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LUCA JURMAN: I TALENT DOVREBBERO AIUTARE I CANTANTI, E INVECE..
di Marziano Torresi
26/07/2010 - 19:04

Che sia arrivato il momento per Luca Jurman di togliersi qualche sassolino dalla scarpa? L’ex giudice di Amici, in occasione dell’uscita del suo libro Vocal Classes – L’evoluzione del canto, ha rilasciato una intervista a Setweb dove racconta il suo modo di vedere i talent show. Nelle dichiarazioni nessun riferimento esplicito alla trasmissione che lo ha ospitato per un paio di edizioni, ma tra le righe sembra di leggere le ragioni che lo hanno spinto a dire addio al programma di Maria De Filippi:
I talent show dovrebbero riconoscere, crescere e far maturare il talento – ha spiegato Luca Jurman che prosegue – Gli aspetti puramente commerciali dovrebbero restare fuori. Un pò come succedeva prima con le radio che erano i veri talent. C’era una corsa frenetica a chi scopriva prima un artista, un gruppo, un genere. Solo per il gusto di essere pionieri. Oggi c’è commercializzazione in tutto, le classifiche controllate dalle società di vendita, il controllo sui brani da pubblicizzare. Questi nuovi contenitori musicali dovrebbero limitarsi a far conoscere, apprezzare nuove voci, non a fare contratti. Sai cosa manca? Si ascolta poco il pubblico, pochissimo i ragazzi che oggi grazie ad internet scelgono da soli le proprie mode e tendenze. Invece ci sono ancora molti che pensano solo a come condizionare il pubblico.
Insomma pare di capire che per l’ex vocal coach di Marco Carta i talent siano da considerarsi, come detto da più parti e in più occasioni, dei “talenti a tempo“, che hanno successo sin quando possono godere dell’eco mediatica dei programmi a cui prendono parte. Un modo come un altro per far audience e sfruttarli commercialmente fintantochè il talent è in onda. A questo punto, però, una questione è lecito porsela:
Jurman, se non avesse partecipato ad Amici, avrebbe lo stesso pubblicato un libro, aumentato i propri concerti in giro per l’Italia e “sfornato” due dischi nel giro di pochi anni?
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Gae8989 dice:
Jurman avrà sicuramente tratto visibilità da Amici, ma lo stesso si può dire anche degli altri insegnanti. Ciò non toglie che la sua analisi colga nel segno. Amici era molto meno innocuo quando sfornava più ballerini che cantanti (trend molto in voga nelle prime edizioni, ma che adesso va naturalmente verso il declino). Almeno, finito il programma, hanno trovato un modo per proseguire la carriera. Certo, non tutti, ma almeno non si sono trovati accecati dal bagno di popolarità dei loro colleghi cantanti. Marco Carta & co. hanno molta presa sulle adolescenti, ma dopo un anno fanno la fine del latte scaduto e non è improbabile, come dice Sepese, ritrovarseli tra qualche annetto a Meteore. E i produttori discografici effettivamente non sanno dove pescarli, i talenti. Preferiscono averceli già belli e confezionati. Questo è il lato oscuro del talent, ma se ci fosse un minimo di onestà da parte degli addetti ai lavori i talent funzionerebbero lo stesso come macchine prendi-ascolti e contemporaneamente sarebbero un occasione per tanti giovani di belle speranze di coltivare le proprie capacità artistiche e migliorarsi per ottenere, in futuro, un successo quantomeno stabile e meritato. E'solo questione di onestà intellettuale, dote di cui - ahimè - Maria la Sanguinaria e i suoi cortigiani malvagi (Luca Zanforlin su tutti) sono totalmente sprovvisti.
