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CHI L’HA VISTO: LA SCIARELLI ‘DENUNCIA’ LA GIORNALISTA ‘POSTINA’ DI MEDIASET

di Cristian Tracà

17/02/2012 - 14:27

CHI L’HA VISTO: LA SCIARELLI ‘DENUNCIA’ LA GIORNALISTA ‘POSTINA’ DI MEDIASET

La lettera di Parolisi alla giornalista 'postina'

«Cara (nome giornalista, non rivelato dal programma Rai), la busta bianca chiusa non è per voi, ma tu sai a chi mandarla, mi raccomando che arrivi a destinazione, assicurati che sia li». Nuovo capitolo nella vicenda Melania Rea. Nessuna verità sul delitto però, solo un’ulteriore sinistra ombra sul rapporto inquietante tra televisione e cronaca nera.

″Un fatto imbarazzante per la nostra categoria″

Usa questi termini molto forti Federica Sciarelli, a commento dell’immagine sopra riportata, nell’ultima puntata di Chi l’ha visto. La giornalista del programma archetipo dell’inchiesta, spesso indicato come padre della neotelevisione, ricostruisce per i telespettatori una vicenda che ha dell’incredibile. Una giornalista Mediaset, di cui non si fa il nome, ma sulla quale circolano molte indiscrezioni, avrebbe fatto da tramite tra Salvatore Parolisi e la soldatessa Ludovica, alias l’amante.

Il principale indiziato dell’omicidio di Melania era in carcere e aveva divieto assoluto di contatti con l’esterno, specie con Ludovica, parte fondamentale in causa per arrivare alla verità della vicenda. Secondo la ricostruzione del programma le missive sarebbero state intercettate dalla direzione del carcere, ostacolo che non ha impedito però il recapito della missiva.

Probabilmente se non fosse stata la settimana del Festival di questa denuncia sarebbe pieno il mondo. Adesso è solo la stampa locale abruzzese a dare eco alla denuncia televisiva. Le prove dell’anomalia deontologica della giornalista postina sono ancora più circostanziate se si arriva al cuore del messaggio spedito a Ludovica da Parolisi:

″Ti ho mandato questa lettere tramite (nome della giornalista) perché sul mio verbale di accusa non posso avere nessunissimo contatto con te. Se riceverai questa lettera mi raccomando non lo dire a nessuno e non fidarti di nessuno.″

Lettere e biglietti messi agli atti che rendono molto delicata la posizione di coloro che si sono prestati a questo gioco pericoloso, magari solo per avere qualche piccola riga di esclusiva in più da parte dei diretti interessati. Panorama agghiacciante che, se confermato in ogni piccola dinamica, non potrà che portare ad una sanzione molto dura per la giornalista che si è resa complice di una trasgressione molto grave delle regole.

E intanto la Sciarelli punta a rafforzare la credibilità del suo marchio invitando a diffidare dalle imitazioni.

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44 commenti su "CHI L’HA VISTO: LA SCIARELLI ‘DENUNCIA’ LA GIORNALISTA ‘POSTINA’ DI MEDIASET"

  1. Paolo evidentemente non ha capito nulla della vicenda. La Sciarelli ha riportato carte processuali..

  2. Paolo: il magistrato gia sa e la Sciarelli ha riportato le carte processuali

  3. Anna: difatti non si discute sui programmi televisivi,ma su cio' che un giornalista dovrebbe fare e cioe' il giornalista e non essere complice di un azione messa in atto da un presuto assassino in galera

  4. Certo che è Quarto Grado...mi ricordo che una giornalista di cui però non ricordo il nome,in una puntata diceva di aver ricevuto una lettera con dei particolari ringraziamenti da parte di Parolisi per il suo sostegno. Ah...Quarto Grado lo seguo ma sembra sempre la bruttissima copia di Chi l'ha visto, tra l'altro parlano sempre di quelle cose...stasera mi aspetto di rivedere per la 100 sima volta il compressore del garage di Misseri...Basta, tanto non fanno giornalismo di inchiesta! Ovviamente stasera non se ne parlerà....e sarebbe un elemento nuovo sul quale discutere invece. Per par condicio ne ho anche per la Sciarelli...ma evitare di leggere i siti pornografici, sembrava brutto????NE FACEVAMO A MENO...non serviva nulla non saperli prima e saperli adesso

  5. Nina: su questo sono d'accordo con te,ma ma ben sai e' un altro problema che va approndito,certo e' che oltre ai giornalisti che ci trattano come se fossimo tutte pu..ane,c'e' il problema di quelli come Parolisi che aumentano il mercato,di quelle che vengono sfruttate per andare a battere e di quelle a cui piace farlo e credimi ne ho conosciute parecchie. Al di la della simpatia o antipatia per la Sciarelli,e' grave che un qualsiasi giornalista di qualsiasi testata stia dentro un caso giudiziario

  6. Che poi questa giornalista fino a qualche anno fa lavorava per chi l'ha visto?, abbandonando il programma, insieme ad altri colleghi, per via del fatto che la trasmissione aveva perso la sua finalinalità originaria (lo si deduce anche dal titolo del programma stesso): cioé il ritrovare persone scomparse e non andare oltre nelle indagini.

  7. Paolo Aquilanti dice:

    A prescindere che questi programmi ,dal primo "Un giorno in pretura" a "Quarto grado" passando per "Chi l'ha visto" sono morbosi. Comunque la Sciarelli (mi scuso col ministro Fornelo per l'articolo) puo' semplicemente denunciare a qualche magistrato senza dare gia' sentenze in televisone..., a dimenticavo che e' su Rai tre, di questo genere televisivo non c'e' un programma piu' verginello del altro.

  8. Tania: ovvio che le trans non sono un problema, ma ti pare che i giornalisti tengano conto di questo? A me pare di no

  9. C'è un problema di giornalisti che non fanno più i giornalisti. La trasmissione incriminata ed il nome della giornalista è un segreto di pulcinella ma già dal caso Misseri si poteva notare una vicinanza sospetta tra indagati e giornalisti che "vivevano" da quelle parti e che avevano rapporti stretti con gli stessi Trovo SCANDALOSE queste vicende

  10. Sono transessuale e a me fa schifo un uomo che dice di provare dei sentimenti e poi si scopre da indagini giudiziarie,e puntualizzo indagini giudiziarie che praticamente ha fatto sesso con tutte quelle che gli capitavano sotto tiro.Tra l'altro continua a dire " non lo uccisa perche io l'amavo".Sulla seconda ci mettiamo una bella pietra sopra,a questo punto si puo' indagare sulla prima e devo dire che stanno uscendo delle cose interessanti tutte contro di lui.