Sanremo 2025, conferenza stampa quarta serata in diretta. Geppi Cucciari: “Saluto Giorgia Meloni col braccio di Elodie”

Comincia la conferenza stampa con i saluti di Casinelli. Geppi Cucciari e Mahmood sono già posizionati accanto a Carlo Conti.

Prende la parola Conti per un ricordo al chitarrista Giorgio Cocilovo, scomparso ieri. Dice che parlerà prima oggi perché deve scappare con quindici minuti in anticipo. Il motivo? “Ho realizzato il sogno di una vita“, dice cripticamente. E si scusa ancora per la gaffe di ieri fatta coi giornalisti sul televoto: “Spero mi abbiate perdonato“.

Ciannamea riporta i dati

Ciannamea snocciola i dati auditel della serata, che ha raggiunto una media di 10,7 milioni di telespettatori. E spiega nel dettaglio anche i dati della total audience,  con circa 400mila spettatori in più,  che ha portato il Festival, nelle prime tre serate, a salire a circa 11,8 milioni di media. +10,7% di ascoltatori rispetto al 2024 (1,1 milioni di telespettatori in più).

Il target maggiore è quello dei 15-24 con il 77,9% di share. Picco di share 64,1% alle 22.49 durante l’esibizione dei Duran Duran. Picco di ascolto alle 21.32 pari a 16 milione per l’esibizione di Massimo Ranieri.

Sul target dei giovani il picco di share è pari al’86% alla lettura della Top5. L’ascolto medio è di 1,3 milioni per l’esibizione di Shablo.

Prima Festival a 9,1 milioni (41%); dopo Festival a 2,1 milioni (45,9%). Video views a 63 milioni (28% in più rispetto al 2024).

Viene sottolineato anche il successo dei programmi daytime Rai e di tutta la squadra che accompagna “il nostro capitano Carlo Conti“.

Roberto Benigni ospite di stasera

Conti dice che sta andando ad incontrare un ospite “che avevo invitato sempre nei miei tre precedenti Festival e non era mai stato con me“. “Per me è un grande sogno iniziare questa serata del Festival di Sanremo con Roberto Benigni“, continua, mentre precisa che il comico deve “fare un annuncio“.

Entra Settembre, vincitore delle Nuove Proposte. Carlo saluta Geppi e Mahmood e va via.

Mager, sindaco di Sanremo, sottolinea la bella atmosfera rilassata che si respira nella cittadina, anche per via delle varie iniziative collaterali che sono state organizzate con maestria.

E’ il giorno di San Valentino e consegna un mazzo di fiori, come simbolo per tutte le donne, a Geppi Cucciari, che “è raccomandata da me“. “Raccomandata da chi? Dal buon senso!“, scherza la sarda.

Bucci (Presidente regione Liguria): “La regione è felice e orgogliosa di avere una manifestazione come questa e farà sempre il possibile perché sia sempre più bella e seguita e simbolo di turismo intelligente che si fa nella nostra regione“. Sottolinea che con Tenco, De Andre e così via la regione Liguria ha sempre fatto tanto per la musica italiana.

Consegnerà sul palco il premio “La Liguria immersa in un mare di musica”, creazione artistica in vetro colorato tipico delle chiese che dà un’immagine di un LP. E ci sono delle note di una musica, “ma lascio a voi immaginare” di che artista. Premio fatto dall’Associazione Artigiani in Liguria.

Fasulo presenta la serata

Fasulo, Vicedirettore Intrattenimento Prime Time Rai, si congratula con Settembre per la vittoria. Ringrazia la commissione musicale di Sanremo Giovani e anche la squadra del Dopofestival, che si conclude stasera. Ricorda che stasera ci saranno le cover: 144 artisti sul palco; 39 artisti che partecipano alla gara, 37 che scendono sul palco per le cover, 56 aggiunti per le performance.

“Non abbiamo ancora l’ordine delle performance e ci sentiamo più tardi“, è la successiva precisazione. Mahmood farà una “performance da halftime del Superbowl”. E Kessisoglu con la figlia regaleranno un momento indimenticabile sulla comunicazione tra padri e figli. Benji e Fede al Suzuki Stage.

Domani ci saranno anche Alberto Angela e Vanessa Scalera, che definisce “due eccellenze Rai“.

Le parole dei co-conduttori

“La serenità non è la prima sensazione che sfodererei in questo momento; io c’ho un sacco di gente dentro che dice cose e vediamo chi vincerà“, esordisce Geppi, che non nasconde la propria emozione e il desiderio di non deludere se stessa e gli altri.

Mahmood ricorda il suo primo Sanremo del 2016, quando non aveva casa discografica e si è iscritto “in Sardegna, da casa di mamma“. E’ felice di essere il co-conduttore di stasera insieme a Geppi, che adora. Gli hanno consigliato di essere spontaneo, ma “il problema è che così dico un sacco di cacate“.

