazione televisiva mainstream.

All’inviato di Striscia la Notizia, quindi, è stato affidato uno spazio che manca su La7: il racconto del territorio. Tramite lo sguardo e lo stile satirico di Pinuccio (in compagnia della spalla Sabino), Prova d’inchiesta dà spazio ai paesi più sconosciuti, ai cittadini e alle loro problematiche senza la pesantezza tipica di questi racconti.

Per un personaggio sconosciuto su La7 come Pinuccio, intelligente l’idea di citare, in più momenti, i volti identificativi della rete come Mentana, Gruber, Formigli, Floris e Cazzullo.

E se a tratti il programma risulta un po’ lento per le tante testimonianze, Prova d’Inchiesta è un ottimo tentativo di La7 per allargare la sua offerta. Infatti, la trasmissione di Pinuccio, nei suoi 50 minuti in seconda serata al mercoledì, si inserisce nella programmazione con quello spirito che scarseggia sulla rete: l’ironia.

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