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aprile

PIF A DM: SE DIVENTO ARROGANTE, DATEMI UN CEFFONE IN FACCIA

Il Testimone - Pif

Il Testimone - Pif

Archiviato Sanremo e Saromolo, Pif torna a casa. E la casa in questione è quella di Mtv, la rete che ha permesso di far conoscere al grande pubblico la più interessante camera artigianale del piccolo schermo. Martedì 15 aprile, sul canale 8 DTT, parte per la sua sesta edizione Il Testimone, con tredici puntate inedite anticipate da un’anteprima cinematografica proiettata domani nelle principali sale. Dalla Groenlandia a Las Vegas, passando per il popolo indio dei Tarahumara e l’antimafia, Pierfrancesco Diliberto incontrerà volti e culture lontani tra loro, con il suo stile disincantato e originale.

Qual è il filo conduttore di questa nuova edizione?

Per quest’anno non c’è una vera e propria strategia. Per me è tutto molto istintivo. Io faccio l’artista e poi Mtv cerca di dare un indirizzo ai miei interessi, ma non me lo fa pesare. Ho incontrato gente che vive tagliata fuori dal mondo, che vive senza luce né cellulare o che si sposta correndo per lunghe distanze, come il popolo messicano dei Tarahumara. A Las Vegas mi sono divertito con Mauro Casciari, mentre alla settimana della moda milanese ho provato a rilanciare il pile, un indumento snobbato dall’alta moda. Poi ci sarà una puntata dedicata all’antimafia, come da tradizione.

Questo argomento lo hai affrontato anche nel tuo film, La mafia uccide solo d’estate, che ispirerà una nuova fiction Rai…

Sì, la fiction mi permetterà di avere più tempo per raccontare. Ma per questa serie tv farò solo lo sceneggiatore e non dirigerò né reciterò, perché non ne avrei il tempo. Da giugno, inoltre, inizierò a lavorare al mio secondo film. Ovviamente ho già qualche idea ma è davvero troppo presto per anticipare qualcosa. Visto che avrò gli occhi puntati addosso, posso solo dire che sarà un progetto ambiziosissimo (ride, ndDM).

C’è un personaggio che più di altri vorresti intervistare e che ti manca all’appello?

Papa Francesco. Avrei molta ansia ma mi piacerebbe fargli delle domande semplici, come è lui.

Per esempio, cosa gli chiederesti?

Ad esempio gli chiederei: perché se le cose vanno bene è grazie a Dio, mentre se vanno male non è colpa Sua? Bergoglio esprime un’idea di Chiesa che avevo provato a raccontare in una puntata del Testimone in cui intervistavo dei religiosi.

In una recente intervista hai detto: “salvatemi dal successo”, spiegando che ora è il momento di fare due passi indietro. Cosa intendevi?

Quella sintesi non è simpaticissima. La verità è che tra il cinema, lo spot pubblicitario, Sanremo e Il Testimone, effettivamente a un certo punto mi son detto che dovevo fare due passi indietro, perché non posso esserci troppo. Io non credo di essere cambiato ma la gente mi percepisce in maniera diversa. In ogni caso, il problema non è del pubblico ma mio, che devo stare attento a gestire questa situazione.

E’ vero che condurrai il concerto del primo maggio?

No, e in realtà non me l’hanno nemmeno proposto.

Dai tempi delle Iene hai cambiato atteggiamento, coi tuoi video-interlocutori. Forse sei diventato più buonista?

Sarò ripetitivo, ma non credo di essere cambiato. Se sono buonista ora, lo ero anche prima. Anzi, io lo dico sempre ai miei amici: “se divento arrogante mi dovete solamente dare un ceffone in faccia, cosicchè io capisca”. Nella mia vita, concretamente, io passo molto tempo davanti ad un computer a montare delle puntate, a cercare di farle al meglio e di consegnarle con puntualità. E questa cosa cancella ogni altra possibile velleità.

In Rai ti sei dovuto adeguare ad un linguaggio diverso, più istituzionale, rispetto ad Mtv. Ti sei sentito in qualche modo limitato?

Questa era l’idea che avevo pure io. Però il mio film La mafia uccide solo d’estate, in cui Andreotti non ne esce proprio benissimo, è prodotto da Rai Cinema e la stessa Rai mi ha chiamato per fare il pre-Sanremo: per me è stato come entrare in una cattedrale. A quel punto mi aspettavo chissà che cosa, tra Beppe Grillo e par condicio varie, invece non è stato così. Forse qualcosa sta cambiando, nel senso che io finora non ho avuto problemi. E anche il fatto che la Rai produca una fiction tratta dal mio film forse è un segnale di novità.

E’ un caso che la tua popolarità si sia accresciuta in concomitanza con l’ascesa politica di Matteo Renzi?

Ora sembrerà che io voglia prendere le distanze da Renzi, perlatro nel momento più sbagliato per farlo, ma in realtà io Matteo l’avrò visto quattro volte in vita mia. Quando lui mi chiese di andare alla convention democratica della Leopolda mi son chiesto se fosse giusto accettare e dire pubblicamente come la penso. Però, alla fine, ho detto sì, perché tanto la mia fortuna è che il mio lavoro non cambia se c’é Renzi o meno. Mtv mi fa fare Il Testimone perché il programma funziona e, sarò ingenuo, ma io Sanemo l’ho fatto perché a Fazio piaceva quello che faccio. Non credo che mi abbia scelto perché c’è Renzi di mezzo.

Renzi, però, ti piace…

Lo giudicheremo sui fatti. Sicuramente lui e Giorgia Meloni, che ho incontrato per una puntata del Testimone, hanno espresso un’esigenza generazionale. Ma io non sono di destra, quindi mi sento più vicino a Matteo. Io sono tra quelli che avrebbero preferito che a legittimarlo fossero delle elezioni, ma ora lui ha fatto delle promesse e se riuscirà a mantenerle sarà una cosa buona.

La tua simpatia nei suoi confronti non ti crea problemi?

Rivendico il diritto di dire per chi si vota e di continuare a lavorare in maniera libera e indipendente. Se vado avanti è grazie al fatto che le cose che faccio evidentemente funzionano.

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4 Commenti dei lettori »

1. Luna ha scritto:

9 aprile 2014 alle 21:40

Pif resta cosi’ come sei, non ti imbastardire.
Non diventare come Fabio Fazio.



2. Luna ha scritto:

9 aprile 2014 alle 21:43

Ho appena letto la fine dell’intervista. Se ti piace Renzi vuol dire che ti sei già imbastardito. Allora non hai capito proprio niente. NEXT !



3. star ha scritto:

9 aprile 2014 alle 21:59

forse ha ragione, è la gente che lo percepisce in modo diverso. ma io lo seguo da sempre e mi sembra che ora si stia prendendo un po’ troppo sul serio



4. Rocco ha scritto:

13 aprile 2014 alle 17:47

Luna, spesso molti vips o presunti tali, corrono dietro alla giacchetta del vincitore: nel corso degli anni c’è stata gente in RAI (e altrove) che ha sostenuto D’Alema, Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Alfano, Renzi e altri senza mai cadere per terra una volta… insomma, dei veri equilibristi della politica :) ! Se domani mattina Renzi, per un motivo qualsiasi, dovesse cadere nel nulla, vedrai che molti vips o presunti tali passeranno altrove… spero che Pif sia più onesto della media.



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