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LA NICCHIA DELLA PARODI
di Valeria Carola
18/09/2012 - 13:29

Qualche anno fa nella rete televisiva che, se avete avuto fortuna con il passaggio al digitale terrestre, corrisponde al tasto 7 del vostro telecomando è nato il gruppo dei “conduttori maledetti”, quelli che superare il 6% di share è roba da cafoni e che “nel mio programma solo pubblicità di onlus, alimenti macrobiotici e prodotti biodegradabili”. Quando verrà ufficializzato il cambio di accento, “lasettè” diventerà a tutti gli effetti la rive gauche della televisione italiana.
Nel gruppo è arrivata quest’anno Cristina Parodi. I rumors che volevano il passaggio della giornalista da Canale 5 a La7 si rincorrevano da diverso tempo, ma solo dopo che il suo stato di Facebook è passato da nazional popolare a radical chic si è avuta la conferma definitiva. E così lunedi scorso è partito il Cristina Parodi live che avrebbe ricevuto più critiche solo se fosse stato condotto da Angela Merkel in lingua originale, senza sottotitoli e con Sarkozy e Carla Bruni a curare la rubrica “diventare genitori e traslocare dall’Eliseo. Tutto nello stesso anno e con la crisi”.
Il talk show, visti i risultati auditel, è destinato a diventare a breve un programma di nicchia. Questioni di giorni, più o meno quelli che mancano al termine della prima settimana della nuova stagione di Uomini e Donne su Canale 5, che andrà a sovrapporsi a una parte del “live”. Tecnicamente, infatti, il programma è diviso in due parti. Il live che va in onda dalle 14:05 alle 15:55 e la cover in onda alle 17:50. Nel frattempo, due reti indietro, va in onda Pomeriggio Cinque. Che Barbara D’Urso non la possiamo incolpare dell’omicidio del commissario Cattaneo, ma della presenza delle puntate del Commissario Cordier in mezzo al programma della Parodi, si.
A parte la capacità della conduttrice di coordinare parole, gesti ed espressioni facciali in un insieme omogeneo e non stucchevole, la vera novità del Cristina Parodi live è che il programma ha il minimo sindacale di contenuti. Confrontato con il servizio su “Marcellino il gatto con due zampe” o con la performance di Angela Favolosa Cubista, il dibattito sulla scuola dei giorni scorsi è sembrato un confronto tra Manzoni e Leopardi moderato da Dante Alighieri, con l’intervento di Italo Calvino per dare un tocco di modernità.
Le scelte autoriali per trattare i temi di politica, cronaca e attualità, attraverso gli spazi de “Il bianco e il nero”, in cui due professionisti esprimono le loro opinioni sui temi del giorno e “fratelli d’Italia” in cui giornalisti stranieri commentano le “schettinate” italiane, non hanno la ventata rivoluzionaria della presa della Bastiglia, ma, restando in tema di rivoluzione, danno quantomeno l’idea del posto dove dovrebbero finire le teste di tanti altri autori.
Certo, stile di conduzione sobrio, volume delle discussioni in modalità salotto e non mercato, orario di messa in onda portano il rischio pennichella a livelli destabilizzanti perfino per Morfeo. E le conseguenze di fare la bella addormentata nel palinsesto pomeridiano sono pericolose.
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Luna dice:
Tanto finirà per presentare il tg di Mentana anche se io la metterei a leggere la meteo al posto di Paolo Sottocorona... Mio Dio che noia, le perturbazioni più ammorbanti del panorama televisivo. Parla parla parla alla fine mi dimentico persino quello che sto guardando, mi distraggo e non so mai che tempo che fa. :D
Francesco dice:
Io l'ho guardato oggi per la prima volta,e devo dire che è un programma godibile,molto meglio del resto che la tv ci propone in quell'orario(Bianchetti,Verdetto finale,forum,uomini e donne)
Alessandro dice:
o_O Alla fine della lettura io non ho minimamente capito se chi scrive quest'articolo apprezza o no il programma. Idem per l'articolo che recensisce il programma della Bianchetti. Sarà un limite mio..
Critico Tritatutto dice:
Le intenzioni ironiche dell'articolo sono buone,e risulta "leggero",anche se scivola un po' nel luogo comunismo,bisogna dirlo.Mi auguro solo [in maniera semi-seria lo scrivo],che Valeria non sia la stessa che quest'estate faceva i post con le soap inventate infilandoci attori improbabili che ormai non ricorda più nessuno e che non trovano più da lavorare,e quindi facili bersagli,come Alavro Vitali [non voglio dire che Vitali sia Laurence Olivier,anzi].
shiver dice:
Ma guardatevi la Vita in diretta e l' altro floppone della d' urso (se c'è ancora qualcuno che la segue), allora tutta la televisione digitale è per radical chic...che discorsi insensati io di radical chic ci vedo ben poco nel programma è semplicemente fatto bene e la Parodi non è certo Lerner, anzi, sa essere anche leggera e ironica affrontando temi di attualità e temi di gossip e moda. Non a caso il suo Verissimo era un successo. Io non guardo un programma perchè fa il 20 o il 30% di share, ma perchè mi piace
Gah! dice:
E riecco lo scherzetto del doppio commento
Gah! dice:
Questo Cristina Parodi Live(e Cover)non sfonda e non sfonderà mai. E' inutile dire "col tempo crescerà",continuerà a collezionare delusioni fino a maggio se non la levano prima(i vari Commissario Cordier/Barnaby renderebbero di più)
Gah! dice:
Questo Cristina Parodi Live(e Cover)non sfonda e non sfonderà mai. E' inutile dire "col tempo crescerà",continuerà a collezionare delusione fino a maggio se non la levano(i vari Commissari Cordier e Barnaby
Giuseppe dice:
La7 addirittura "rive gauche della televisione italiana"? Seguendo il Tg di Mentana mi pare ancora abbastanza centrista. Ma, naturalmente, è questione di punti di vista.
sboy dice:
matteo quaglia Quoto. Sembrava dovesse arrivare il programma del secolo a fare ascolti da far impallidire la Durso e la Venier..invece.. Io l'ho sempre detto fin dall'annuncio del suo arrivo a La 7 che avrebbe fatto la fine della sorella. Come si dice sai quel che lasci ma non sai quel che trovi.. care Parodi..