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Barbara, basta fare la vittima

di Davide Maggio

01/09/2023 - 16:28

Barbara, basta fare la vittima

Barbara D'Urso

Esiste ciò che Barbara D’Urso dice e rivendica ma esiste anche ciò che Barbara D’Urso tralascia e dimentica. Alla sua verità, postata stamane sui social, manca un grosso pezzo. Quello in cui andrebbe ricordato che Mediaset è l’azienda che negli anni ha scommesso, sostenuto, promosso e difeso la conduttrice, anche quando forse sarebbe stato meglio lavarsene le mani.

Non era un personaggio così di primo piano quando nel 2003 le fu offerto il programma in quel momento più importante della televisione italiana: Grande Fratello, che all’epoca registrava oltre 8 milioni di spettatori. Da lì una serie di occasioni che la D’Urso si è meritata e che, a sua volta, le sono state concesse (a successi sono corrisposti anche dei flop, dopotutto). E’ stata difesa e pompata dall’azienda anche quando i suoi programmi iniziavano a traballare (vedi Live non è la D’Urso) per ascolti e contenuti con comunicati stampa trionfali e puntate su puntate.

Lei si trincera rispetto alle critiche al suo operato, asserendo di aver semplicemente agito seguendo le richieste dell’azienda. Non c’è motivo di dubitarne, ma obbedire ad un “ordine” non significa per forza eseguirlo correttamente o che, ad un certo punto, per qualsiasi motivo, l’editore non possa legittimamente desiderare un cambiamento o possa rendersi conto che quel programma ha valicato i limiti. E’ noto pure che all’interno dell’azienda avesse un’autonomia e un certo peso per quanto riguarda le sue trasmissioni. Essere un soldatino fedele dell’azienda più che un plus dovrebbe essere un normale comportamento soprattutto a fronte di svariate opportunità e lauti compensi. Fonti Mediaset assicurano che il legame col Biscione le abbia fruttato 45 milioni di euro e che solo l’ultimo contratto quadriennale le abbia garantito introiti per 15 milioni di euro.

A leggere le sue parole, sembra essere cascata dal pero per come la situazione sia precipitata. Eppure lo sgretolamento dell’impero era sotto gli occhi di tutti. Lo stesso Pier Silvio Berlusconi, negli ultimi anni, è sempre stato onesto non lesinando critiche pubbliche ad alcuni suoi programmi e persino sbilanciandosi quando ha dichiarato che, dopo il Covid, quel tipo di infotainment non avesse più senso. Ed è in quel momento che le è stato affidato un programma di tutt’altro genere, La Pupa e il Secchione. Una diminutio, sì, ma anche un’occasione di riscatto che è stata sprecata snaturando il format originario e riproponendo il tipo di televisione ormai palesemente non più gradita ai vertici Mediaset.

Per un anno che Pomeriggio Cinque ha dovuto fare i conti col traino basso, ci sono diverse stagioni in cui a precederlo c’è stato il meglio che si potesse chiedere: Il Segreto. E appena la soap dei record ha iniziato a dare segni di cedimento, è stata sostituita clamorosamente, a poche puntate dalla fine, con un prodotto più performante. Persino lo scorso anno il palinsesto pomeridiano fu rimodulato spostando, per le prime settimane di settembre, Terra Amara prima di Pomeriggio Cinque.

Dulcis in fundo: Barbara ha fatto sapere più volte di essere stata riconfermata a settembre, salvo poi, a sorpresa, ricevere il benservito. Ebbene, l’intenzione di riaverla a settembre c’era tutta fin quando una goccia non ha fatto traboccare un vaso che era già stracolmo. Ed è la foto in cui si scimmiottava la posa fatta al funerale di Silvio Berlusconi, fondatore di Mediaset, con quella che, a parer nostro ma evidentemente anche a parere di chi l’ha rimossa dal programma, era una più che inopportuna ironia.

Dinnanzi ad una cosa del genere, quale editore, ma soprattutto quale figlio, poteva volgere lo sguardo altrove?

Barbara sei stata brava, anzi bravissima, e ligia, ma in cambio hai avuto tanto. Basta vittimismi, rimboccati le mani per il tuo futuro.

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12 commenti su "Barbara, basta fare la vittima"

  1. Scusate ma con 45 milioni in 20 anni avrà pensieri?

  2. Concordo. Anche basta! Ha guadagnato milioni di euro, le hanno concesso programmi che forse avrebbero dovuto chiudere prima, su cui piovevano proteste, quando si trattava di Pomeriggio 5 in fascia protetta, per certe interviste, contenuti. Che forse si potevano anche trattare, ma in un altro modo, con interventi di giornalisti veri e psicologi in studio. E non credo che l'obbligassero a continuare ad abbassarsi le spalline della camicetta per mostrare le spalle o a tirarsi su la gonna per mostrare altro, come testimoniano alcuni video e le stesse riprese in diretta. E neanche che la costringessero ogni santo giorno a parlare di ascolti alle stelle, nonostante le proteste di anni ed anni dei telespettatori che avrebbero preferito che si iniziasse subito a dare notizie serie, di attualità, di informazione. O l'obbligassero a dare del "tu"a scienziati, politici, professori; a suscitare l'idea che una certa statua della Madonna si fosse messa a piangere a favore del pubblico di Pomeriggio 5.