Il ringraziamento di Settembre

Settembre ha preso il posto centrale di Carlo Conti: “Sono felicissimo, la sto ancora realizzando. Sono grato a chi ha creduto in me anche qui; chi anche fuori da qui, ieri sera, mi ha dato l’amore e il supporto. Ho un immenso senso di gratitudine“.

Le domande dei giornalisti

Via alle domande della stampa. Viene chiesto perché è stato chiesto a Tony Effe di togliere una collana, che non presentava particolari marchi: “Con quale criterio si deve scegliere cosa togliere e cosa no?“. Ciannamea ricorda che c’è una norma. Cita che, da regolamento, ciascun artista “non potrà associare la sua immagine, voce, nome e, in generale, la sua notorietà a marchi, loghi, prodotte, ditte e servizi di terzi” a livello di sponsor.

Il discrimine, in sostanza, su oggetti che non hanno brand visibili è rappresentato dalla “riconoscibilità del prodotto“. Tentativo portato avanti per evitare casi di pubblicità occulta. Un controllo che viene fatto da dirigenti Rai. Anche se ci sono oggetti “riconoscibili a me e non da quell’altro“. In sostanza, hanno riconosciuto la collana Tiffany di Effe, facendogliela levare, ma non quella Bulgari di Damiano David, che ha indossato regolarmente mercoledì.

Geppi dice che si “vestirà dignitosamente“. Rai non ha dei dati precisi sull’Accessibilità. Si chiarisce che un disabile, che ha comprato un biglietto per l’Ariston, dev’essere sempre accompagnato.

Il Sanremo World Tour atterra principalmente sul Nord America, spiega Fasulo. E c’è in lavorazione “una parte europea di tour da seguire”. E si sta pensando di arrivare anche a Osaka per l’esposizione universale.

Geppi indosserà l’abito Nuraghe di Antonio Marras, stilista che veste da quindici anni: “In tutti i momenti più importanti della mia vita ho avuto questa dimensione, che non è soltanto creativa/artistica ma affettiva“. In generale, oggi avrà tre abiti lunghi che “certamente non sono la mia dimensione naturale“, ma ritiene che debba presentarsi nelle case degli italiani con eleganza.

Mahmood non ripeterà un’esibizione in sardo, come ha fatto con Nanneddu meu quando era in gara. Pensa di dover trovare un “nuovo rito scaramantico“. Geppi non ne ha uno e ricorda la madre, che “mi dispiace molto non veda questo Festival“. E Mahmood svela che sono state create per lui delle mutande con le pannocchie. “Fino alla pannocchia era tutto perfetto, stavi andando benissimo“, ironizza Cucciari, precisando che “l’ho sempre amato da lontano e non sapevo perché, adesso lo so“.

Viene chiesto da un giornalista in sardo a Geppi se Giuli ha ascoltato le canzoni di Sanremo, a differenza dei libri non letti da Sangiuliano per il Premio Strega. “Ti ricordo che non siamo a Videolina e non vedo un Olga Fernando“, lo stoppa Cucciari. “Non so se il Ministro ci vuole far sapere se ha ascoltato i dischi; a Sangiuliano non l’ho chiesto, l’ha detto lui“, è la risposta.

“Gli ho fatto credere che viene Benigni e l’ho spedito a Montecarlo“, è la battuta di Geppi sul fatto se si prenderà o meno i suoi spazi stasera. “E’ la prima volta che sono presente alla co-conduzione; sono felice di farlo con una persona con cui ho un’affinità, non soltanto geografica, ma umana“, dice in merito al rapporto instaurato con Mahmood. “Vorrei accompagnare Carlo, dividere lo spazio con Alessandro“, conclude confessando di non amare le conferenze stampa perché non sa mai se riesce a rispettare le aspettative di ciò che annuncia.

Mahmood crede che a lui e Geppi basterà guardarsi negli occhi stasera e “questa cosa ci basterà“.

Fasulo precisa che non è mai esistita la regola del passaggio obbligatorio del vincitore nelle Nuove Proposte l’anno successivo tra i Big. Settembre fa sapere che lui e Alex Wyse, il secondo classificato, “ci siamo fatti i complimenti e dati supporto“.

“Chi non vorrebbe essere sul palco dopo Benigni?“, precisa Geppi, che nega di sperare che l’attore “rompa la pannocchia” al pubblico, come domanda un giornalista, per non mettere in ombra la sua verve comica. “Non mi paragono minimamente a uno come Roberto Benigni; è unico, è un artista incredibile e qualsiasi cosa faccia è un regalo, che non paghiamo? Viene gratis?“. E’ felicissima di salire sul palco dopo di lui. “Condividere mi sembra esagerato“.

