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MARCO TRAVAGLIO BACCHETTA L’AD STELLA: NON PRESE SANTORO A LA7 PER PAURA DI CRITICHE AI POLITICI ‘AMICI’
di Marco Leardi
28/08/2011 - 11:23

Da “giustizialista” a giustiziere il passo è breve. E’ bastato che qualcuno mettesse in dubbio l’integrità di Michele Santoro per trasformare Marco Travaglio nel temibile Vendicatore brizzolato. La metamorfosi è avvenuta stamane sulla prima pagina del Fatto Quotidiano, innescata da alcune dichiarazioni che l’AD di La7 Giovanni Stella aveva rilasciato ieri al Giornale. “Con Santoro non abbiamo chiuso il contratto solo perchè lui pretendeva libertà assoluta… facile chiedere la libertà con i soldi degli altri” aveva proferito il vertice della tv di Telecom. Così il giornalista, compare televisivo del noto conduttore, ha impugnato la clava ed ha replicato al “Canaro” per fare giustizia.
Nel suo editoriale, Travaglio ha provato a smontare la versione di Stella, secondo la quale Santoro avrebbe preteso un’eccessiva autonomia dall’editore di La7. Il brillante vicedirettore del Fatto, in particolare, ha citato l’articolo 21 della Costituzione in riferimento alla tutela della libertà di espressione. E ha bacchettato il dirigente della tv terzopolista:
“Non sappiamo quali editori conosca, a parte se stesso, il dottor Stella, ma in tutto il mondo libero funziona così: l’editore sceglie i giornalisti a proprio gusto secondo criteri professionali; dopodiché questi lavorano come meglio credono, in base alle regole fissate dal contratto nazionale (…) Se poi l’editore non è soddisfatto di loro, li licenzia per giusta causa. E alla fine è il giudice a stabilire se la causa era giusta o no“
Se Michele Santoro è stato scaricato da La7 la colpa mica è sua. Piuttosto, ci saranno state altre motivazioni. Travaglio si è così messo a scandagliare le cause che avrebbero fatto saltare la trattativa tra il teletribuno e l’emittente. Per poi trarre una personale conclusione.
Passando in rassegna gli eventuali ostacoli al nuovo contratto di Santoro, il giornalista ha edotto che i motivi non fossero professionali né finanziari, né aziendali o politici. Di qui la domanda schiacciante:
“Dunque perchè (Stella, ndDM) pretendeva – stavolta il verbo è appropriato – ciò che nemmeno la Rai di Masi&C. aveva mai ipotizzato, cioè di controllare scaletta, ospiti e filmati?”
L’interrogativo, del tutto pertinente, sembrerebbe incastrare il “Canaro” anche rispetto al problema delle garanzie legali (che invero Mentana e Santoro si erano dichiarati pronti a coprire). Andrebbe però considerato che non stiamo parlando di un anchorman qualunque, ma di una mina vagante tanto geniale quanto esplosiva. Risulta dunque comprensibile che La7 volesse prendere delle adeguate tutele, cosicché stavolta affanbicchiere non ci venisse mandato nessuno.
Tuttavia, secondo Travaglio, la faccenda avrebbe una spiegazione ben precisa:
“la paura di Stella, o di Telecom tutta, che Santoro usasse la sua libertà per criticare i politici dai quali la concessionaria Telecom dipende“.
Perchè zio Michele non è mica pestifero o fazioso. Sono gli altri che lo dipingono così, e poi finiscono col mettersi paura.
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19 commenti su "MARCO TRAVAGLIO BACCHETTA L’AD STELLA: NON PRESE SANTORO A LA7 PER PAURA DI CRITICHE AI POLITICI ‘AMICI’"
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MARCO TRAVAGLIO BACCHETTA L’AD STELLA: NON PRESE SANTORO A LA7 PER PAURA DI CRITICHE AI POLITICI ‘AMICI’
GIOVANNI STELLA SU SANTORO: “E’ FACILE CHIEDERE LIBERTA’ COI SOLDI DEGLI ALTRI. MICHELE HA BISOGNO DI UN NEMICO E SE NON LO TROVA LO CERCA NEL PROPRIO EDITORE”.
