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Olympo, una Èlite che non ce l’ha fatta

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

26/06/2025 - 17:31

Olympo, una Èlite che non ce l’ha fatta

© Netflix / Matías Uris

2.7 /5

E’ un gran dire e ridire che lo sport fa bene ai giovani, li aiuta a formarsi e a stare lontani dai guai e dall’uso spasmodico delle nuove tecnologie. Poi arriva su Netflix la serie Olympo e viene da pensare che tutto sommato restarsene pigramente sul divano possa essere la scelta migliore, non tanto per guardarla, quanto per non avere niente a che fare con il mondo marcio che c’è dietro l’attività agonistica. Quanto meno quella rappresentata in Olympo.

Otto episodi di angosce adolescenziali ed esistenziali infarcite di sesso negli spogliatoi e recriminazioni di qualunque genere possibile. Un teen drama dal quale i giovani talentuosi ne escono come degli insicuri con uno spasmodico bisogno di approvazione, e gli adulti come i loro carnefici, sempre lì a metterli sotto pressione, mortificarli e offrirgli scorciatoie che finiranno col mettere in pericolo le loro vite.

Olympo racconta lo sport giovanile tra doping, sesso e disperazione

Il doping è lo spettro principale di questa storia, che parte dalla convinzione di Amaia (Clara Galle) che la sua amica e compagna di nuoto Núria (María Romanillos) faccia uso di qualche sostanza proibita. Da qui, complice la selezione degli atleti da parte di uno sponsor, parte una serie di eventi che svelerà segreti e sbagli all’interno del CAR (centro sportivo ad alto rendimento) nel quale questa serie spagnola è ambientata.

E all’appello non manca proprio nulla: invidia, omofobia, gelosia, bullismo, prevaricazione, body shaming, odio verso gli altri e anche verso se stessi. Un coacervo di sentimenti negativi che rendono la visione pesante e anche abbastanza prevedibile, soprattutto se paragonata ad una serie affine per pubblico e provenienza qual è stata Èlite.

Il rischio fascinazione dal male resta comunque dietro l’angolo, perchè i protagonisti sono quasi tutti belli e dannati e possono riuscire a trascinare i giovani spettatori nelle loro vicende a cavallo tra dark romance e disperazione.

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