Musica dice:
Ops, ho sbagliato a scrivere, scusate. Correggo: *svariati* *è sotto gli occhi di tutti* *pongono la domanda*
Music dice:
Nick84, Luca Jurman poco coraggioso??? Ma se è stato l'unico ad aver criticato( in diretta durante un serale) la condotta delle case discografiche a suo parere troppo presenti. E ha detto chiaramente che occorreva distinguere il lavoro dei discografici dalla Musica vera. Chi altro lo ha mai fatto? Lui ha partecipato ad Amici per difendere e portare avanti il suo concetto di Arte, andando tranquillamente contro chi a suo parere non la rispettava. Ed è andato via quando ha capito che l'andamento della trasmissione sarebbe rimasto quello, allora, invece di restare e tacere, ha preferito dissociarsi. La chiusa è alquanto incomprensibile: con tutti coloro che si ritengono artisti per il solo fatto di aver partecipato ad una qualsiasi trasmissione tv, si pongono la domanda ad uno con un curriculum chilometrico che mi pare parli abbastanza chiaro! Ma pensano che il libro l'abbia improvvisato durante i due anni ad Amici? Basterebbe leggerlo per capire come sia frutto di anni di studio ed esperienze nel campo della Musica. Si è esibito per la prima volta a 13 anni, definito enfant prodige come pianista, poi affianca lo studio del canto. E studia per anni, lo fa ancora oggi; ha collaborato con tantissimi artisti, ha svolto i più variati ruoli, dimostrandosi artista completo e di rara bravura. Come si fa a sminuire tutto ciò? Ci sono persone che scrivono libri e non hanno nulla da dire, lui ha detto tanto, c'è la sua vita lì dentro, e la sua vita non è cominciata ad Amici. Stessa cosa per i cd. Sapeva già cantare, mica ha imparato facendo il vocal coach!!! Non è uno che improvvisa, e sotto gli occhi di tutti, basta volerlo conoscere. Trovo troppa superficialità a volte, capisco che ormai funziona così, la televisione crea gli artisti che poi vengono idolatrati, ma giusto quando si trova un'eccezione, non si ha la capacità di riconoscerlo e compiacersi perchè per una volta è successo il contrario: la televisione che ha dato visibilità ad un artista di tutto rispetto, formato e assolutamente in grado di rendere onore a ciò che fa.
Laura dice:
Io questa dichiarazione l'ho letta invece a favore di Marco Carta e forse anche dei ragazzi dell'edizione seguente. Ragazzi scelti dal pubblico, in primis Carta, non imposti dalle case discografiche. Sui giudizi letti da parte di alcuni ... ormai non fanno più effetto sui fans di Marco perché è chiaro che sono espressi da chi non conosce lui e il suo lavoro.
schzz dice:
jurman ha perfettamente ragione fino all edizione vinta da Marco amici era una scuola per imparare e fare gavetta ora e tutta un operazione commerciale con discografici ecc.
nadiap dice:
Nick84 che io ricordi jurman al serale in un paio di interventi ha provato a dire che non condivideva la presenza così ingombrante dei discografici nel programma ma come al solito la de filippi appena ha intuito dove lui voleva andare a parare gli ha praticamentre tolto la parola. Inoltre non capisco la chiusura di questo post: avrebbe senso se jurman avesse parlato male dei talent show, ma lui non ne parla male, lui critica la poca indipendenza che hanno perchè invece di fare da "talent scout" fanno da agenzia pubblicitaria alle varie case discografiche con cui hanno accordi commerciali.
lavy dice:
Se recentemente non siete stati ad un concerto di Marco Carta cortesemente tacete sull'argomento...fate solo una figuraccia! Marco NON stona assolutamente...continuate pure a vivere con i paraocchi ma queste convinzioni inculcate e radicate oramai, non corrispondono assolutamente alla realtà! E comunque aggiungo..ma Jurman oltre ad Amici, veramente non ha altri argomenti da trattare?! La prima vittima dei talent show è proprio lui!
Raffa dice:
Jurman mi piaceva come insegnante, televisivamente parlando mi piaceva anche come si poneva lui stesso nel programma, Rapino ha tentato di sostituirlo ma non è stato assolutamente alla sua altezza