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ROMEO E GIULIETTA: IL MUSICAL CHE SI FA TALENT
di Mario Manca
03/10/2013 - 23:31

“Due grandi casate, entrambe ricche e potenti, nella bella Verona, dove la nostra storia ha luogo, attizzano il fuoco di vecchi rancori, macchiando mani fraterne di fraterno sangue”. E’ lodevole che Gérard Presgurvic abbia deciso di conservare inalterato l’incipit della tragedia shakesperiana per poi discostarsene completamente, mettendo in scena una versione psichedelica e vivace di Romeo e Giulietta. I protagonisti sono giovani e con la luce negli occhi, i ballerini snodati e a tempo, la scenografia asettica e virtuale, eppure sembra che manchi qualcosa.
Modernizzare un classico di questo calibro è sempre un’operazione rischiosa. Lo sa bene Buz Lurhmann che, prima ancora che Di Caprio salisse sul Titanic, diede vita a una tragedia ambientata a Verona Beach, con pistole al posto delle spade e sfreccianti decappottabili al posto dei cavalli; lo sa bene anche Riccardo Cocciante che, sette anni fa, portò il suo Giuletta e Romeo, crepuscolare e in 3D, nella stessa Arena del Romeo e Giulietta diretto da Giuliano Peparini. In questa nuova versione, Davide Merlini, l’ex pupillo di Simona Ventura a X Factor, si mostra sicuro e genuino, anche se, per le prossime esibizioni, gli sconsigliamo vivamente di piastrarsi il ciuffo alla Tabatha. Giulia Luzi, la migliore amica di Alice nei Cesaroni e di Annuccia in Un medico in famiglia, è brava, ma non entusiasma, forse per quell’aria ingenua di chi ha ancora molto da imparare.
A parte le slinguazzate consumate sul palco, l’alchimia fra i due protagonisti è debole e concentrata, soprattutto sul riuscire a fare una bella figura e a non dimenticare la prossima battuta. Eppure questa versione dell’opera di William Shakespeare ha qualcosa che il musical firmato da Cocciante non aveva: la presenza degli ex concorrenti dei talent. Da Davide di X Factor a Nicolò Noto di Amici, diversi erano gli artisti allevati dal piccolo schermo e proiettati all’Arena di Verona per mettere in pratica i frutti dei propri sforzi. Peccato che gli uccellini non riescano ancora a staccarsi dal nido, confezionando delle performance che sembrano dover essere sottoposte al continuo vaglio di una giuria esaminatrice. Stavolta le sedie non si gireranno, i “si” non verranno pronunziati e le carte non verranno scoperte. Perché, allora, non sciogliersi e concentrarsi esclusivamente sulla scena?Sarà per quella scenografia virtuale, talmente perfetta e immateriale da risultare finta e fuori luogo, per le luci a intermittenza e il “tunz tunz” occasionale sviscerato nelle scene del ballo in maschera e nella battaglia, ma dell’opera di Shakespeare ci sembra essere rimasto poco o niente. Certo è un musical e in Italia sappiamo bene che il genere, in tv, ha subito negli anni un’accoglienza altalenante in termini di share: dai 5.153.000 spettatori (24,67 % di share) di Notre Dame de Paris nel 2003, ai 2.075.903 spettatori (11,20% di share) dei Promessi Sposi targati Michele Guardì nel 2010. Che gli ex talenti della Mamma Tv siano più fortunati?
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Claudio dice:
Salve a tutti! Sono di ritorno dal Gran Teatro di Roma! Posso dire semplicemente che questo Romeo e Giulietta l'ho trovato STRAORDINARIO.... Sinceramente non riesco a capire il motivo di tutte queste critiche così pesanti, ma ovviamente rispetto i pensieri di tutti! Parlo da semplice spettatore e nn da tecnico, ma posso dire di aver trovato tutto perfetto, un'opera sia classica che "pop" a 360 gradi, dalle coreografie (quella del ballo in casa Capuleti da togliere il fiato) alle canzoni ("Verona" "i re del mondo" "s'innamora già" "avere te"....non saprei quale scegliere come preferita) , dalle voci alla riuscitissima scenografia, insomma un mix a mio avviso perfetto e coinvolgente. Sembra impossibile da credere ma nn ho critiche da fare...anzi ho apprezzato ogni figura di questo musical, su tutti la pazzia travolgente di Tebaldo e Mercuzio e la bravura dei rispettivi interpreti di far capire perfettamente la natura del personaggio, la possente figura del Re, la purezza dell'amore tra Romeo e Giulietta e la splendida e simpatica figura della balia. Un appunto che posso fare è forse sul titolo, giustamente quest'opera narra la storia tra Romeo e Giulietta ma lo spettacolo è incentrato principalmente sull'odio tra le due famiglie, che si nota sin dalla prima scena dove si assiste ad uno scontro tra Tebaldo e Benvolio dove i colori (blu e rosso) fanno ben distinguere da subito le due fazioni, quindi magari rispetto a "ama e cambia il mondo" come sottotitolo a Romeo e Giulietta avrei preferito una frase che facesse intendere questo aspetto. Insomma la mia personale opinione è che è davvero un'opera affascinante e travolgente....non so come possa essere risultata in tv perché non l'ho vista, ma posso assicurarvi che dal vivo è intensa ed emozionante. Non sono uscito per niente annoiato, anzi stupefatto da come le quasi 3 ore di spettacolo siano volate e nn credo sia stata solo una mia impressione vista la standing ovation finale dell'intero teatro (mai vista prima) Consiglio a tutti di andare a teatro se ne avete la possibilità!!! Claudio!
