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Mare Fuori 5, la strada è quella giusta
di Stefania Stefanelli
26/03/2025 - 16:04
© US Rai
4.4 /5
Mantenere alto il livello di una serie fenomeno non è facile, perchè c’è il rischio di spremere trame e personaggi come limoni pur di cavalcare a oltranza la sorprendente onda positiva. E infatti Mare Fuori nelle ultime stagioni si era ripiegata su se stessa, vivendo soprattutto della luce riflessa dei suoi protagonisti. Ebbene, con la quinta stagione – da stasera in onda su Rai 2 ma già interamente disponibile su RaiPlay – lo stallo può dirsi superato, ma è meglio non abbassare la guardia.
Siamo dinanzi ad un nuovo inizio, con un ricambio quasi completo del parterre dei protagonisti e nuove storie nelle quali scavare e dalle quali farsi coinvolgere. La seconda parte della quinta stagione, dal punto di vista della scrittura, non è avvincente come la prima, ma riesce comunque a tenere lo spettatore incollato allo schermo con quel mix di azione e introspezione creato dalla regia di Ludovico Di Martino.
Il potenziale di Marta, Sonia e Lorenza
Centrali nel racconto i nuovi innesti che bucano lo schermo, ai quali si aggiunge quello ben congegnato di Lorenza (George Li), la figlia della direttrice Sofia (Lucrezia Guidone): incrocerà la sua strada con quella dei diabolici compari milanesi Samuele (Francesco Luciani) e Federico (Francesco Di Tullio), mettendo la madre dinanzi al proprio completo fallimento.
C’è del potenziale anche nelle due nuove detenute Marta (Rebecca Mogavero) e Sonia (Elisa Tonelli): la prima ha salvato la seconda dalla droga insegnandole l’amore per lo sport, ma ora la vuole in suo potere. Per questo cercherà di allontanarla da Dobermann (Salahudin Tijani Imrana) usando la seduzione, con la quale fuori dal carcere accalappiava e poi ricattava uomini facoltosi.
Ci sono le storie dolorose di Tommaso (Manuele Velo) e Simone (Alfonso Capuozzo), destinate a cambiare per sempre quella di Rosa (Maria Esposito). Il primo stringerà con lei un patto dai risvolti inaspettati, il secondo in quanto suo fratellastro segreto ma, soprattutto, figlio putativo di Donna Wanda (Pia Lanciotti) e futuro bandolo della matassa.
Il cambiamento di Rosa Ricci e Micciarella
Tutto intorno alla Ricci è troppo enfatizzato ed eccessivo, ma dietro l’indisponente faccia da schiaffi c’è una personalità più matura e riflessiva che gli autori hanno costruito per lei. E il ritorno della madre (Antonia Truppo) dal trapassato remoto della sua famiglia potrebbe essere per lei la svolta, soprattutto perchè l’alleanza con Carmela (Giovanna Sannino) non durerà.
Infine, nella quasi poetica evoluzione dei vecchi personaggi rimanenti – con alcuni che usciranno giustamente di scena – spicca ancor di più Micciarella (Giuseppe Pirozzi), protagonista di una parabola emotiva molto importante ed inversamente proporzionale a quella del fratello Luigi (Francesco Panarella), che del Cucciolo non ha più nulla e che finirà in un baratro profondo.
Sottolineando cosa impedisce ad alcuni di superare gli sbagli del passato e riprendere in mano la propria vita: l’incapacità di ammettere le proprie responsabilità e l’impossibilità di avere legami sinceri in un mondo marcio dove a vincere è solo la legge della vendetta.
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