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CESARE BATTISTI A LE IENE: IL LATITANTE SI APPELLA A NAPOLITANO, “IRRIDUCIBILE STALINISTA”

di Marco Leardi

02/02/2012 - 12:52

CESARE BATTISTI A LE IENE: IL LATITANTE SI APPELLA A NAPOLITANO, “IRRIDUCIBILE STALINISTA”

Cesare Battisti, Le Iene

L’ex terrorista appare in tv e spara a zero, come ai vecchi tempi. Stavolta, però, non usa proiettili ma dichiarazioni a bruciapelo, scagliate con beffarda impunità. Verrà trasmessa questa sera l’intervista che Cesare Battisti ha rilasciato in esclusiva a Le Iene Show di Italia1. L’ex componente dei Proletari Armati per il Comunismo ha concesso al programma Mediaset di riprenderlo dal suo ‘buen ritiro’ brasiliano, dove vive come latitante.

Battisti ha parlato degli Anni di Piombo, della lotta armata, del suo arresto e della fuga dal carcere di Frosinone. Poi ha raccontato della sua permanenza in Brasile, grazie alla quale si sta sottraendo ad una condanna per ergastolo emessa dalla magistratura italiana. In tv, l’ex terrorista si è mostrato come un agnellino e ha assicurato di non aver mai sparato a nessuno pur avendo assistito a scontri armati. “Non ho mai pensato di uccidere nessuno” ha detto alle Iene.

Dunque, ha lanciato un appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:

“Signor presidente, mi dia la possibilità di difendermi. Di presentarmi di fronte ad un tribunale, oggi in Italia, e di potermi difendere, di rispondere ad un interrogatorio vero, come non è mai successo, e così io mi comprometto a rispondere delle mie responsabilità di fronte alla giustizia italiana”

L’assassino (sono quattro le condanne per omicidio a suo carico) ha poi spiegato di non essersi mai messo in contatto di persona con Napolitano perché “era uno dei massimi avversari del movimento rivoluzionario, quindi pare che sia rimasto avversario“. Da notare il linguaggio da militante utilizzato ancora oggi con spregiudicatezza.

“Battisti si presenti nel nostro paese per espiare le pene alle quali è stato condannato a conclusione di processi svoltisi nella piena osservanza delle regole di uno Stato di diritto” ha replicato il Quirinale in una nota.

E a dispetto delle fragili apparenze, il superlatitante è tornato a schiaffeggiare il Presidente della Repubblica:

“A me sembra davvero un irriducibile degli anni ’70, dell’ex P.C. stalinista… A me non sembra che sia la persona adeguata per dire oggi all’Italia: giriamo la pagina, dimentichiamo il passato, riconosciamo le responsabilita’, riconosciamo la storia, riappacifichiamoci”.

Ascoltando queste parole viene da chiedersi se l’intervista delle Iene abbia aggiunto un tassello giornalistico alla vicenda Battisti oppure se abbia solo fatto da megafono alle sparate di un ex terrorista impunito. Il servizio verrà trasmesso stasera dalle 21.10, su Italia1.

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5 commenti su "CESARE BATTISTI A LE IENE: IL LATITANTE SI APPELLA A NAPOLITANO, “IRRIDUCIBILE STALINISTA”"

  1. Battisti vuole che Napolitano dica NO! E' tanto semplice: basta che napolitano dica "SI, rivedremo il processo". Poi, una volta che varca il piede, lo si acchiappa e non lo si molla più. E se non si fiderà della parola di Napolitano, quanto meno ci avrà fatto una figura becera nel suo paese di viadoni.

  2. Siccome anch'io sono catalogabile come Napolitano, da buon stalinista dico una cosa sola: in galera! (Non guarderò l'intervista).

  3. c'è stato un attentato dove sono morte persone c'è stato un processo con condanna lui intanto era sparito, ricercato in tutta europa x terrorismo non si sa per quali motivi internazionali non viene estradato e dobbiamo pur sentire le sue discolpe in differita in TV... se ha delle cose da dire venga in Italia davanti a un giudice in un tribunale a parlare...queste sono persone ignobile che hanno ferito l'ITALIA!!! nessuna tv dovrebbe farlo parlare

  4. Su una cosa questo assassino ha pienamente ragione: il PCI considerava quelli come lui come dei NEMICI MORTALI per una sola ragione... forse perchè usavano la violenza? No, macchè... forse perchè costoro rischiavano di diventare una "alternativa di sinistra" al PCI se solo si fossero messi in politica (ovviamente in antitesi verso il PCI) invece di fare i "compagni che sbagliano" (cit.) per strada? YES: infatti la regola NUMERO UNO del vecchio PCI era "nessun nemico a sinistra", ovvero "distruggere" l'alternativa (teorica) a sinistra... DM, secondo te, perchè Veltroni NON si è alleato con Bertinotti alle elezioni del 2008? Risposta: "nessun nemico a sinistra" del PCI ieri, del PD oggi! E ricordatevi che Napolitano è lo "zio politico" di D'Alema...

  5. Beh, dai, delle dichiarazioni molto pacate no? Alla faccia.