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Lulù Selassié a processo per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo
L'ex concorrente del GF Vip sottoposta al divieto di avvicinamento e costretta a indossare il braccialetto elettronico. A marzo 2025 l'udienza davanti al giudice
di Fabio Fabbretti
03/12/2024 - 15:05
© US Endemol Shine
Un’altra coppia nata all’interno del Grande Fratello balza agli onori della cronaca per questioni spiacevoli. Dopo la vicenda, ancora non risolta, tra Alessandro Basciano e Sophie Codegoni, l’accusa di stalking finisce per interessare anche Lucrezia Hailé Selassié, che avrebbe perseguitato negli ultimi due anni l’ex Manuel Bortuzzo.
L’atleta, medaglia di bronzo ai Giochi Paralimpici di Parigi, sarebbe anche stato minacciato di morte dalla ragazza nel tentativo di convincerlo a tornare insieme, al punto che la Procura di Roma – come riporta il Messaggero – è arrivata a chiedere il processo per Lulù (così viene chiamata), accusata per l’appunto di stalking.
Entrambi concorrenti nella stagione 2021/2022 del Grande Fratello Vip, nella Casa avevano iniziato una relazione che era poi terminata appena usciti dal reality. A quanto si apprende, lei non avrebbe mai accettato la fine della storia, assumendo comportamenti sempre più aggressivi che hanno spinto alla denuncia il nuotatore.
Tra gli episodi incriminati, uno sarebbe avvenuto presso l’ospedale di Latina, dove Bortuzzo era ricoverato per accertamenti; la Selassé avrebbe cercato in tutti i modi di introdursi nella struttura, insultando i medici e prendendo a calci le porte. Altro fattaccio riportato è quello di Manchester, nell’estate del 2023, dove lo sportivo era impegnato nei Mondiali di Nuoto e lei si precipitò nella città inglese, prenotò una stanza nello stesso hotel lasciandogli continuamente messaggi sotto la porta della camera. Scene analoghe sarebbero avvenute anche in Portogallo, sempre durante una competizione sportiva. Lo stalking si è poi trasformato in aggressione fisica quando lei si sarebbe introdotta nella camera di lui, ferendolo e colpendolo al volto.
La Selassié è stata persino sottoposta al divieto di avvicinamento e costretta a indossare il braccialetto elettronico per atti persecutori. La Procura ha intanto chiuso le indagini e richiesto il giudizio immediato; l’udienza davanti al giudice è stata fissata per il 13 marzo 2025. Nel capo di imputazione, i pubblici ministeri evidenziano come la ragazza abbia indotto nello sportivo “uno stato d’ansia e di paura e un fondato timore per la sua incolumità, costringendolo a modificare le proprie abitudini di vita”, fino a “non sentirsi libero di spostarsi serenamente e di iniziare una nuova relazione”.
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Il Generale Vannacci dice:
Si parla poco di matriarcato.