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ILARIA CAVO FERMATA A CUBA
di Marco Leardi
29/09/2012 - 15:09

Update del 30 settembre 2012 – Sono liberi i quattro giornalisti italiani fermati a Cuba e non sono sottoposti a processo. Lo spiegano fonti della Farnesina precisando che il ministero sta seguendo la vicenda e che è in attesa di conoscere le decisioni delle autorità cubane. [corriere.it]
Disavventura per la giornalista di Videonews Ilaria Cavo, che è stata fermata nella notte a Cuba, nei pressi di Camaguey, durante la realizzazione di un reportage sull’omicidio di Lignano per il programma di Canale5 Domenica Live. Le autorità locali hanno disposto il medesimo provvedimento per l’operatore tv Fabio Tricarico, il cronista del Messaggero Veneto Domenico Pacile, e il fotoreporter del Corriere della Sera Stefano Cavicchi.
I cronisti erano sulle tracce di Reiver Laborde Rico, il fratello di Lisandra, la giovane che ha confessato il delitto dei coniugi avvenuto il 19 agosto scorso, ma disponevano di un visto turistico pur trovandosi a Cuba per motivi di lavoro. Per questo sono stati ‘arrestati’ e non possono lasciare l’isola.
“Siamo stati interrogati per 10 ore in caserma. Ci hanno portato via i passsaporti e hanno cancellato filmati e fotografie dalla memoria di macchine e telecamere. Siamo in attesa per questa mattina del processo che deciderà la nostra sorte, io sono riuscito a recuperare un cellulare” ha raccontato al Corriere il fotoreporter Stefano Cavicchi, dopo essere stato rilasciato insieme agli altri.
Appena informata del caso, la nostra sede diplomatica a Cuba si è subito attivata con le autorità locali ed ha avviato contatti diretti anche con i familiari. Oggi alle ore 15 si terrà il processo per direttissima.
Ilaria Cavo, ha spiegato il direttore di Videonews Claudio Brachino, si trovava insieme a un operatore Mediaset, Fabio Tricarico, e a un fotoreporter del Corriere della sera. Stava tornando a L’Avana, dopo aver realizzato una parte del reportage, quando è stata fermata dalle autorità. Il fatto è avvenuto ieri sera e la rappresentanza diplomatica italiana è stata immediatamente avvertita. “Ilaria non ha fatto nulla di illegale. Ha realizzato interviste assolutamente lecite“, ha spiegato Brachino.
Le prossime ore saranno decisive per la risoluzione del caso.
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Giuseppe dice:
Tutto è bene quel che finisce bene: "Sono liberi i quattro giornalisti italiani fermati a Cuba e non sono sottoposti a processo". (fonte Corriere della Sera). Mi permetto di riportare, sempre dal Corriere della Sera, queste dichiarazioni: «Non c'è ragione alcuna che possa giustificare l'arresto dei quattro giornalisti italiani a Cuba. La galera e il bavaglio alla libertà di informazione ci fanno orrore sempre, comunque e dovunque, tanto più in un paese che occupa una delle ultime posizioni nelle graduatorie internazionali della libertà dei media (classifica che peraltro condanna anche l'Italia per l'irrisolto conflitto di interessi)» affermano in una nota Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21. «Il fermo dimostra ancora una volta - ha commentato il presidente dell' Ordine dei giornalisti della Liguria, Allilio Lugli, che ha tra gli iscritti Ilaria Cavo - l'ottusità di un potere, di qualunque colore politico sia, che vede nei giornalisti un obiettivo da colpire e non la vera risorsa che sola può garantire il diritto all'informazione». «È una notizia che fa rabbrividire - ha sottolineato Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa - . Siamo vicini ai colleghi, ora in attesa di processo immediato, sollecitiamo il governo italiano ad insistere nella sua azione diplomatica perchè sia fatta chiarezza e venga indicato alle autorità cubane l'orrore compiuto da riparare immediatamente».
marcko dice:
titina concordo al 100% poi c'è poco da dire si sa ke è un paese rigido dove c'è una dittatura, se si sceglie di andarci, cercando di raggirare la legge non ci si può poi lamentare ke siano severi quando si viene beccati. no no assolutamente no, cmq ora vedremo come andrà a finire.. cmq se anke in italia ci fosse un pò di questa rigidità, credo ke le cose andrebbero molto meglio x tutti.
