Anche quest’anno Rai 1 non può esimersi dal proporre al suo pubblico un programma ormai considerato storico per l’azienda pubblica e un vero e proprio punto di riferimento per quanti in Italia sono appassionati di archeologia ed antropologia. Da stasera e per dieci settimane torna alle 23:15 sulla rete ammiraglia Passaggio a Nord Ovest, che fece il suo debutto nel 1997 ed è ormai giunto alla quattordicesima edizione.
Alla guida un’altra granitica e rassicurante certezza, Alberto Angela, già ideatore ed autore del programma di cui è anche simbolo in video da sempre. Un’autorevolezza “alla mano”, quella di Alberto, che di sicuro gli ha trasmesso il padre Piero, in grado di parlare al pubblico di cose a volte assai complicate senza per questo non farsi capire o non appassionare. Un talento di famiglia che ha portato il più giovane a seguire le orme paterne come divulgatore scientifico, giornalista, scrittore, conduttore a cui ha aggiunto anche la qualifica di paleontologo.
Come di consueto Passaggio a Nord Ovest condurrà i telespettatori in giro per il mondo alla scoperta di reperti e popoli antichi, ma ci sarà spazio anche per qualcosa di più attuale che conferirà al programma una valenza di servizio pubblico. Proprio nella puntata in onda questa sera Angela, con l’aiuto dei vigili del fuoco, spiegherà le tecniche per spegnere un incendio. Naturalmente però ci illustrerà anche nel dettaglio in cosa consiste questa difficile e pericolosa operazione, ovvero nell’annullare gli elementi che consentono alla fiamma di esistere e propagarsi: l’ossigeno, il calore e il combustibile stesso.
In questa edizione estiva si andrà a Parigi per conoscere meglio l’antico quartiere di Montmartre; verrà presentata una nuova serie sulla civiltà egizia, alla scoperta dei primi faraoni; si entrerà nel vivo della recente scoperta di un intero quartiere sotterraneo sotto il Colle Oppio a Roma. Sempre nella città eterna si andrà alla scoperta del sito archeologico della Crypta Balbi, nel Rione Sant’Angelo, un posto denso di strutture abitative ma che nasconde un intero isolato sgombro da costruzioni, con strutture antiche che emergono dal terreno.