Ora in tendenza

Rai: da aprile tetto compensi di 240 mila euro anche per i conduttori. Ecco le star interessate dal provvedimento

di Marco Leardi

24/02/2017 - 10:50

Rai: da aprile tetto compensi di 240 mila euro anche per i conduttori. Ecco le star interessate dal provvedimento

Carlo Conti

Adesso tocca a loro: il giro di vite riguarderà anche le star. Il CdA Rai ha infatti dato mandato al DG Antonio Campo Dall’Orto di applicare il tetto di 240 mila euro annui anche ai contratti di collaborazione e consulenza di natura artistica. La norma, che entrerà in vigore a partire da aprile, dovrebbe quindi interessare alcuni tra i volti più noti del servizio pubblico: da Fabio Fazio a Carlo Conti, passando per Bruno Vespa ed Antonella Clerici (qui tutti gli stipendi delle star e i costi delle trasmissioni Rai).

La decisione del CdA di Viale Mazzini è stata presa come atto cautelativo, in attesa di un parere chiarificatore da parte del Ministero del Tesoro, al quale era stato chiesto di esprimersi riguardo all’interpretazione della norma sull’editoria (art. 9 della legge 198/26 dell’ottobre 2016). La legge in questione prevede infatti che il tetto dei 240 mila euro sia applicato a tutti i soggetti “la cui prestazione professionale non sia stabilita da tariffe regolamentate”. Come comportarsi con le star?

A novembre il CdA aveva proceduto con una delibera applicativa, escludendo solo le collaborazioni di natura artistica. Ora, però, la stessa assemblea ha deciso che la restrizione dovrà riguardare anche i conduttori, oltre che i top manager e i dirigenti di prima fascia con stipendio superiore al limite indicato (qui l’elenco dei dirigenti e giornalisti Rai che guadagnano più di 200mila euro).

E – come confermato anche da un documento pubblicato recentemente da La Stampa – i volti Rai che godono di un compenso superiore ai 240mila euro non sono pochi. Si va da Antonella Clerici a Bruno Vespa, da Flavio Insinna a Lucia Annunziata, da Piero Angela a Carlo Conti, reginetto dell’ultimo Festival di Sanremo, criticato proprio per il cachet percepito per la kermesse.

Il taglio scatterà da aprile e – aggiunge l’Ansa – il CdA si è riservato la possibilità di un prelievo retroattivo, qualora ce ne fosse necessità, a partire dal giorno dell’entrata in vigore della legge. Da una parte c’è chi esprime già preoccupazioni sulle conseguenze del provvedimento, che potrebbe favorire la concorrenza. Dall’altra c’è chi, come il Presidente della Vigilanza Roberto Fico, si dice invece soddisfatto.

“Ho chiesto e insistito senza sosta anche su questo punto. Le cose arrivano con un lavoro serio e quotidiano. Teniamo alta la guardia perché non finisce qui” ha commentato l’esponente pentastellato.

Più prudente, invece, Bruno Vespa:

Credo che il cda abbia voluto in qualche modo invitare il ministero dell’Economia a una decisione di buon senso, se si vuole che la Rai resti nel mercato. E poiché il ministro Padoan ha dato molte prove di essere una persona di grande buon senso, sono fiducioso che si troverà presto una soluzione” ha dichiarato il conduttore all’Ansa.

Nella seduta di ieri, il Cda ha successivamente approvato all’unanimità il Budget di Gruppo Rai per il 2017 illustrato dal Direttore generale Antonio Campo Dall’Orto.

Lascia un commento

5 commenti su "Rai: da aprile tetto compensi di 240 mila euro anche per i conduttori. Ecco le star interessate dal provvedimento"

  1. Lavorare nella TV pubblica (come in un qualsiasi altro ente/istituzione statale) è un privilegio. La Rai ha risorse e mezzi che consentono di fare ciò che altrove non è possibile. Chi preferisce fare il mercenario e cedere di volta in volta al miglior offerente, è liberissimo di farlo. La mission della Rai dovrebbe essere quella di offrire un servizio pubblico, non fare solo la concorrenza alle TV commerciali. Ridurre le spese per i singoli significa anche avere più risorse da investire nei programmi stessi, che è ciò che interessa ai cittadini. Il tutto poi andrebbe anche a vantaggio delle stesse star della TV, che puntualmente lamentano budget limitati (per ospiti, scenografie, ecc.), ma guai intaccare i loro compensi. Con 240.000 Euro si campa più che dignitosamente. La stragrande maggioranza non raggiunge quelle cifre nemmeno dopo un'intera vita di lavoro.

  2. Il rischio di perdere qualche fuoriclasse in favore di chi può pagare di più c'è (ma non ho dubbi che fatta la legge sapranno trovare l'inganno), ma penso sia ampiamente compensato dal risparmio su quelli che fuoriclasse non sono e vengono pagati decisamente oltre il merito. E magari la cosa può essere un trampolino per iniziare una ricerca di nuovi talenti invece di arrivare a spremere sempre i soliti fino all'ultima goccia per poi abbandonarli alla speranza di essere ripescati un giorno dal Carlo Conti della situazione.

  3. Era ora. Per par condicio farebbero bene ad abbassare anche i compensi dei conduttori di Mediaset

  4. Antonella Clerici, Bruno Vespa, Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Flavio Insinna, Lucia Annunziata, Piero Angela, Carlo Conti, Cristina Parodi, Nicola Savino: come disse D'Alema di Berlusconi, "voglio vederli all'angolo delle strade a chiedere l'elemosina". Cosa che non accadrà mai purtroppo, visto che con i milioni di euro che hanno intascato fino ad oggi possono campare di rendita per il resto della vita. Ma la soddisfazione di non vedere mai più le loro brutte facce in TV mi basterebbe!

  5. Io mi ricordo di cachet impressionanti, se non sbaglio qualche anno fa Fazio arrivò a firmare contratti milionari con la Rai... io dico, va bene che sono famosi e tutto, ma non dimentichiamoci che si tratta di un'azienda pubblica e che i loro compensi sono in gran parte pagati da noi italiani con le tasse che versiamo... In fondo si dovrebbero "ridimensionare" un po' questi mestieri che, per carità, consentono di intrattenere il pubblico ma non sono così fondamentali per la società da giustificare un dispendio di denaro del genere.