Saphira dice:
Visto in tv e mi è piaciuto molto tanto è vero che ora andrò a vederlo dal vivo. Mi piace l'idea che sia stato modernizzato, siamo nel 2013 e mi piace anche vedere l'ansia di chi affronta la prima volta un palco del genere. Non siamo tutti macchine. E poi largo ai giovani e se qualcuno viene dai talent è una colpa? Ma perché in Italia siamo sempre così prevenuti. Adele è uscita da un talent ed è una star internazionale, ma forse con gli stranieri siamo più permissivi
Mario (un altro, non l'autore!) dice:
Il mio modesto parere è che a questo musical va sicuramente il merito di aver avvicinato al teatro gente che prima non vi si era mai accostata... cosa che però si vede! Elenco prima i "pro", iniziando dalle scenografie: le videoproiezioni abbinate alle scenografie mobili sono eccelse, nulla da dire. I costumi sono molto belli e curati. A parte il "Paride" di Nicolò Noto, impreciso spesso anche nella danza, molto meno bravo di molti danzatori in scena, gli attori/cantanti sono tutti bravi, anche i "nuovi" (l'ingenuità dei due protagonisti dà proprio un'idea di "candida" gioventù!) le madri, la nutrice, Mercuzio, il Principe sono davvero forti, il Conte Capuleti (Vittorio Matteucci) è come al solito grandioso. Parlando delle coreografie passiamo dai "pro" ai "contro": innanzitutto gli uomini sono molto meno "precisi" delle donne, nonostante gli uomini ballino molto di più delle donne. È come se le coreografie degli uomini (che, in una scenografia del genere, spesso diventano esse stesse scenografia) siano state curate meno dai coreografi. In due coreografie però (scena della "festa" e scena delle guardie che battono il tempo con le mani sul tavolo) sono tutti molto precisi, cosa che rende ancora più fastidiosa la mancanza precedente. Da uno spettacolo di Peparini, poi, ci si aspettava un maggiore amalgama tra storia, scenografia e danza e più ricerca dinamica (all'ultima edizione di Amici c'era più gente per aria che per terra...). Le musiche sono orribili e noiose ed i testi imbarazzanti. Non regge nemmeno un attimo il paragone con Notre Dame de Paris
ciao dice:
Mario non scusarti con nessuno, io ho guardato tutto il musical e ascoltato perfettamente, io amo notredame de paris e mi aspettavo qualcosa di meglio da questo musical che presentavano come migliore del mondo! A me non è piaciuto, le canzoni erano noiose perchè ripetevano fino alla nausea le stesse frasi, la coreografia nulla da ridire, per quello fantastico, ma per il canto e le canzoni non mi piacevano, rispetto i cantanti più anziani, ma i giovani non mi sono piaciuti.
Alllll dice:
Ma chi è Mario Manca? che mestiere fa? vorrei capire chi lo paga per dire fregnate!!!!
Valerio91 dice:
A me è piaciuto molto, davvero un bello spettacolo. Secondo me l’alchimia fra i due protagonisti c'è e si vede. Davide è migliorato da quando era ad X Factor, l'ho trovato più sicuro di se ed era anche convincente come attore, mentre Giulia ha finalmente avuto un ruolo importante da protagonista come merita. Nicolò avrebbe dovuto fare solo il ballerino senza avere un ruolo in particolare. Si fa presto a dire che erano poco sciolti, che hanno ancora da imparare ecc, va anche considerato che stavano recitando in un musical all'arena di Verona e in diretta tv, tutta un'altra cosa rispetto a fiction o xfactor quindi un pò di emozione è più che normale anche considerando che è la prima esperienza di questo tipo per loro.
crisania dice:
ciao, ho visto il musical ieri sera, purtroppo non ho visto quello di Cocciante. Dunque, dopo avere visto Notre Dame credo che niente mi entusiasmerà mai più, comunque la prima cosa che mi è venuta in mente dopo le prime scene è stato il film con Leonardo di Caprio, credo che il regista abbia preso moltissimi spunti, vedi il personaggio di Mercuzio. Nel complesso non mi è dispiaciuto ma la recitazione secondo me è stata penosa (escludendo Il grandissimo Matteucci che interpretava il padre di Giulietta, l'unico insieme a Tebaldo che mi ha emozionata) insomma, mi aspettavo qualcosa di più.
Conte Dracula dice:
il musical mi è piaciuto
Morena dice:
Salve, io l'ho visto dal vivo mercoledì e rivisto in tv ieri sera, è vero che in Arena è tutt'altra cosa, ma se guardiamo attentamente il cast era composto da persone capaci...non c'era solo Giulitta e Romeo...a me è piaciuta la contemporanea visione dei personaggi come Marcuzio e Tebaldo, o la splendida nutrice... Senz'altro comunque il Teatro va visto in Teatro!!! A me è piaciuto!
Seppia dice:
Ciao, su alcune cose discosto pienamente dal tuo giudizio, su altre mi ritengo d'accordo. Una cosa inesatta al 100% però l'hai scritta: "Eppure questa versione dell’opera di William Shakespeare ha qualcosa che il musical firmato da Cocciante non aveva: la presenza degli ex concorrenti dei talent" ... Matita rossa: adoro quella versione e posso dirti che era infarcita da ex concorrenti di talent, soprattutto Amici ... Allora Giulietta era Tania Tuccinardi, di Amici, Mercuzio era Francesco Capodacqua, Amici, Tebaldo Valerio Di Rocco, Amici, vari dei clan Giacomo Salvietti, XFactor, Giovanni Fusco, Amici ...