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99 da Battere: altro che Squid Game!
di Daniele Lombardi
25/02/2025 - 15:46
2.6 /5
Se l’obiettivo era realizzare uno Squid Game all’italiana, proprio non ci siamo. Non solo, la nuova trasmissione di Rai 2, 99 da Battere, non si avvicina nemmeno ad un vero e proprio game show. Il programma condotto da Max Giusti riunisce un guazzabuglio di prove con poco senso.
Le sfide sono abbastanza elementari (come prendere due palline con dei guantoni) e non troppo coinvolgenti sia a livello intellettivo che fisico. Salvo che qualche spettatore non voglia passare il proprio tempo a sgonfiare un enorme pallone da spiaggia per poi infilarlo in un tubo, o rompersi un uovo in testa, per esempio. Per capirci, questo è il genere delle prove “mai viste in TV” a cui sono chiamati i partecipanti di 99 da Battere per vincere i 99 mila euro in palio al termine delle sei puntate. Viene da pensare che forse c’è un motivo per cui questi giochi non si erano mai visti in televisione. E così il contesto, rappresentato dalla mole di concorrenti e dall’arena, è più importante del gioco in sè.
A guidare i concorrenti nel gioco c’è il ‘conduttore’ Max Giusti. Le virgolette sono d’obbligo perché più che presentare lo show, Giusti è un commentatore a bordo campo. Una presenza così marginale, che la sua assenza non si percepirebbe nemmeno. Infatti, le prove sono spiegate (in modo talvolta sarcastico e pungente) da una voce metallica (simile a Squid Game, proprio come l’arena di gioco) e stessa cosa vale anche per le eliminazioni. Insomma, Max Giusti è sprecato.
Nota di merito: accanto a tutti questi elementi da rivedere, ce n’è uno che è degno di essere attenzionato. Tra i concorrenti, si è fatta notare Mariuccia, una donna di 98 anni, che non solo è la più anziana in gioco ma anche la più anziana windsurfista in Italia. Tra tenacia e generosità, la signora è stata un grande esempio, oltre che un’azzeccata intuizione del casting, per il pubblico giovane e meno giovane a casa.
Spesso abbiamo sottolineato come mancasse sperimentazione su Rai 2 ed ora è doveroso ammettere che, dopo un periodo di stallo, qualcosa sta cambiando. La rete sta sfornando programmi sempre nuovi alla ricerca di un prodotto che possa diventare identitario come Stasera tutto è possibile, Boss in Incognito o Belve. 99 da Battere soffre della ripetitività delle varie puntate ed è per questo forse che, dopo due puntate dai buoni ascolti, alla terza è calato al 5.9% (a fronte del 7% della seconda puntata). La carrellata di prove intervallate da eliminazioni e da presentazioni dei vari concorrenti alla lunga arriva a stancare.
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Gian Mario Di Carlo dice:
Il mio giudizio è molto positivo. Divertente, veloce, concorrenti scelti tra persone comuni.
Simone Cagini dice:
Onestamente ancora non ho visto la terza puntata, la recupererò a breve su RaiPlay. Trovo questa recensione troppo negativa. Il gioco è carino, la narrazione scorrevole, sicuramente va migliorato ma ricordiamoci cosa propone la concorrenza dall'altra parte...