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Merlino: “L’azienda mi ha dato ragione. Abbiamo dato la notizia con sobrietà e rigore”

La conduttrice risponde alle polemiche in seguito alla confessione dell'omicida Lorenzo Carbone, che a Pomeriggio Cinque ha rivelato di aver ucciso la madre

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

24/09/2024 - 11:45

Merlino: “L’azienda mi ha dato ragione. Abbiamo dato la notizia con sobrietà e rigore”

Myrta Merlino risponde alle polemiche dopo l’arresto di Lorenzo Carbone, l’uomo che ieri a Pomeriggio Cinque ha confessato di aver strangolato la madre a Spezzano di Fiorano, nel modenese.

L’azienda mi ha dato ragione. Deontologicamente la notizia vince sempre. E noi l’abbiamo data, con sobrietà e rigore

dichiara la conduttrice al Messaggero, precisando che l’operato della sua trasmissione e in particolare dell’inviato che ha raccolto la scioccante confessione, Fabio Giuffrida, non è stato di intralcio alle indagini che erano in corso (l’uomo, poi arrestato, era ricercato da 24 ore):

(L’inviato, ndDM) mi ha chiamata e mi ha detto che aveva trovato Carbone, ci aveva parlato e l’aveva fatto arrestare […] Ha avuto la prontezza di chiamare i Carabinieri, se non li avesse chiamati non avremmo mai mandato in onda il servizio.

Non abbiamo rincorso l’assassino, sottolinea la Merlino, ribadendo – come aveva fatto in diretta lo stesso Giuffrida – che Carbone si è palesato volontariamente sotto l’abitazione della donna uccisa, dove era presente il giornalista, e in evidente stato confusionale ha ammesso l’atroce delitto. Le stesse forze dell’ordine, inoltre, hanno detto all’inviato di far parlare l’uomo.

Ho parlato con i Carabinieri e la prima immagine che abbiamo trasmesso è stata quella dell’arresto. Non abbiamo rincorso l’assassino né intralciato le indagini. La storia è chiusa e la raccontiamo perché ne siamo stati testimoni oculari

conclude la conduttrice. Non è la prima volta che i giornalisti diventano parte attiva di un caso di cronaca, basti pensare a Chi l’ha Visto? (in particolare al caso Scazzi) e non solo; è inevitabile ma non è nemmeno sbagliato nell’ambito di un lavoro di inchiesta. L’importante, come accaduto in questo caso, è mantenere il rigore facendo attenzione a non ostacolare le operazioni di Polizia.

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