Geppi ha avuto un “percorso vario” negli anni con la Rai, anche se “vengo da una Rai diversa che è Rai3 e voi sapete la differenza con il pubblico di Rai1 e Rai2“. Sanremo è una sfida diversa rispetto al suo Splendida Cornice, ma questo non esula che “tu ci possa portare del tuo“. E si affiderà un po’ all’istinto e al mestiere stasera, per riempire i vari vuoti che si potrebbero creare, e “cercherò di ricordare di portarmi“.

Concorda Mahmood: “Lo vivrò più di istinto; sicuro non mi sentirò mai fino alla fine“. “Sento che devo ancora dare tanto nella musica; il tempo libero che avrò lo voglio investire in studio, sento che devo ancora evolvermi dal punto di vista musicale“, afferma sulla possibilità di passare eventualmente a condurre dei programmi.

Su invito di una giornalista, Geppi manda un bacio a Giorgia Meloni “con il braccio di Elodie (che aveva detto che si sarebbe tagliata una mano pur di non votare la Premier)”. E sceglie di non giudicare il lavoro sul monologo di Katia Follesa sull’uomo ideale di ieri sera: “Piuttosto mi butto nel canale di Mammarranca. Non mi sembra giusto. Credo che Katia sia stata bravissima ieri sera“. E rimarca che “non sopporto parlare di chi non c’è; sono più capace di dire una cosa vera se è presente“.

“Se avesse fatto un’altra cosa l’avreste criticata perché andava nella direzione opposta“, aggiunge, certa che anche lei verrà giudicata per qualcosa così come Alessia Marcuzzi domani sera. In sostanza perché le critiche fanno parte del mestiere. E nessuno ne è esente.

Mahmood consiglia a Settembre di tenere sempre presente il suo stile, pur informandosi su ciò che fanno i vari colleghi in campo musicale per imparare anche da loro: “Ascolta tutti ma l’ultimo a cui devi dare ascolto sei sempre te“.

Cucciari sottolinea che il Teatro Patologico, che già conosceva, è una realtà straordinaria che Carlo ha fatto bene a portare sull’Ariston ieri sera. Crede di aver dato spazio a quelle realtà nel corso della sua carriera e ad altre tematiche, come ognuno fa nella sua vita quotidiana. Per questo, spera di farlo anche stasera.

Domanda di Lucci per Striscia. Se Amadeus volesse tornare in Rai, Ciannamea lo riaccoglierebbe: “Non chiudiamo le porte a nessuno; è un artista straordinario“. Chiede se esiste già la possibilità di un nuovo direttore artistico dopo Carlo Conti “o lo lasciate lì altri dieci anni“. Ciannamea non esclude di affidarlo anche a Geppi un giorno: “Perché no?“.

Geppi sente di dover ringraziare tante vite e “qualsiasi nome sarebbe un’ingiustizia“. E parla di una serie di incontri, professionali e artistici, che hanno riempito la sua vita e che l’hanno portata ad essere a Sanremo. “Non fare un nome non è un atto di codardia, ma è legato a un senso di realtà“.

Anche Mahmood “si sente di ringraziare tante persone, quelle che c’erano ieri e anche oggi“. E ringrazia la sua famiglia, che l’ha aiutato a crescere “inculcandomi la costanza“. “Avere un’aderenza con delle radici ti aiuta ad andare dove vuoi; chi ha radici solide può andare ovunque“, si unisce Cucciari.

“Posso capire la reazione“, dice Mahmood sull’arrabbiatura di Tony Effe per la collana tolta perché “c’è una preparazione dietro ogni look di serata, ci sono mesi e mesi di lavorazione“. Il Festival di Conti gli sembra “abbastanza inaspettato” e “ho visto tante persone che mi hanno stupito“, così come gli italiani “durante questi giorni”.

Geppi è una spettatrice di Sanremo da sempre e apprezza tutte le “onde carsiche” che ne derivano. “Ognuno troverà che manchi qualcosa e ce ne sia troppo di un’altra; questo vale per chiunque lo pensi, per chiunque lo idei. Credo che Conti abbia preso un’eredità non facile e l’abbia portata avanti col suo modo di vedere le cose“, asserisce la sarda.

Mager dice che restituirà “molto volentieri” il premio vinto da Arbore, in occasione della sua mostra, per il secondo posto a Sanremo 1986. “Avremo piacere di invitarlo qui, se a lui farà piacere arrivare. Da parte mia e dalla mia amministrazione massima disponibilità“.

Doppio premio per  Settembre

I premi della Critica Mia Martini e dalla Sala Stampa Lucio Dalla delle Nuove Proposte vanno a Settembre, che li riceve ufficialmente.

La conferenza stampa finisce qui. Appuntamento a stasera.