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LA PESSIMA INVOLUZIONE DEI CASTING TV
di Davide Maggio
07/11/2007 - 13:13
Un tempo poter sperare di partecipare ad un programma tv era cosa comune.
Ma l’approccio del “castingando” era assolutamente differente. C’era la consapevolezza di dover avere una bella presenza e una buona dose di… spettacolarità.
La seconda aveva una rilevanza sicuramente maggiore rispetto alla prima che non era intesa nella sua accezione più “tronistica” ma in quella più generale e decisamente più idonea di persona gradevole.
Chi si occupava di casting aveva ben presente che ad essere “in analisi” erano personaggi che, seppur per poco, dovevano contribuire alla riuscita di un programma televisivo con la conseguenza che anche l’approccio ai provini era senz’altro differente.
Il casting era visto, dai più, come una possibiltà per realizzare, nel breve termine, un piccolo sogno, quello di guadagnare un piccolo momento di popolarità sperando tra l’altro di poter arrotondare il proprio stipendio con l’eventuale vincita che il programma avrebbe potuto regalare.
Ci si imbatteva spesso e volentieri, per questo motivo, in personaggi singolari che diventavano parte integrante del programma e contribuivano al suo successo.
Adesso le cose sono cambiate : i casting sono diventati un’esclusiva per pochi eletti, anzi per pochi eletti particolarmente eruditi.
Quella che a mio avviso dovrebbe essere la caratteristica principale dei concorrenti dei programmi televisivi non è più un must ma semplicemente un’eventualità.
Ci si perde in difficoltosi quiz di cultura generale che di generico hanno ben poco richiedendo una cultura che va ben al di là del generale e si sottovaluta quella “dose di spettacolarità” che dovrebbe essere l’anima di un programma tv.
Ma non è finita qui. Soltanto per poter avere quello che è diventato un vero e proprio privilegio (poter provare a completare i beneamati quiz), si perde tempo in interviste telefoniche e, come se non bastasse, da singolari approfondimenti (sempre telefonici) ai quali fa seguito, eventualmente, il casting vero e proprio.
Casting vero e proprio che assomiglia, ormai, sempre più ad un esame universitario con la stessa snervante attesa che priva le selezioni di quella frivolezza e allegria che dovrebbe rispecchiare il mondo al quale consentono l’accesso… il mondo dello SPETTACOLO!
E se una rigidità può essere accettata relativamente a programmi che richiedono una certa preparazione culturale per la struttura stessa del gioco, in altri è senz’altro inappropriata e inaccettabile.
Soprattutto da quando i vecchi quiz di Mike Bongiorno che richiedevano una competenza specifica hanno lasciato il posto ai più generici game show.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. I nostri quiz sono spesso piatti e noiosi e difficilmente, grazie a questo nuovo filone, si potrà sperare di avere concorrenti come quello che state per vedere…
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PHILOSOPHO dice:
io cambierei radicalmente quelli che scelgono i concorrenti del ""milionario"" di Gerry Scotti! Il 90% della gente che si siede là fa parte della categoria ""ignoranti patentati""! E godo come un maiale ogni volta che perdono. Che imparino a studiare quegli ignoranti che offendono la cultura che io amo! Stasera è emblematico il caso di un autentico pirla che si è seduto lÃ: non sapeva la domanda da 2000 euro e ha chiesto il computer, non sapeva la domanda da 4000 euro e ha prima chieso il pubblico e poi ha cambiato la domanda (anche se il pubblico gli aveva consigliato giusto) poi quella da 4000 cambiata era facilissima (quale di questi pianeti è più distante dalla Terra..lo sanno anche i bambini!) ma lui natuiralmente nn la sapeva...risultato? Ha ciamato a casa....e quando anche là nn ha trovato risposte, ha deciso di fermarsi a 2000 euro. Si impiccasse uno cosà farebbe solo una figura migliore! Era pure avvocato.... W Carlo Conti e la sua ""Eredità ""!
