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LUCA E PAOLO A DM: A COLORADO PORTE SPALANCATE PER GASPARRI (VIDEO)
di Marco Leardi
13/10/2015 - 12:23

Luca e Paolo sono concentrati. Ma ci scherzano su. L’avventura che li attende, ossia la conduzione di Colorado, è una novità che li vedrà protagonisti in un ruolo duplice: di comici e di padroni di casa. Inutile dire che i due si stanno preparando. Da mercoledì 14 ottobre, Bizzarri e Kessisoglu torneranno in prima serata su Italia1 per guidare la diciassettesima edizione dello show comico rivolto ai giovani. Tra le novità di quest’anno, uno studio nuovo (di ambientazione urban) e alcuni ritorni nel cast. Abbiamo incontrato Luca e Paolo che, presentando il programma, si sono definiti i “filippini di Colorado“…
‘Filippini’ nel senso che avete spazzato via Paolo Ruffini?
Luca: Paolo Ruffini era già lì per puro caso. A parte gli scherzi, Paolo sta facendo altro, lo sta facendo benissimo e siamo molto amici da tanti anni, per cui da quel punto di vista non ci sono problemi. Siamo i ‘filippini’ perché aiutiamo a tenere pulita la casa, a far girare le cose, a far lavorare gli altri. Ed è un lavoro bello complicato.
Questa conduzione a due è una novità per Colorado ma anche per voi…
Paolo: E’ nuova per tutti e, come anche diceva Maurizio Totti (produttore di Colorado, ndDM), è nuova anche per i comici, che si trovano a rapportarsi con due persone anziché con una sola. Sarà nuova per noi perché è un lavoro in cui devi stare un passo indietro, servire la palla e tentare di valorizzare il comico, che è la cosa più importante perché sta facendo il suo pezzo. Ma è nuova anche per il pubblico, perché spesso quando abbiamo i pezzi in relazione coi comici saremo in tre anziché in due, ed è nuova per i comici stessi, che dovranno relazionarsi con due conduttori. Speriamo che vada tutto bene.
Avete anche parlato di un nuovo progetto con Mediaset per il futuro…
L: Sì, dovrebbe partire a gennaio una serie per Canale5 ispirata al film Immaturi.
La comicità di Colorado vi appartiene o è qualcosa con cui dovete ancora prendere confidenza?
L: Piuttosto direi le comicità di Colorado, perché essendoci tanti comici ci sono altrettanti modi di far ridere e quindi ce ne ne sono alcuni più vicini a me, altri più vicini a Paolo. La comicità è una cosa così personale, soggettiva… Purtroppo non c’è un solo modo per far ridere, perché sennò l’avremmo già scoperto e saremmo in pensione, credo.
Ma c’è qualche comico di Colorado che vi fa meno ridere di Gasparri?
L: Meno ridere di Gasparri? Tutti. Quasi tutti. Come mi fa ridere lui e come mi ha fatto stare bene lui in quei giorni, che ormai ricordo con un pizzico di malinconia…
E Paolo aggiunge: Ma la cosa bella di Gasparri è che, secondo me, lui lo sa e un po’ ci fa. Gasparri è meglio di come si dipinge lui. Gasparri – chiosa Luca – è meglio di come è Gasparri.
Quindi lo vedreste bene sul palco di Colorado?
Quando vuol venire, le porte sono spalancate!
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Luca dice:
Speriamo che non siano, come nelle loro abitudini, volgari e scurrili come a Sanremo e in molti altri programmi Devono capire che esiste la comicità anche senza parolacce