Una fenomenale Tina Cipollari, colorata di nero per fare le smorfie alla proletaria First Lady americana Michelle Obama e tirare qualche frecciatina a Carla Bruni, apre il sentiero alle protagoniste del Trono Rosa, debuttanti quest’oggi.
Belle, emancipate e spavalde a differenza dei colleghi uomini dei troni blu, troppo all’insegna del ‘quanto mi sento figo’. Era da anni che non si vedevano donne così risolute già alla prima puntata e dai primi segnali il tutto lascia ben sperare per il proseguimento. Molto distanti tra di loro, le due nuove troniste, come vi avevamo anticipato già qualche settimana fa, rispondono ai nomi di Laura e Monica.
La prima, la bionda Laura, è la nuova immagine della ragazza nordica emancipata e con i suoi 23 anni e la sua professione di vocalist presta il fianco ai fendenti della morale della signora Rosy, imbizzarrita all’idea di spacciare ‘na ragazzetta canterina per ‘na professionista- sic. E’ già il bersaglio del pubblico che l’ha psicanalizzata in due minuti e in tutte le puntate, accettasi scommesse, le rinfacceranno questa sua femminiltà eccessivamente contemporanea (anche Gianni Sperti già ha fatto capire che non digerisce granché questo modello femminile, e che non disdegnerà frecciatine nella saga del processo alla vocalist).
Tutt’altro genere, molto più brillante, la romana de Roma, la bruna Monica, candidata al soglio regale dalle clienti della sua sala di parrucchiera. Battuta pronta, a metà tra Milo Coretti e Giorgio Alfieri, esilarante con le sue facce e le sue parole. Ha già lasciato il segno con quattro espressioncine degnissime della ribalta di Blob come momenti cult del giorno.
La chicca più divertente è la sua apologia del pelo, il suo canto d’amore al sopracciglio non spennacchiato e al petto lasciato al naturale. Esilarante il suo sfottò simpatico contro i corteggiatori che, portatori sani di disboscamento selvaggio della cute, convinti del fatto loro, avevano riempito un’asola in meno per far colpo col pettorale lucido, sicuri di trovare una sgallettata che non li riprendesse per questa insana moda.
Fulminante il suo incedere verbale: passa dall’invettiva contro le ali di gabbiano (alias sopracciglia sottili) alla presunta colite che gli susciterebbe un corteggiatore molto estroso, paragonato a Steve di Otto sotto un tetto, a cui rivolge uno sguardo come a significare: ‘a bello ma da dove sei uscito?’. Non lo dice chiaramente, ma tutti lo intendiamo perfettamente. In esterna porta colui che l’ha convinta sin dal primo momento, un napoletano altrettanto diretto, di nome Salvatore, unico difetto riscontrato: la penura di peluria (una specie di chiodo fisso).
L’augurio è che le due signorine, sicuramente ben promettenti, non si lascino ammaliare dalle sirene del business che girano attorno al programma e che quest’ultimo segua, invece, l’indole impulsiva dimostrata dalle nuove troniste sperando che le lungaggini dello scorso anno vengano soppiantate da una gradevole “celerità”.
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1. lele ha scritto:
22 settembre 2009 alle 18:37