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FABIO VOLO: VOLO IN DIRETTA, UNA VIA DI MEZZO TRA IL LETTERMAN E IL MUPPET SHOW
di Cristian Tracà
08/03/2012 - 11:35

Il bene non fa rumore. Verità profonda? Forse. Se per il prossimo programma in partenza a Fabio Volo fosse stato affidato il compito di fare spicciolo intrattenimento o un tentativo di cabaret di seconda serata sarebbe già sulla bocca di tutti. Invece con la linea buona, scelta per il suo ritorno in televisione, previsto per il 21 marzo, il bresciano riesce a far parlare di sé più come scrittore, voce della radio e attore che come personaggio televisivo.
Fenomeno letterario, se non di costume, con quella sua prosa divertente e semplice, e i suoi sprazzi di quotidianità illuminata, l’ex iena smette i panni dell’irriverente che gli hanno concesso tanta fortuna nei suoi esordi per abbracciare un nuovo profilo. Forse colpa della maturità, forse merito della voglia di sperimentarsi in maniera eccentrica.
Volo in diretta prova a invertire la tendenza ad una programmazione tetra ed estrema di questi ultimi anni. E’ proprio il buon, stavolta è proprio il caso di dirlo, Fabio a far filtrare qualche prima indicazione sulla nuova idea a cui presterà il volto per la terza rete del servizio pubblico, un’emancipazione di non poco conto se consideriamo che lui è un autodidatta della letteratura. A Diva e Donna racconta:
”Il programma è una via di mezzo tra il Late Show di David Letterman e il Muppet Show. Grazie a persone come Jeremy Rifkin o Noam Chomsky, proviamo a dare una versione diversa del mondo di oggi. Vorrei che fosse davvero una buona ‘buona notte’. Le buone notizie ci sono, solo che fanno meno rumore. Certo io non è che posso dare lezioni di vita agli altri. Ma sono curioso del mondo e se l’economista Rifkin mi spiega che basta tenere la temperatura del frigo su di un grado per allungare la vita del pianeta, io lo faccio, felice di dare il mio contributo.”
L’approccio sembra essere quello di sempre. Come nelle sue pagine, adrenalina e malinconia, voglia di divertirsi e divertire ma anche qualche apertura non banale alla riflessione. Ormai protagonista poliedrico ha imparato a fare i conti con i lati positivi e negativi dell’essere popolare, anche se con questa nuova esperienza è da testare piuttosto la sua resistenza ai nasi arricciati:
”chi legge un mio libro o segue un mio programma si accorge che in tutto io metto semplicemente il mio sguardo sincero sulle cose. Non ho la pretesa di dare chissà quale verità, ma di raccontare il mondo così come lo vedo io. E io lo vedo con ironia, con il sorriso.”
”Non mi dà fastidio il giudizio. Ma mi arrabbio per il pregiudizio. Se qualcuno parla di me come il latin lover un po’ sfrontato de Le Iene, vuol dire che ha un pregiudizio, e a nulla serve che io perda tempo a raccontargli cosa ho fatto in tutti questi anni.”
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Federico dice:
"Il programma è una via di mezzo tra il Late Show di David Letterman e il Muppet Show." No, guarda. Sei lontanissimo da entrambi. Manca proprio la materia grigia, sorry. Avanti il prossimo!
tania dice:
Non toccatemi i Muppet,ma come si permette!
JJ dice:
Fabio Volo ha già fatto programmi in seconda serata, su Italia 1 mi pare, nei primi anni del 2000 o giù di lì, se non ricordo male era anche un programma gradevole, ben fatto, di cui tra l'altro era anche co-autore. A me stà simpatico, mi piace perchè appare per quel che è, un ragazzo di 40 anni come tanti ce ne sono, che non ha voglia di crescere, spontaneo, ironico, cinico ed irriverente quanto basta, è uno che ha qualcosa da dire, e cosa più importante, al contrario di tanti altri, non si prende troppo sul serio. Avercene di Fabio Volo in tv ed in radio.
and dice:
Non sono un fan sfegatato di fabio volo. A volte mi piace, altre no. No so se sia presuntuoso, ma in tal caso mi sembra altrettanto presuntuoso dire: "Poi che piaccia tanto è la misura della mediocrità di cui si accontentano molti."
Cristian Tracà dice:
andiamo bene... solo a me piace davvero tanto sia come scrittore che come personaggio tv? Secondo me il suo successo lo fa la capacità di essere una persona molto normale con le sue punte di simpatia e l'onestà di non nascondere le proprie debolezze le crisi del trentenne avanzato italiano le ha fatte rivivere molto bene sia al cinema che nei libri
teoz dice:
a me invece sta simpatico e come conduttore non è male... lui è il classico esempio di tuttofare e per ora riesce molto bene in tutto quello che fa...non ha la presunzione di diventare baudo in tv, ne di prendere un oscar al cinema ne di vincere un nobel coi libri... lui sta facendo la sua strada e innegabilmente la fa bene! Detto ciò però spero che il programma sia bello e starò molto attento al confronto con il late show...in Italia tutti in seconda serata hanno provato a copiarlo...dal chiambretti alla cabello...quindi è uno stile inflazionato...interviste interviste interviste...speriamo in qualcosa di godibile...
Nina dice:
"Ma sono curioso del mondo e se l’economista Rifkin mi spiega che basta tenere la temperatura del frigo su di un grado per allungare la vita del pianeta, io lo faccio, felice di dare il mio contributo.” SOLO TU! Non comuni mortali invece facciamo il contrario per fare un dispetto all'economista. E' questo concentrato di presunzione e banalità che irrita molto. Ah, che dire il linguaggio di radio deejay...
tinina dice:
Anche io non riesco proprio a trovarlo simpatico!
Nina dice:
Concordo MisterGrr, lo trovo un infantile presuntuoso. Poi che piaccia tanto è la misura della mediocrità di cui si accontentano molti.
MisterGrr dice:
Ecco, lui, mi sta davvero, ma DAVVERO, antipatico.