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DALLAS: PIU’ SEXY MA MENO ACCATTIVANTE

di Mario Manca

17/10/2012 - 00:06

DALLAS: PIU’ SEXY MA MENO ACCATTIVANTE

Jesse Metcalfe in Dallas

Un getto di petrolio alto e imponente che invade i volti soddisfatti di John Ross (Josh Henderson) e della sua Elena Ramos (Jordana Brewster), oltre che il terreno incontaminato e ameno del Southfork Ranch. Inizia così la nuova stagione di Dallas che dell’originale mantiene solo il titolo e l’accompagnamento musicale della sigla. I colori sono più vivaci e contrastati, le riprese più panoramiche e suggestive e il cast sembra uscito dalla pubblicità di un profumo. Le dinamiche imprenditoriali e affaristiche dell’originale cedono il posto ai bicipiti sovrasviluppati dei due protagonisti: i cugini John Ross e Christopher Ewing (Jesse Metcalfe).

I due aitanti milionari sembrano usciti dal palco luminescente e chiassoso di Magic Mike, ma la loro dialettica, il francese perfetto sfoderato al momento giusto e una conoscenza approfondita dell’estrazione degli idrati di metano dall’Oceano e del trivellamento della terra sono impareggiabili. A fare da “balie” ai rampolli della famiglia Ewing sono sempre i due padrini che abbiamo imparato ad amare: Bobby (Patrick Duffy), intenzionato a preservare il desiderio della madre di non estrarre il petrolio dalla sua terra, e J.R. (Larry Hagman), relegato a uno stadio depressivo che lo rende una larva inerme per poi resuscitare dalle sue ‘ceneri’ e ritornare il fedele seguace del Diavolo quale era in passato. Altro che Dr. Faust.

Gli intrighi, i tradimenti e le sorprendenti coincidenze che i rapporti personali svelano, rendono Dallas un prodotto di facile consumo, attento a quella patina glamour e sensuale che spera di attirare sopratutto il pubblico femminile in preda a una bollente crisi ormonale. Da una parte il determinato John Ross, pronto a dimostrare il proprio intuito sfidando lo zio Bobby e dall’altra il saggio Christopher che cercherà in tutti i modi di evitare il sabotaggio concentrando le energie in nuovi progetti all’avanguardia. Da una parte J.R. che ritorna a tessere fitte ragnatele per vanificare i piani di Bobby e dall’altra la lealtà e i valori più saldi che vorrebbero che la famiglia non continui a disgregarsi per colpa del denaro.

“Il cambio della guardia” e “Il piede in due staffe” ci hanno permesso di chiarire i rapporti fra i personaggi, di provare a indovinare le prossime corna che si consumeranno e a immaginare la risoluzione degli enigmi elaborati da quei birbanti degli Ewing. Buona anche la componente femminile a iniziare dalle due “consorti” dei due giovani licantropi, lontani parenti di Taylor Lautner: Elena Ramos, contesa da entrambi i petrolieri e Rebecca Ewing, la moglie di Chris interpretata da Julie Gonzalo, quell’irritante cheerleader che ha dato filo da torcere a Hilary Duff in Cinderella Story. Puntare sui giovani era inevitabile per una serie che aveva intenzione di rinnovarsi, ma c’era bisogno di porre le logiche e le tattiche del primo Dallas in secondo piano rispetto a snodi sempliciotti e scontati alla Beautiful?

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12 commenti su "DALLAS: PIU’ SEXY MA MENO ACCATTIVANTE"

  1. Non ho mai visto le vecchie puntate ma la nuova serie sembra essere carina. Sarà il cast alla Magic Mike o sarà l'entusiasmo delle prime puntate! A me piace molto! Se vi va fate un salto sulla pagina Facebook dedicata a Josh Henderson, per adesso ha pochi fans ma spero che col tempo aumentino. Ci sarà molto da dire anche sulla serie! ;-) Vi aspetto!

  2. Un pò sottotono (tipico però in un pilot che deve presentare personaggi e situazioni che si svilupperanno successivamente) ma comunque molto buono nell'insieme e come sempre accade in tv più una cosa è raffinata meno viene guardata; io non denigrerei il doppiaggio, anzi mi sono sembrate giusti gli accoppiamenti di voce (Brenda Strong e Jesse Metcalf hanno le stesse voci che avevano a Desperate Housewives per creare un identificazione volto-voce come accade nel cinema ecco perchè ci sono sempre gli stessi doppiatori) Avrei però gradito che Bobby avesse avuto la stessa voce del Dallas originale ovvero Claudio Sorrentino, visto che è ancora in vita, invece che Gianni Giuliano, mentre i doppiatori di JR e Sue Ellen del Dallas anni' 80, Antonio Colonnello e Laura Gianoli, sono morti e dunque si dovevano cambiare per forza. Smettiamola di denigrare il doppiaggio che è invece una vera eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo meno che da noi; per farvi due esempi con due artisti non proprio di infimo livello: Stanley Kubrick si congratulò con Giancarlo Giannini per il doppiaggio di Jack Nicholson in ''Shining'' (gli disse che aveva fatto meglio dell'originale) e così Greta Garbo diceva che grazie alla voce di Tina Lattanzi (sua doppiatrice italiana principale) diventava un'attrice migliore