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Amica Geniale ma non troppo

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

12/11/2024 - 16:19

Amica Geniale ma non troppo

© US Rai

2.6 /5

Coloro che hanno amato fin dall’inizio la serie tv tratta dai romanzi di Elena Ferrante, si dividono oggi in due gruppi. Da una parte i fedelissimi, che avrebbero accettato di buon grado qualsiasi cosa fosse andata in onda ieri sera su Rai 1, perché un capolavoro non si discute. Dall’altra coloro che sono rimasti delusi dall’esordio de L’Amica Geniale – Storia della bambina perduta e hanno quasi paura a dirlo. Noi diamo loro voce, al netto degli ascolti e della perdita di un milione di telespettatori rispetto all’esordio, già in calo, della precedente stagione (mezzo milione circa in meno rispetto al finale).

L’Amica Geniale 4: il cast non funziona

Il primo inconfutabile problema riscontrato nella serie è il cast. Passi per Alba Rohrwacher, alla cui voce ci si era già abituati nelle prime tre stagioni, ma prendere attori non napoletani per interpretare personaggi napoletani resta un’inutile forzatura. Soprattutto perché il legame con la città è molto importante nel contesto generale.

L’attore più “sbagliato” di tutti è il romano Fabrizio Gifuni, che oltre all’improbabile dialetto deve anche fare i conti con un personaggio più giovane di lui: l’attore ha, infatti, 58 anni, mentre il suo Nino Sarratore dovrebbe averne quasi una ventina in meno. L’unica scelta sensata per il momento è quella di Irene Maiorino, una Lila perfetta… peccato che la si sia vista solo in una scena.

E qui veniamo al secondo problema. Dopo aver impostato per anni un racconto corale, fatto di tanti personaggi e soprattutto di due protagoniste, dedicare l’intera prima serata solo ad una delle due e ai suoi pesantissimi drammi personali brucia come uno strappo. Dov’è il cuore della storia, dov’è il mondo del Rione, cosa fa mentre Lenù è impegnata a rovinarsi la vita in una relazione tossica? Lo si scoprirà poi, ma intanto la delusione dell’esordio c’è.

Il passaggio dal passato al presente è stato poi troppo brusco, non permettendo ai telespettatori di rientrare nella storia per essere traghettati pian piano ai nuovi volti e al nuovo contesto storico. Per intenderci: sintonizzandosi ieri sera casualmente su Rai 1, senza sapere che era in onda L’Amica Geniale, difficilmente il pubblico avrebbe capito cosa stava guardando.

La serie ha dunque cambiato identità da tutti i punti di vista, e questo fa sentire un po’ orfani i puristi, che vivono questo progetto come il sacro graal della narrativa televisiva. Per loro, una consolazione: quasi certamente il trasferimento di Elena e delle figlie a Napoli riporterà la serie sulla retta via e torneranno anche tutti gli altri storici personaggi, benchè con facce diverse.

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2 commenti su "Amica Geniale ma non troppo"

  1. Il Generale Vannacci dice:

    Non può passare nemmeno Alba Rohrwacher, non è napoletana.

  2. Maria Iannetta dice:

    D'accordo in tutto...tutto troppo in fretta ,non si ha tempo per assimilare e manca la vita del rione....