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Chiambretti su De Martino: “Parlare di fenomeno mi sembra un po’ troppo”
E critica Mediaset per aver accantonato il suo "La TV dei 100 e Uno" a vantaggio di Io Canto
di Daniele Lombardi
04/06/2025 - 17:33
Piero Chiambretti dice la sua su Stefano De Martino, personaggio televisivo della stagione, forte degli alti ascolti di Affari Tuoi. Il conduttore oggi a Rai 3, ospite a Lo Sgabuzzino di Riccardo Bocca su YouTube, ha così commentato le performance del collega di Rai 1:
Credo che sia una novità più che un fenomeno (…) La simpatia del napoletano, il bel ragazzo, il modo guascone di interpretare il suo ruolo di conduttore – a differenza di Amadeus che era quello precedente – lo ha certamente aiutato. Poi c’è da dire anche che la forte attenzione che ha la Rai nei suoi confronti indubbiamente lo aiuta, farà strada. Però adesso parlare di fenomeno o trasformarlo in Arbore mi sembra un po’ troppo anche perché Arbore parte da tutt’altra dimensione televisiva. Ha delle caratteristiche utili per rimanere, è sicuramente una realtà molto forte.
Un giudizio critico ma onesto (e condivisibile), nel solco di quanto detto poco prima: “La forza di un personaggio, al netto del talento, è dettata anche dall’abitudine”. E De Martino, in onda tutti i giorni nella fascia più pregiata di Rai 1, oltre a Stasera Tutto è Possibile su Rai 2, in questa stagione di ore in TV ne ha accumulate a sufficienza per abituare il pubblico alla sua presenza.
Chiambretti commenta la chiusura del suo La TV dei 100 e Uno su Canale 5
Prima del suo approdo in Rai, l’ultima trasmissione a Mediaset di Chiambretti è stata nel 2023 La TV dei 100 e Uno, format con protagonisti i bambini su Canale 5. Bocca ha colto l’occasione per parlare anche di questo prodotto che ha avuto vita breve, anzi brevissima (appena tre puntate).
Ho fatto un programma su Canale 5 con 100 bambini per tre volte. I programmi si possono assestare per due anni. Tre puntate sono un po’ poche per costruire un programma da zero dove la terza puntata prende quota ed è finito il programma. E’ finita che, dopo un mese dalla fine, è stato riproposto da Canale 5 Io Canto
spiega il conduttore piemontese, non risparmiando una critica a Mediaset per aver di fatto accantonato La TV dei 100 e Uno e rispolverato Io Canto:
Non mi piaceva vedere i bambini in gara, i genitori gli uni contro gli altri a difesa dei propri figli e i drammi nati dalla competizione. Quindi io avevo portato in televisione dei bambini talentuosi che vincevano già solo per il fatto di esibirsi e poi altri bambini che avendo una spiccata dose di parola per quello che vedevano e sentivano esprimevano dei giudizi senza il freno inibitorio del politicamente corretto che abbiamo noi. Era sufficiente portare il programma ad una serie di 8-10 puntate ed entrava nel catalogo. Quando invece ho sentito che dopo tre puntate si ripartiva con Io Canto che era un programma chiuso 7-8 anni prima (10, ndDM) ho detto: “Probabilmente ho sbagliato il contesto”. Gli ascolti di quel programma sono quelli che fanno adesso.