Tripolina dice:
Tinina quoto tutto, hai toccato il tasto della polizia, sicurezza, immigrazione, hai centrato tutto. La non si scherza! Si riga dritto! Se vai in banca, fuori dalla porta ti aspetta un poliziotto, ti chiede documenti e motivo. Poi ti fa entrare e quando entri te ne aspetta un'altro che ti controlla. Per le strade, ogni 5km c'è una volante. Non mi sono mai sentito cosi sicuro, tornavo alle 4/5 dalla disco in albergo senza paura, qui a volte ho paura pure ad andare a correre lungo il fiume. In centro la sera?! Non ne parliamo! C'è di tutto tranne che italiani.
Tripolina dice:
Francesca vai a Cuba, vivici e ti renderai conto di tante cose. Ora non dico che siano perfetti, hanno tanti problemi pure loro, però in molte cose sono migliori di noi. Noi pensiamo che siano poveri e che non abbiano niente invece hanno molto piu di noi a cominciare dalla serenità interiore, dalla voglia di vivere. Se pensavano di andare la ad intervistare la gente a caccia dello scoop hanno pisciato fuori dal vaso. La c'è molto rispetto che significa farsi gli affari propri e non mettere il naso in faccende altrui. Qui ormai quando ti arriva una telecamera a casa sono tutti naturali e pronti a parlare per avere un minimo di celebrità anche se si parla della figlia della vicina violentata e fatta a pezzi. Tanto per fare un esempio. Io mi fermo qui, difenderò Cuba per sempre.
tinina dice:
aaaa Ilaria Cavo è quella giornalista che intervistava Michele Misseri chiamandolo zio Michele e dandogli del tu, quasi fosse il suo avvocato difensore e non una giornalista super partes. Ilaria Cavo è quella giornalista che, convinta dell'innocenza di Parolisi, faceva da tramite tra lui in prigione e la sua amante consegnando lettere mentre i giudici avevano stabilito che fra i due non ci fosse nessun tipo di contatto. Inoltre, da quello che ho letto, sembra che avere un visto per motivi giornalistici richieda un certo iter piuttosto lungo, ma i 4 (furbi come solo noi italiani sappiamo essere) hanno pensato bene di ingannare le autorità cubane chiedendo un visto turistico e meravigliandosi, poi, anzi quasi scandalizzandosi, se le autorità cubane non hanno fatto altro che applicare le loro leggi. Addirittura ho letto che uno dei 4 giornalisti ha definito i poliziotti "molto puntigliosi e rigidissimi". Embè, noi non ci lamentiamo sempre che gli stranieri qui in Italia fanno i porci comodi loro senza avere nessun tipo di problema con le forze dell'ordine? Noi non invochiamo più controlli da parte di polizia e carabinieri e più rispetto per le nostre leggi? Ah già, questo va bene solo per gli altri, se queste cose le facciamo noi in terra straniera dobbiamo sempre essere scusati e capiti!!!!!!!!!! Ridicola, poi, la scusa di avere con loro sollo delle "telecamerine" e dei "registratorini" Ciò non toglie che a Cuba ci sia un regime dittatoriale.
Giuseppe dice:
Tripolina, l'esperienza diretta dovrebbe essere sempre alla base dei nostri giudizi e, quindi, la tua testimonianza mi rincuora. Spero che il principio della libera informazione e circolazione di persone e idee trionfino anche in questo specifico caso italo-cubano.
Francesca dice:
A parte che la Cavo è una brava giornalista....ma non capisco come si faccia a non essere critici verso Cuba e addirittura sperare che l' italia diventi come cuba!!!già stiamo messi bene!!
Tripolina dice:
Giuseppe ho vissuto a Cuba qualche mese e so come funzionano tante cose.
Giuseppe dice:
Per i giornalisti è un momento brutto anche in Italia (vedi caso Sallusti). Tripolina, se fosse vero quello che scrivi la cosa piacerebbe anche a me. Però nutro qualche dubbio.
Daniele dice:
Ma vi sie4te drogati tutti???????????? A Cuba c'è una dittatura -.-'