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LORENZA LEI: BILANCIO RAI IN ATTIVO MA CONTRO LA CRISI VALORIZZARE LE RISORSE INTERNE

di Marco Leardi

14/03/2012 - 18:37

LORENZA LEI: BILANCIO RAI IN ATTIVO MA CONTRO LA CRISI VALORIZZARE LE RISORSE INTERNE

Lorenza Lei

Mentre si susseguono le indiscrezioni su chi potrà essere il prossimo Direttore Generale della Rai, Lorenza Lei snocciola numeri, fissa obiettivi, mette a punto progetti. Il vertice di Viale Mazzini in carica, insomma, non parla come chi ha un contratto in scadenza. In un’intervista al Sole 24Ore, la dirigente ha commentato l’attuale stato della tv pubblica, che dopo cinque anni di perdita chiuderà il suo bilancio “con un piccolo utile di qualche milione“, e ha lanciato indicazioni per il piano industriale 2012-2014.

Il progetto di Lady Lei prevede in particolare una ‘internalizzazione’ delle fasi di realizzazione delle fiction attraverso la “riduzione dei costi unitari e la creazione di linee di produzione interne“. Questo avverrà sempre in collaborazione con i produttori esterni, sul modello di Un posto al sole. Di fronte al periodo di crisi, dunque, la principale soluzione che adotterà Viale Mazzini sembra quella di puntare sulle proprie risorse, a partire da quelle della neonata direzione Intrattenimento.

E’ un modello già adottato dai broadcaster europei, come Bbc e Tdf, la tv pubblica francese, che sono organizzati per generi e per canali, con una specializzazione delle professionalità presenti. Il genere Intrattenimento si è aggiunto alla Fiction e anche il documentario diventerà un genere da valorizzare

ha spiegato Lorenza Lei, annunciando anche la nascita di una Scuola Rai per conduttori, registi, autori, “per poter fare sperimentazione, anche su un canale ad hoc e far crescere i talenti“.

Rispetto alla crisi (cui si è aggiunta una perdita degli introiti pubblicitari) il DG ha detto di non aver messo mano alle forbici, ma piuttosto di aver modificato i modelli produttivi per contenere i costi.

Non si è trattato solo di tagli ma di ottimizzazione dei costi di produzione nel mix di generi nel palinsesto, che hanno permesso anche la realizzazione di un programma come lo show di Fiorello, che è stato il principale evento televisivo degli ultimi anni. Così come abbiamo agito sulla logistica delle sedi Rai all’estero e messo in liquidazione Rai Corporation” ha detto il dirigente Rai.

Orgogliosa del fatto che la Rai abbia “la maggior offerta gratuita d’Europa con 14 canali” e che ora investa 500 milioni sul digitale terrestre, il Direttore Generale  ha poi confermato l’arrivo di importanti novità sul fonte all news. A riguardo, un progetto è stato già disposto:

Prevede l’integrazione di RaiNews24, di Televideo, della ex RaiItalia e delle redazioni web delle testate Rai (…) Da aprile è previsto anche il riposizionamento editoriale del canale RaiSport1 con una connotazione dedicata alla informazione sportiva di flusso. RaiSport2 sarà dedicato a tutte le discipline sportive” ha spiegato.

Il tutto, in attesa della famigerata riforma della Rai annunciata dal Governo Monti. Se e quando arriverà.

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15 commenti su "LORENZA LEI: BILANCIO RAI IN ATTIVO MA CONTRO LA CRISI VALORIZZARE LE RISORSE INTERNE"

  1. @lele: Non capisco perché altre produzioni esistenti dovrebbero aver bisogno di ulteriori addetti ai lavori in modo immediato e imprevedibile, dal momento che, quando si decide di chiudere un programma, non accade con ampio preavviso; presumo che, all'inizio di ogni programma, venga assegnato un numero ben preciso di posizioni in base alle necessità. Inoltre, escludendo i contratti precari che vengono attivati attualmente, professionalità come cameraman, truccatrici, scenografi e redazioni sono da considerarsi a tempo indeterminato?

  2. La Lei sembra Crudelia De Mon in quella foto.

  3. @STE vengono spostate su altre produzioni con una inevitabile lievitazione dei costi. Va anche detto che negli ultimi anni la Rai ha assunto troppo personale che non sa come gestire, tanto che ormai si fa ricorso a partite iva fittizie e a contratti precari in genere. @Giuseppe Mi sembra che invece sia proprio arrivato il momento di creare un'unica redazione per l'intero editore. Per qunto riguarda quel che ha detto la Lei bhè... sono solo parole, dato che in genere molti punti del piano industriale vengono disattesi (clamoroso il caso del piano della radiofonia che da anni viene proposto e viene sistematicamente disatteso).

  4. La domanda è: ma quando si decide di utilizzare collaborazioni esterne... le risorse interne che fanno???

  5. Questa della scuola per conduttori, registi ed autori mi sembra un'OTTIMA idea! Una di quelle cose che la Rai avrebbe dovuto fare fin dalla sua nascita.