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BALLARO’ HA SEMPRE GLI STESSI OSPITI? GIOVANNI FLORIS: “NON SIAMO UN TALENT SHOW”
di Marco Leardi
25/09/2012 - 17:09

Non lamentatevi: mica è colpa dei talk show se la scena politica è occupata dagli stessi personaggi ormai da 20 anni. Di Pietro, La Russa, Casini, D’Alema… La vera “Casta” non siede in Parlamento, ma sugli scranni foderati dei salotti tv. E Giovanni Floris, da parte sua, mette le mani avanti, respinge le accuse di chi gli rimprovera di ospitare sempre le solite facce. In un’intervista al Radiocorriere Tv, il conduttore di Ballarò ha spiegato:
“Il criterio con cui chiamiamo gli ospiti in studio è esclusivamente un criterio giornalistico, vengono quelli pronti al dialogo“
Evidentemente quelli “pronti al dialogo” sono pochi, oppure il problema risiede nell’incapacità di chi seleziona le voci utili al confronto. Perché, a ben vedere, l’Italia è piena di persone che hanno qualcosa di intelligente da dire, ma nei talk si preferiscono ospitare solo personaggi ad uso e consumo della liturgia televisiva. Con idee, il più delle volte, prevedibili. Troveranno mai spazio dei volti nuovi? Floris la pensa così:
“Non credo sia il nostro ruolo, non siamo un talent show. A chi ci critica di chiamare sempre gli stessi ospiti o di creare personaggi dal nulla rispondo che le due cose non stanno insieme”.
Parole condivisibili in linea teoriche che tuttavia, se lette oggi, lasciano qualche perplessità. Giovanni Floris, infatti, è lo stesso conduttore che nel lontano 2007 ospitò per la prima volta nel suo studio tale Renata Polverini, allora sconosciuta segretaria dell’Ugl. Il piglio deciso dell’ex sindacalista (oggi governatrice dimissionata della Regione Lazio) piacque al cerimoniere di Ballarò, che da quel giorno riservò alla signora un posto (quasi) fisso nel suo parterre.
Floris, insomma, riuscì in quell’impresa che oggi egli stesso definisce impossibile: creò un personaggio dal nulla e lo trasformo in un abitué del suo programma. Questa sera, alle 21.05 su Rai3, il giornalista tornerà a parlare del ciclone che ha investito proprio la Polverini e la Regione Lazio, durante una puntata nella quale è atteso anche un intervento del presidente del Senato Renato Schifani.
Tra gli ospiti di Ballarò, il presidente dell’IdV Antonio Di Pietro, il responsabile industria della FIOM Giorgio Ariaudo, il direttore di Panorama Giorgio Mulè, Gianantonio Stella del Corriere e il presidente Ipsos Nando Pagnoncelli.
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Pippo76 dice:
Un conto è andare in tv, poi altro è mettere una persona a guidare una Regione (questione che riguarda competenze, carisma, preparazione ecc) Son due cose diverse e si valutano aspetti differenti ps se batman andava prima in tv magari si dedicava ai cinepanettoni con Boldi, al massimo..
Marco Leardi dice:
@Nina (e Pippo76). Non credo di possa parlare di "colpa" però, come sapete, la visibilità mediatica e quella politica sono strettamente correlate. Di Presidenti della Repubblica che danno i numeri ne abbiamo già avuti. Pagnoncelli non sarebbe un'eccezione.
Pippo76 dice:
Allora Pagnoncelli diventerà il prossimo Presidente della Repubblica...?
Nina dice:
Infatti avevo letto da più parti che è "colpa" di Floris se la Polverini è diventata presidente della regione Lazio. Figuriamoci!
Giuseppe dice:
La riuscita di un talk dipende in buona parte dagli ospiti. E questo fa sì che la liturgia televisiva con le sue esigenze prenda il sopravvento rispetto a tutto il resto. La scelta in primo luogo dipende certamente da chi realizza il programma ma è sempre una scelta condizionata proprio dalla disponibilità di altri. Peggio sarebbe se ci fosse una volontà politica da parte di autori e conduttore finalizzata a creare personaggi comodi per certe tesi e posizioni. Non mi sembra il caso di Ballarò.