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TOTO-DIRETTORE GENERALE RAI, ANTONIO VERRO: SI A CAPPON O LEONE AL POSTO DI LORENZA LEI. MA LEONE SI CHIAMA FUORI

di Daniele Pasquini

11/03/2012 - 16:54

TOTO-DIRETTORE GENERALE RAI, ANTONIO VERRO: SI A CAPPON O LEONE AL POSTO DI LORENZA LEI. MA LEONE SI CHIAMA FUORI

Claudio Cappon e Giancarlo Leone
Claudio Cappon e Giancarlo Leone

La Rai è lo specchio del Paese, e come tale deve adattarsi alle novità politiche a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi. A breve si rinnoverà il Consiglio di Amministrazione dell’azienda pubblica, nominato con la tanto criticata legge Gasparri tre anni fa dal Governo Berlusconi, e c’è già un gran fermento tra i corridoi di Viale Mazzini e di Montecitorio, che ha in mano il futuro del servizio pubblico. Sulla questione è un vero e proprio tutti contro tutti: Il Popolo della Libertà non concepisce il fatto che un Governo tecnico parli di poltrone ed è per questo che (almeno ufficialmente) Alfano ha annullato l’incontro con Monti, Casini e Bersani; il Partito Democratico e l’Italia dei Valori hanno invece tutte le intenzioni di mettere mano alla Gasparri, ma i tempi sarebbero troppo stretti per una nuova legge che metta d’accordo le forza politiche, il Terzo Polo tenta di raggiungere in tutti i modi un compromesso tra le parti con dei personaggi il più possibile “super partes” mentre la Lega Nord ha già gridato allo scandalo chiedendo la presidenza del CdA in quanto partito di opposizione.

In tutto ciò il Governo sarebbe intenzionato a mantenere, visti i tempi, l’assetto attuale con l’innesto di un Direttore Generale “tecnico”, che possa ridare slancio all’azienda – in crisi da alcuni anni. Due i nomi che circolano in maniera piuttosto insistente, entrambi interni all’azienda (e ciò permetterebbe anche un notevole risparmio per le casse della Rai): Claudio Cappon, attualmente AD di NewCo Rai International e vice Presidente dell’UER, e Giancarlo Leone, alla direzione della divisione Intrattenimento dell’azienda pubblica.

Entrambi molto apprezzati dalla maggioranza trasversale in Parlamento, ma anche dagli attuali Consiglieri di Amministrazione dell’azienda (molti dei quali non dovrebbero essere confermati). Proprio sull’argomento è intervenuto Antonio Verro, consigliere vicino al Popolo della Libertà (è stato anche parlamentare dimessosi poco dopo la proclamazione), che in un’intervista a Il Corriere della Sera ha teso le lodi di Lorenza Lei, ammettendo però che c’è la necessità, vista la particolare stagione politica, di cambiare il vertice.

Fuori la Lei quindi, e dentro Cappon o Leone? A quanto pare sì (ma non sono esclusi colpi di scena): per Verro Cappon è “Un tecnico bravo, capace, ha fatto molto bene il direttore generale, ha grande esperienza nel campo della finanza” mentre Leone è “Un personaggio di notevole spessore culturale, legalissimo al Servizio pubblico, che ha operato assai bene in vari settori.”. Tra l’altro l’AD di Rai International è stato già all’epoca un “Direttore Generale Tecnico” e soprattutto un grande mediatore, in quanto nominato da un CdA composto da una maggioranza (di destra) diversa rispetto a quella parlamentare (di sinistra). Il Direttore di Rai Intrattenimento invece è stato vice Direttore Generale dal 2006 al 2011, e in Rai, di cui è dipendente dal 1983, ha ricoperto diversi ruoli di spessore.

Se il primo per il momento preferisce non proferire parola sull’argomento, il secondo ha nuovamente affidato a Twitter il suo pensiero sulla questione ritirandosi a sorpresa dalla corsa: “Totonomine Dg Rai. Repubblica cita quattro possibili candidati. Per quanto mi riguarda (essendo stato citato) si riducono a tre”.

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27 commenti su "TOTO-DIRETTORE GENERALE RAI, ANTONIO VERRO: SI A CAPPON O LEONE AL POSTO DI LORENZA LEI. MA LEONE SI CHIAMA FUORI"

  1. Bisognerebbe fare una bella modifica di tutto questo meccanismo... via la politica per gran parte delle cose... molta meno politica e molta più stabilità! Via questo sistema così maggioritario e minoritario...Per me bisognerebbe fare delle nomine, perchè forse senza non si potrebbe fare e fare delle scadenze a lungo termine, ad esempio 5 minimo, 7 anni sarebbe meglio! La Lei è una parentesi da cancellare, credo che chiunque possa fare meglio di lei.

  2. Si, Berlusconi è andato contro i suoi interessi di proprietario Mediaset così come io sono una pornostar :-D Andiamo pippo........ ps Forse non è chiaro che non conviene neanche a Mediaset distruggere la Rai. Non si capisce poi di che rilancio della Rai si stia parlando

  3. Il CdA eletto con la legge Gasparri ha sempre avuto una maggioranza di destra, anche sotto il Governo Prodi (e la direzione di Cappon). Il confronto non ha senso di esistere.

  4. comunque in tutti i periodi di governo di berlusconi, quindi con un cda sporgente a destra, la rai ha sempre vinto i periodi di garanzia (anzi il rilancio della rai è avvenuto proprio nel 2001 col secondo governo berlusconi). quindi berlusconi comunque è andato contro i suoi interessi di proprietario di mediaset: quindi la storia che berlusconi faceva i suoi interessi personali con in mano la rai non sta proprio in piedi.

  5. Diegoz Freccero sarà nominato DG solo quando la sinistra sarà al Governo. Quindi mai.

  6. Nominare Freccero DG adesso significherebbe bruciarlo. Non accetterebbe mai. Meglio aspettare.

    1. Sempre gli stessi nomi che tornano... io metterei un giovane max 40 anni.

  7. Metterei Freccero come DG

  8. La maggioranza (politica) in Parlamento è chiara. MA per via del Governo Tecnico e della maggioranza tecnica, in CdA ci sarà probabilmente un maggiore equilibrio tra Pd, Udc e PdL.

  9. Se sostituiscono solo il direttore generale ( passando ad uno "tecnico") lasciando il medesimo consiglio di amministrazione politico con una certa maggioranza allora non cambierà nulla

  10. Un cambio di poltrona 'tecnico' che forse non provocherà altri spostamenti significativi. Durato poco il DG Lei.