Aggiornamento delle 23.59: Vladimir Luxuria è stata già rilasciata.
Proprio questa mattina aveva pubblicato un tweet in cui annunciava ai suoi followers di essere arrivata a Sochi, dove sono in corso in questi giorni le Olimpiadi invernali, portando i colori dell’arcobaleno, alla faccia di Putin.
Sono a Sochi! Saluti con i colori della rainbow, alla faccia di Putin! pic.twitter.com/E68Lgtadgv
— vladimir luxuria (@vladiluxuria) 16 Febbraio 2014
Ma in serata, Vladimir Luxuria è stata arrestata dalla polizia sulla base di una legge russa entrata da poco in vigore che punisce la “propaganda gay”. Luxuria si trova ora in una cella di sicurezza. A rendere noto il fermo è stata il presidente onorario dell’associazione Dì Gay Project Imma Battaglia che, come riferito da Il Messaggero, ha dichiarato:
“Vladimir era andata a Sochi per seguire i giochi e protestare contro la legge antigay di Putin. Aveva con sé una bandiera rainbow con scritto in russo ‘Essere gay è Ok’. Luxuria è stata bloccata immediatamente e portata in prigione. Ora si trova in una stanza sola con le luci al neon in faccia e la stanno interrogando…Mi ha chiesto aiuto.”
La stessa Battaglia ha allertato il ministro degli Esteri, Emma Bonino che ha interessato della vicenda il console italiano a Sochi. La Bonino, sempre tramite Twitter, ha annunciato di aver attivato l’unità di crisi.
Staff: L’ Unità di crisi è già attiva per il fermo di Vladimir Luxuria a #Sochi
— Emma Bonino (@emmabonino) 16 Febbraio 2014
La Mobilitazione
Su Twitter il Gay Center ha fatto partire l’hashtag #luxurialibera, mentre per le 20 di domani diverse associazioni gay hanno convocato un sit-in di fronte all’ambasciata russa, in via Gaeta a Roma per esprimere solidarietà a Vladimir e a tutte le attiviste e attivisti e alla comunità lesbica, gay, bisessuale e trans russa che vedono tutti i giorni calpestati i loro diritti, la loro dignità.
1. tania ha scritto:
16 febbraio 2014 alle 23:18