Ora in tendenza

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (18-24/01/2016). PROMOSSI FRASSICA E CADUTA LIBERA, BOCCIATI NETFLIX E HUNZIKER

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

27/01/2016 - 13:29

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (18-24/01/2016). PROMOSSI FRASSICA E CADUTA LIBERA, BOCCIATI NETFLIX E HUNZIKER

Paolo Fox

Promossi

9 a Nino Frassica. Il comico siciliano, che ha vissuto fasi alterne nella sua carriera, è in grande spolvero grazie all’incredibile successo di Don Matteo e alla partecipazione a Fuori Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio dove fa sfoggio della sua surreale ironia.

8 a Caduta Libera. La messa in onda in inverno e qualche modifica al regolamento hanno giovato al game show di Gerry Scotti che sta registrando ascolti intorno al 19% di share. Probabilmente con l’andare delle puntate calerà e sulla riproducibilità della formula nel tempo nutriamo dubbi, ma per il momento gli inaspettati risultati sono da onorare.

7 al “risveglio” di Paolo Fox. L’oroscoparo di Rai2 si ribella contro Magalli & Co in una sfuriata cult che ha fatto il giro del web (qui l’ultimo “siparietto”). Chissà cosa si nasconde dietro ad alcuni sorrisini…

6 a Iginio Massari. Ospite di Masterchef, il giudice in esterna de Il Più Grande Pasticcere riesce a catturare l’attenzione dell’esigente pubblico del talent show di Sky Uno a dosi di cattiveria. Già soprannominato Iginio Massa(c)ri.

Bocciati

5 a Netflix che non svela i dati d’ascolto. Il direttore di contenuti Ted Sarandos dice che “mettono pressione alla creatività e al talento”, tuttavia è altamente improbabile che internamente le visualizzazioni dei programmi Netflix non costituiscano oggetto di analisi. Piuttosto ci sono altri motivi che spingono il colosso americano al silenzio e sono, dal loro punto di vista (meno da quello del pubblico), comprensibili.

4 all’ennesimo passo falso di Rai1 sul fronte intrattenimento. Sogno e son desto, già reduce da una seconda edizione non troppo brillante e con l’handicap della partenza a distanza di una settimana dal competitor, deve accontentarsi di ascolti mediocri.

3 a Caterina Balivo, ospite di DiMartedì per discutere di banche (!). Il paradosso è che, poi, quando si parla di Rai, la mora conduttrice ha già lasciato lo studio.

2 ad Angie Bowie. L’ex moglie di David aveva l’occasione di nobilitare la sua immagine, accostata nuovamente al Duca Bianco visto il momento delicato, e invece è finita per “sbroccare” miseramente nella casa del GF Vip inglese.

1 a Michelle Hunziker. Sulle pagine de Il Giornale la showgirl svizzera si lamenta del periodo di stallo della tv italiana (fa eccezione Striscia che lei considera amata e attuale) mentre elogia la tv tedesca “sua valvola di sfogo”. Peccato che finora in Germania abbia preso parte per lo più a format esistenti anche nel nostro paese. La tv italiana è in stallo, almeno quanto la sua carriera, da anni legata ai soliti impegni. Forse dovrebbe esser la prima ad osare.

Articoli che ti possono interessare

Lascia un commento

19 commenti su "LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (18-24/01/2016). PROMOSSI FRASSICA E CADUTA LIBERA, BOCCIATI NETFLIX E HUNZIKER"

  1. jacaranda liebe dice:

    @mattiabuonocore mi riferivo a chi produce, ma in parte anche al pubblico, non conto le serie che ho amato e che sono state tagliate per ascolti non esaltanti. ma non ha senso perche si parla di intrattenimento, perciö non possono vincere i numeri a prescindere. Io sono abbonata a Netflix da tanto, vivo in Germania e qui era sbarcata tempo fa, tra láltro uso spesso un proxi e guardo la versione usa (che e´davvero lo sballo, un quantitativo gigante e grondante serie esclusive) e molte delle serie che sto amando by Netflix non esisterebbero nemmeno se pure loro ragionassero per ascoltatori. Prova a vedere cio´che ti dico e capirai il perche´questa riservatezza sia oro puro in questa situazione. Vero pure che i dati contano ovunque, ma ti posso assicurare che non sono cosi significativi in paesi quali Germania e Uk, che entrambi ben conosco vivendo nel primo e avendo vissuto a lungo nel secondo. E pure capisco le passioni altrui, ma ripeto, da commentatori di programmi tv mi aspettavo invece un saluto positivo a questa voglia di liberarsi dai dati per dar respiro ai creativi (e guardando Netflix usa capirai che hanno ragione..)

    1. @jacaranda liebe io penso che Netflix i dati li guardi, comunque. E a chi produce servano. I dati bisogna anche saperli interpretare, scomporli. Certo Netflix può permettersi di fare anche ragionamenti di costi e immagine relativamente ai prodotti, che una rete tradizionale chiamata costantemente a dar conto ai pubblicitari e alle ricadute negative in termini di immagine di bassi ascolti non si può permettere. Quello di Netflix è un grosso vantaggio, il mio è anche un discorso di parità di condizioni in uno stesso settore. Conosco bene ciò che propone Netflix e in Italia il catalogo non è un granchè.

  2. Beh...MIchelle torna in Germania...non ci mancherai di sicuro!!!!

  3. quoto Jacaranda liebe

  4. jacaranda liebe dice:

    A Netflix darei un 10 per la scelta di non pubblicare i dati! E la motivazione che per voi pare troppo semplice, e´ la strada che dovrebbe prendere la tv! A chi servono questi dati? a nessuno, forse forse ai pubblicitari, ma non di certo al pubblico. Mettono ansia, creano dipendenza, basta vedere allo stato attuale dell tv italiana in cui si rimane attaccati solo ai numeri sicuri. per decenni coi soliti programmi. Mi meraviglio che da chi dovrebbe avere interesse in una tv piu creativa, ovvero voi blogger, venga una critica simile. Un contro-senso.. magari avete perso la cognizione di causa, ma dovreste scrivere di show e tv, non dati e statistiche.

    1. @jacaranda liebe amo i dati e le statistiche. Non credo che al pubblico i dati mettano ansia o creano dipendente, i dati auditel contano poi dappertutto non solo in Italia.

  5. Netflix è lontana ANNI LUCE da tutto ciò che riguarda la TV free italiana, fatta dalle solite facce, dai soliti polpettoni, dalla solita spazzatura targata Maria de Filippi, telenovelas brasiliane e miserie umane assortite. Sky vuole fare troppo la generalista ma si salva sul fronte serie.. w Netflix, la vera novità dell'intrattenimento : on demand, quando vuoi, dove vuoi! Non penso che a Netflix interessi più di tanto dell'audience visto che non c'è pubblicità .. Immagino che le loro revenues provengano più che altro dagli abbonati..

    1. @nostress quando è che un abbonato disdirà l'abbonamento? Quando smette di guardare. Come fai a capirlo quando smette di guardare. L'on demand non è certo una novità di Netflix.

  6. I dati sono la morte della qualità.

  7. la presenza della balivo in quella trasmissione e' stato quanto di piu' inutile ci possa essere, come del resto dovunque...

  8. Quoto Kalinda, dati di ascolto o no, Netflix ci salva dalla sfacelo e dalla vecchiaia della tv italiana.

  9. Non condivido il 5 a Netflix offrono un servizio che non si può misurare con gli ascolti tradizionali.

    1. @kalinda a maggior ragione, loro hanno dati reali quindi sarebbero ancora più importanti. Non li comunicano ma certamente tengono conto dei dati.