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L’incredibile finanziamento pubblico al presunto killer di Villa Pamphili per un film mai realizzato

Francis Kaufmann, vero nome di Rexal Ford, ha ottenuto soldi pubblici per quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura

Daniele Lombardi

di Daniele Lombardi

20/06/2025 - 16:33

L’incredibile finanziamento pubblico al presunto killer di Villa Pamphili per un film mai realizzato

© Facebook @Chi l'ha visto?

La vicenda del duplice delitto a Villa Pamphili dello scorso 7 giugno si infittisce. Dopo lo scoop di Chi l’ha Visto? che ha identificato la ragazza uccisa, Anastasia Trofimova, e la bambina Andromeda, sono emersi ulteriori dettagli che rendono la vicenda non solo cruenta ma anche assurda. Il presunto killer, Francis Kaufmann (arrestato in Grecia), conosciuto anche con il falso nome di Rexal Ford, avrebbe ottenuto dallo Stato Italiano un tax credit di 863.595,90 euro per la produzione di un film, intitolato Stelle della Notte, mai realizzato!

Si tratta di un finanziamento destinato al mondo cinematografico e audiovisivo che permette alle imprese di recuperare una quota significativa di spese. La legge prevede incentivi per i film di case di produzione italiane o estere (come in questo caso) che vengono a girare nel nostro Paese in un’ottica di promozione del territorio. Infatti, Stelle nella Notte, avrebbe dovuto avere come sfondo la città di Roma.

Come riporta Open, la vicenda risale al 27 novembre 2020 quando la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura (diretto all’epoca dal Ministro Dario Franceschini del Governo Conte II) ha firmato un decreto per finanziare vari progetti tra cui quello presentato da Kaufmann. Un film proposto da una finta società, la Tintagel Films Llc, di un finto regista chiamato, appunto, Rexal Ford. In allegato anche il passaporto americano che si unisce alla lista dei falsi di questa vicenda, come scoperto da Chi l’ha Visto?.

Ennesima dimostrazione delle molteplici facce di quest’uomo, ma anche del suo tenore di vita. Niente a che vedere con l’apparenza da senza tetto come inizialmente ipotizzato. A Roma viveva in tenda ma si parla di tre carte di credito, pranzi in ristoranti di lusso e la possibilità di architettare questa truffa è la dimostrazione di una vita totalmente diversa.

L’operazione che gli ha permesse di intascarsi quasi un milione di euro è stata resa possibile anche dalla collaborazione di una società italiana, la romana Coevolutions, che si è occupata di presentare formalmente la richiesta di finanziamento. La situazione, però, diventa ancora più assurda perché il film non è mai stato realizzato e questi soldi sono stati erogati ugualmente, nel 2023, sfruttando un vuoto normativo. Per le opere internazionali come questa, infatti, l’accesso al credito poteva avvenire anche senza la fornitura del girato. Una vicenda assurda che, come dichiarato dall’attuale Ministro della Cultura Giuli, dimostra la necessità di “riformare una normativa nelle cui pieghe si sono arricchiti truffatori e forse persone addirittura peggiori“.

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