PHILOSOPHO dice:
io cambierei radicalmente quelli che scelgono i concorrenti del ""milionario"" di Gerry Scotti! Il 90% della gente che si siede là fa parte della categoria ""ignoranti patentati""! E godo come un maiale ogni volta che perdono. Che imparino a studiare quegli ignoranti che offendono la cultura che io amo! Stasera è emblematico il caso di un autentico pirla che si è seduto lÃ: non sapeva la domanda da 2000 euro e ha chiesto il computer, non sapeva la domanda da 4000 euro e ha prima chieso il pubblico e poi ha cambiato la domanda (anche se il pubblico gli aveva consigliato giusto) poi quella da 4000 cambiata era facilissima (quale di questi pianeti è più distante dalla Terra..lo sanno anche i bambini!) ma lui natuiralmente nn la sapeva...risultato? Ha ciamato a casa....e quando anche là nn ha trovato risposte, ha deciso di fermarsi a 2000 euro. Si impiccasse uno cosà farebbe solo una figura migliore! Era pure avvocato.... W Carlo Conti e la sua ""Eredità ""!
gwendalyne dice:
Io di casting per quiz televisivi ne so qualcosa, poiché due o tre anni fa ho fatto domanda per partecipare sia a ""L'eredità"" sia a ""Passaparola"". I primi a contattarmi telefonicamente sono stati quelli della Rai, i quali, oltre a pormi qualche quesito di cultura generale, mi hanno chiesto di parlare un po' di me. Poiché ai quiz avevo risposto bene, suppongo che sia stata la mia cronica imbranataggine, emersa durante la telefonata, a fregarmi... infatti non sono più stata richiamata. In seguito sono stata contattata dalla redazione di ""Passaparola""; al colloquio telefonico, in quel caso, ha fatto seguito il casting vero e proprio a Napoli. A preoccuparmi di più non sono state le domande scritte, ma la parte in cui dovevo presentarmi e parlare di me davanti alla videocamera. Non so ancora come ho fatto, ma si vede che me la sono cavata benino, perché alla fine mi hanno scelta per partecipare alla trasmissione! Detto questo, credo che la preparazione sia importante eccome, soprattutto per quiz come quelli
Lele dice:
Indovino qualche risposta coniugando nozioni, buonsenso e fortuna... So parlare decentemente l'italiano... Rispetto le buone maniere... Faccio la doccia tutte le mattine... Non aspiro alla celebrità né cerco l'Occasione... Voglio ""solo spillare"" lecitamente qualche soldo a qualcuno che lo mette in palio, mettendomi alla prova. E invece mi si chiede di sprizzare originalità da tutti i pori, di recitare la parte dell'""aspirante"", di essere pronto a prendere giornate di ferie, di spostarmi qua e là per l'Italia per posare davanti ad una polaroid (le producono ancora solo per Loro) e per sostenere colloqui (in cui devo dimostrare di avere almeno 1 hobby, 1 passione, 1 epoca preferita, 1 interesse musicale, 1 sport praticato, 1 libro letto di recente, 1 giornale di riferimento, 1 radio del cuore, 1 animale domestico, 1 un'opinione di me -anzi 2: una positiva e l'altra negativa- ma soprattutto 1 abito completo e 1 spezzato che non siano entrambi scuri!). Ma io un lavoro ce l'ho già: volevo solo divertirmi! ;)
Nickmasies87 dice:
@Davide.. Beh, forse l'ho sparata grossa..
Dado83 dice:
Io sono un ""veterano"" dei casting,ne ho fatti tantissimi. Di professione faccio l'attore,quindi sono abituato a farne continuamente. Ho fatto provini anche per quiz,e mi trovo d'accordo con tutti quanti voi! ;-)
Beppo dice:
Consiglio a tutti voi di seguire la puntata di domani di ""Chi vuol essere milionario""! Forse è finalmente arrivato il concorrente ""perfetto"". Intelligente, colto, preparato e... simpatico, divertente e ""spettacolare""! a domani sera! :D
ciaobin78 dice:
Scusate il maiuscolo
ciaobin78 dice:
hO APPENA VISTO IL VIDEO, DAVVERO DIVERTENTISSIMO :- )
scorcione dice:
Io sono contro i provini telefonici: come fa, qualcuno, a capire chi c'è dall'altra parte della cornetta solo dalla voce? Da studi recenti di ""nonricordochi"", è emerso che l'uomo ha un pessimo rapporto con il telefono se si tratta di cose diverse dalla quotidianità; l'ostilità maggiore la manifestano quando si telefona per questioni di lavoro. E questo nonostante siano molto attratti dal cosiddetto telefonino, ma averlo non significa averci un buon rapporto (stessa cosa del matrimonio: avere un/una consorte non significa andarci per forza d'accordo, ;-)) Molto meglio i casting in loco, magari sapendo dall'inizio cosa la produzione sta cercando (i telegenici, i preparati o un mix), almeno uno sa di che morte morire. Forse, esaurita la prassi culturale di rito, ci vorrebbero più persone alla Gianni Ippoliti per effettuare la scelta del ""personaggio"" da proporre come concorrente. Quindi condivido con voi la necessità della spensieratezza al ""percorso ad ostacoli"" che i casting di oggi intavolano. Piervito