ventiore dice:
Questo è il ritrovo degli antisantoriani =] Bene, lo stesso autore, mi sembra solidarizzasse con Mentana dopo lo scambio di battute sui giornali tra quest'ultimo e Santoro. E cosa si dicevano sui giornali? Mentana dice che Santoro vuole una libertà assoluta, Santoro risponde che se Mentana ritiene che quella che pretende sia una libertà assoluta allora sono diversamente liberi. Alla luce delle ultime dichiarazioni di Stella al Giornale capiamo quanto fossero vere queste parole: Mentana diceva che Santoro voleva una libertà assoluta quando Santoro voleva solo la stessa libertà di Mentana. Mi ricordo le grandi difese vostre: ecco ora dovreste ammettere che Mentana era senza vergogna a dire certe cose. Come si dice: carta canta. Oppure: il canaro ha abbaiato. Invece ironizzate su Travaglio e Davide Maggio dice che nelle trasmissioni in cui va la produzione si informa su tutto: beh, dato che vogliamo essere precisi che trasmissioni erano? L'Italia sul Due? Il processo ad X Factor? Non comunque Annozero. Trasmissioni dall'interesse pubblico pari a zero ed in cui si può benissimo, se si vuole, accettare vincoli. D'altronde gli ospiti vengono chiamati solo per marketing, lo stesso motivo per cui chiamano lei, Davide. Santoro non può invitarla e quindi dubito che lei troverà qualche motivazione per apprezzarlo, tralasciando il talento ed il seguito popolare (che a quanto pare per lei non contano dato che su Santoro è sempre scettico mentre Tamarreide ancora un po lo rimpiange). Quindi direi che sono proprio cose poco paragonabili. Buona giornata.
Davide Maggio dice:
ventiore: infatti sottolineavo la cosa proprio per il peso delle trasmissioni alle quali partecipavo. Se c'e' per queste trasmissioni un obbligo del genere, a maggior ragione dovrebbe esserci in programmi che si occupano di politica, materia certamente sensibile.
vicky dice:
Tre anni or sono non perdevo una loro trasmissione ora hanno una capacità di innervosirmi come un martello pneumatico.Sempre lo stesso rumore,la stessa tattica ora ci mancava il vittimismo. L'Italia va in rovina totale e loro danno la colpa ad uno solo e intanto mangiano,mangiano....
Paola dice:
Bravo Marco sei un mito!! Volevo dire a Fabrizio che se il Dott. Stella ha questa opinione di Santoro ha fatto benissimo a non concludere la trattativa. Mi pare fosse lui prevenuto . Lo dimostra anche la scelta del giornale su cui fare queste dichiarazioni. Non so quali siano le regole televisive, quindi può essere anche che Santoro esageri, ma ciò non toglie che il suo programma insieme a Report e forse pochi altri che ora mi sfuggono ci restituivano una fetta di realtà del ns Paese che il servizio pubblico volutamente OCCULTA . Il danno non è tanto per i suoi "fans" che fortunamente si informano altrove, ma per chi non avrà piu' l'occasione di dire che è fazioso non vedendolo appunto, e quindi non avranno piu' neanche quella pulce all'orecchio per riflettere un nanosecondo e magari chiedersi se il paese di Bengodi che da venti anni a questa parte qualcuno ci ha descritto, magari non esista proprio... In fondo un'opinione si forma ascoltando campane contrarie ... e non facendo i lavaggi dei cervelli...
Davide Maggio dice:
Conte: Sky dice di no. E io non so nulla in proposito.
Conte Dracula dice:
davide c'è qualche possibilità di un arrivo di santoro a cielo o a sky?
Fabrizio dice:
Travaglio e Santoro hanno uno strano concetto di democrazia... Libertà editoriale non significa certo mandare a quel paese il proprio editore o chiunque non sia coerente con le loro idee politiche... Santoro è un (FAZIOSO) eccellente professionista, ma come ha detto Stella nell'intervista di ieri, deve per forza trovare un nemico, altrimenti le sue trasmissioni sarebbero uguali a tutte le altre, con un normale audience... Ciò che fa ascolto sono le polemiche, non certo la qualità della trasmissione... Santoro è bravo a creare l'attesa, ad incuriosire il telespettatore... Ora provi a farlo senza i soldi pubblici, vediamo se sarà ancora così bravo...
Davide Maggio dice:
Non so se puo' tornarvi utile, ma a qualunque programma io abbia partecipato (e quindi non parliamo di programmi di politica, argomento decisamente piu' sensibile) la produzione deve inviare prima della messa in onda scaletta con ospiti e argomenti trattati.
Giuseppe dice:
Sì, la paura di Stella era proprio quella "che Santoro usasse la sua libertà per criticare i politici dai quali la concessionaria Telecom dipende". Travaglio dice anche: "Soltanto nello Stato semilibero di Bananas un dirigente di successo, braccio destro di un top manager del calibro di Franco Bernabè, può mettere nero su bianco, per giunta sul quotidiano del premier, che la libertà è una pretesa". Ma una rete commerciale non è uno Stato. E anche la storiella che l'editore sceglie i giornalisti a proprio gusto e poi "questi lavorano come meglio credono, in base alle regole fissate dal contratto nazionale" è solo funzionale alla polemica nei confronti di Stella, ma Travaglio sa bene che il meccanismo non è così semplice. Quella libertà di espressione garantita dalla Costituzione la si potrebbe avere solo lavorando per un servizio pubblico affrancato da partiti e potentati economici. Ma in Italia è pura utopia.
ANTONIO1972 dice:
travaglio è un mito!
pig dice:
Santoro non può replicare da solo senza l'aiuto del suo protetto Travaglio? Travaglio si crede la ragione assoluta ed è di un'antipatia unica