Sono ben pochi i confini che la tv non è riuscita a superare, soprattutto da quando esistono canali tematici come lo statunitense TLC (di proprietà di Discovery) che sfornano docureality in grado di esplorare qualsiasi realtà, anche le più chiuse. Così, dopo Il mio grosso grasso matrimonio Gispy, che racconta le abitudini di alcune comunità nomadi di solito molto restie a mischiarsi con “gli altri”, arriva adesso Breaking Amish, una nuova serie che indaga proprio la comunità religiosa più “antica” del mondo.
A trasmetterla da questa sera 31 luglio e per i prossimi mercoledì alle ore 23:00 è naturalmente Real Time, che con TLC è notoriamente gemellata. Vedremo dunque sul canale 31 del digitale terrestre le avventure di Abe, Rebecca, Sabrina, Jeremiah e Kate, cinque ragazzi cresciuti nella comunità Amish e giunti al Rumspringa, ovvero il periodo nel quale viene concesso loro di uscire dalla comunità per conoscere il mondo che c’è fuori e decidere così in piena autonomia se tornarci oppure no.
Perché la vita, per un Amish, è tutt’altro rispetto a quella che conosciamo noi. La comunità, nata in Svizzera nel cinquecento e stabilitasi negli Stati Uniti d’America dal settecento, segue l’Ordnung, una serie di regole consolidate nel tempo che devono essere rispettate alla lettera dai membri. Di fondo, la vita di queste persone è come ferma al diciannovesimo secolo partendo dagli abiti, dalle abitudini quotidiane e al rapporto con la modernità, di cui rigettano ogni forma che produca qualcosa di non necessario. Figurarsi che tipo di reazione potranno avere i cinque protagonisti dello show ad essere catapultati nella vivace e spregiudicata New York.
Jeans, trucchi, discoteche, tatuaggi, televisione ed esperienze nuove, estremizzate naturalmente dalla presenza delle telecamere, caratterizzeranno la loro nuova vita e gli mostreranno come potrebbe essere il loro futuro lontano dalla comunità Amish. Alla fine del viaggio nella modernità i ragazzi dovranno decidere se tornare indietro oppure vivere la loro nuova vita, rinunciando però per sempre al passato e alla propria famiglia.
1. Matteeee ha scritto:
31 luglio 2013 alle 15:28