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Ecco come finisce La Rosa della Vendetta

Arriva la pace per Gülcemal e la sua famiglia. Colpi di scena e una morte inscenata caratterizzano il gran finale della dizi turca con Murat Ünalmis

di Roberto Mallò

27/10/2024 - 18:16

Anticipazioni turche: il finale de La Rosa della Vendetta

Tutto parte quando, amareggiato per la scia di odio creata attorno a sé, Gülcemal Şahin (Murat Ünalmış) sembra prendere una drastica decisione. Nel bel mezzo di un confronto piuttosto acceso con la madre Zafer Pehlivan (Ayda Aksel), che non gli ha mai dimostrato un briciolo di affetto, il protagonista della dizi si getta giù in un dirupo. Nonostante le ricerche avviate tempestivamente, il corpo senza vita di Gülcemal – dichiarato morto – non viene ritrovato. Tutti pensano che le acque del fiume lo abbiano trascinato via lontano.

Un’apparente uscita di scena, decisamente triste, che si traduce in un vero e proprio spartiacque per gli altri personaggi. Prima di lanciarsi nel vuoto e fare perdere le tracce di sé, Gülcemal contatta infatti un avvocato e spartisce la propria eredità. Da un lato lascia alla sorella Gülendam (Nilay Erdönmez) tutti i suoi beni, pur essendo entrato in rotta di collisione per con lei per aver fatto del male al cognato Mert Çakır (Edip Tepeli). Dall’altro regala al ‘fratellastro’ Armağan (Samet Kaan Kuyucu) una cura in un istituto svizzero per poter camminare. Inoltre, rivolge un ultimo pensiero all’amata Deva Nakkaşoğlu (Melis Sezen), alla quale apre una marca di tessuti intestata a suo nome.

Cinque anni dopo la presunta morte, Gülcemal ritorna a casa: si scopre infatti che Şahin ha preferito farsi da parte, inscenando dunque il suo suicidio, per consentire a tutti i suoi cari di riappacificarsi. Un sacrificio che si è rivelato efficace. Ancora provata dalla triste fine del figlio, alla quale non ha mai creduto fino in fondo, Zafer è completamente cambiata e spera ancora, un giorno, di poter riabbracciare il suo amato Gülcemal. Un discorso analogo anche per Deva, che in cuor suo sente che il suo amato è ancora vivo. Fondamentale per il lieto fine della dizi è dunque Çemal, il figlio di Deva e Gülcemal. Il bimbo incontra per caso il padre. Dopo averlo riconosciuto, inserisce nella sua borsa il libro Il mio albero di arance dolci, lo stesso che aveva regalato a Deva prima di scomparire.

Un presente al quale Çemal allega una lettera d’amore scritta da Deva per Gülcemal. Quest’ultimo capisce dunque che è arrivato il momento di svelare alla sua famiglia che è ancora vivo e si presenta ad un evento organizzato in suo onore. Occasione dove tutti, visibilmente commossi, lo abbracciano, a partire da Deva e Zafer, le uniche a credere che non fosse morto. Una riappacificazione commovente, segno del fatto che i contrasti e l’odio che hanno caratterizzato la loro famiglia sono ormai soltanto un ricordo lontano.

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