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Il Cuculo di Cristallo, poco originale ma privo di inutile buonismo

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

04/12/2025 - 13:48

Il Cuculo di Cristallo, poco originale ma privo di inutile buonismo

© Netflix / Julio Vergne

3 /5

Le indagini strappalacrime piacciono molto agli spagnoli e piacciono evidentemente anche gli utenti Netflix, che hanno portato ai primi posti in classifica Il Cuculo di Cristallo. Serie che racconta il dipanarsi di un mistero tra presente e passato e che è stata girata nella Valle dell’Ambroz, teatro di gravi incendi la scorsa estate.

La scenografia naturale e senza tempo, con i boschi sempre in primi piano, incastona una storia che non brilla per originalità ma si rivela un giallo perfetto. E, del resto, nasce dall’omonimo romanzo scritto da Javier Castillo, autore di diversi best sellers.

Un semplice giallo da manuale

I protagonisti del racconto sono due. Una è la dottoressa Clara Merlo (Catalina Sopelana) che, dopo aver subito un trapianto di cuore, decide di scoprire l’identità del suo donatore e si ritrova lontano da Madrid, alle prese con il rapimento di una bambina; l’altro è Miguel (Alex Garcia), il padre di quel donatore, scomparso anni prima mentre indagava sulla sparizione di diverse donne.

Passato a presente si alternano continuamente con un uso eccessivo dei flashback, ma le vicende che mostrano sono collegate, dunque alla fine tutto torna. Tra psicopatici, omicidi, doppio gioco, maschere inquietanti, messaggi esoterici e forti legami interpersonali, la vicenda riesce ad appassionare quanto basta.

Non aspettatevi grosse rivelazioni e colpi di scena, perchè il giallo – con il solito buono e vicino che si rivela cattivo e sconosciuto – è proprio da manuale. Ma, quantomeno, di buonismo e perdono non c’è traccia, il che è già qualcosa.

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