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LA SPLENDIDA OSTINAZIONE DI MARCO CARTA
di Davide Maggio
04/09/2014 - 01:55

a.C. e d.C.. Ovvero, ante Cartam e post Cartam. Non è un mistero che io, insieme a tanti altri, abbia suddiviso Amici in due filoni, il cui spartiacque è stato Marco Carta, vincitore della settima edizione.
E’ come se il cantante sardo avesse segnato la fine della migliore ‘era’ del talent show di Canale 5 che, dal 2009 in poi ha iniziato la sua graduale conversione a grande show di prima serata. Probabilmente, anzi certamente confezionato meglio ma privo di quelle peculiarità che ne avevano fatto un marchio di fabbrica. Di questo, tuttavia, abbiamo già avuto modo di scriverne.
Ciò che, invece, qui interessa è la stretta relazione tra questa inversione di tendenza e l’attenzione – quasi maniacale – al riscontro discografico degli allievi della scuola che – volontariamente o meno non si sa – l’ha accompagnata. Complice il successo di XFactor, ‘coccolato’ dalle radio e dalle case discografiche, Amici ha iniziato a curare la carriera post-talent dei propri allievi, normalmente non più di un paio a stagione. E così via con ospitate televisive, importanti promozioni discografiche, massicci passaggi radiofonici. Anche quando, con ogni probabilità, di artisticità c’era e c’è ben poco.
Tempo un anno, però, e… avanti il prossimo. Altro giro, altra corsa, altro ‘fenomeno’ da consacrare per tenere alto il brand. Succede così che – a parte straordinari casi di ‘splendida ostinazione’ riservata a pochi eletti – si cada nel dimenticatoio. Senza se e senza ma, per tutti i prodotti da talent show.
Poi capita che a luglio ti ritrovi Marco Carta Disco d’oro per un singolo (Splendida Ostinazione) che non ha beneficiato di alcun tipo di promozione; risultato, questo, che si aggiunge ad una corposa serie di premi che dal 2009 ad oggi hanno accompagnato la carriera del cantante. Testimonianza che, anche a riflettori spenti, c’è un nutrito gruppo di fan fedeli che lo segue, lo accompagna, lo tiene in vita artisticamente. Perchè, in fondo, gli artisti vivono di questo, della pancia della gente, che è l’unica a poter decretare o meno un successo. Soprattutto quando non sono (in)opportunamente e (in)consapevolmente manovrati come dei burattini. Bravo Marco.
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gennaro dice:
Pura verita... bellissimo articolo
Francesco dice:
Mi identifico in tutte le persone che hanno apprezzato questo articolo. Penso che renda giustizia ad un artista serio, con un grande talento e con una voce particolare che andrebbe valorizzata anzichè osteggiata. Gli estimatori di Marco tra i quali mi riconosco in prima persona, hanno già detto tutto, non resta che unirmi a loro per i ringraziamenti doverosi all'autore dell'articolo che rende giustizia ad un artista a torto trascurato da certe radio e da tutto l'ambaradan che gira attorno al settore discografico. Marco è un grande, prima o poi se ne dovranno fare una ragione.
Tiziana dice:
Finalmente trovo qualcuno che ha il coraggio di dire le cose come stanno!! Grazie Davide Maggio!
graziella dice:
E' bello leggere un'analisi così attenta ( cosa abbastanza rara), io penso che MARCO fin dalla sua prima apparizione sette anni abbia dimostrato che si può essere ''scelti'' dalla gente che riconosce il tuo talento , che ti ama e ti sostiene incondizionatamente. Splendida Ostinazione ne è la prova, bellissima canzone , cantata da MARCO con intensità e passione si avvia ormai verso il platino.
GELSOMINA dice:
GRANDE MAGGIO..mi unisco ai ringraziamenti per l bellissimo articolo e di avere evidenziato l'ostracismo che fanno nei suoi confronti! Se ne facciano una ragione MARCO CARTA ha una voce unica inconfondibile..lo seguo da 7 anni..ed è una persona ed un Artista eccezionale per il suo grande Talento e per la sua grande umiltà e sensibità!