A leggere il comunicato Rai che parlava di innovazione e di maggior peso dato all’arte e alla cultura nei nuovi palinsesti per l’autunno 2013 (clicca qui per maggiori info), qualche perplessità c’era venuta. Possibile che, nel giro di pochi giorni, la programmazione di Rai1, Rai 2 e Rai3 sia stata stravolta al punto tale da sposare i nuovi desiderata aziendali? Stando alle dichiarazioni dei consiglieri d’amministrazione Rai Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi, che hanno votato contro l’approvazione dei palinsesti, no. I due, in una nota congiunta, dichiarano:
Potenziamento del servizio pubblico? Solo auspici, per il momento. Palinsesti in cerca d’autore e d’identità. Questa mattina (ieri, ndDM), i palinsesti autunnali sono stati approvati con una delibera che includeva una lunga serie di indicazioni da implementare successivamente. Cultura, Costituzione, integrazione, e tanti altri temi di servizio pubblico, per ora sono soltanto auspici ancora da implementare, in particolare sulle reti generaliste. Perché ora, nei palinsesti autunnali presentati, sono molto carenti. E anche per questo abbiamo votato contro. Dopo quasi un anno in Rai, le dichiarazioni di buone intenzioni non bastano più. Specialmente perché un vero, serio dibattito sulle criticità editoriali dell’azienda ancora non s’è visto.
I consiglieri continuano l’affondo lamentando persino una scarsa coerenza sul fronte delle mere intenzioni:
Le tanto attese linee guida editoriali non sono mai state discusse e articolate. Così, nel documento approvato oggi (ieri NdDM), troviamo indicazioni ben poco coerenti tra loro, per esempio sul tema sensibile dell’immagine della donna: da una parte, “orientare la programmazione alla diffusione di una nuova e diversa rappresentazione della donna” e dall’altra, a poche righe di distanza, “sviluppare format adeguati a promuovere la bellezza e il talento femminile nel solco della storia del costume italiano”. Le risorse umane e finanziarie di cui potrà disporre la programmazione culturale restano ancora da definire.
Anche i canali specializzati sarebbero stati trascurati:
l palinsesto dei canali specializzati, poi, è sistematicamente trascurato. Le segnalazioni di un grande uomo di televisione come Carlo Freccero (una risorsa che non è per niente valorizzata, purtroppo) circa sovrapposizioni e duplicazioni problematiche nella programmazione dei canali tematici, restano ignorate. Abbiamo perplessità quando ci annunciano che Rai affida il compito di ottimizzare i palinsesti alle stesse persone che hanno prodotto i palinsesti da innovare.
Di conseguenza il famigerato comunicato aziendale, che elogia i nuovi palinsesti, sarebbe – per i due consiglieri – pubblicità ingannevole:
Il comunicato aziendale sull’approvazione del palinsesto peraltro confonde le intenzioni con le realizzazioni, quel che si vorrebbe ci fosse con quel che c’è, ed evita qualsiasi riferimento al contenuto del dibattito che ha portato al nostro voto contrario, ed espone il lettore ad una interpretazione erronea dello stato delle cose. Pubblicità ingannevole?”
Posizioni nette e dure, quelle dei consiglieri d’amministrazione, che per essere sposate o contestate necessitano della presentazione dei palinsesti (lunedì 24 a Milano e martedì 25 a Roma) grazie alla quale potremo saperne di più. A proposito: visto che il dado era tratto, Tobagi e Colombo non potevano aspettare prima di sollevare le loro (sacrosante) proteste evitando così di dare una cattiva immagine agli inserzionisti?
1. Ettore ha scritto:
21 giugno 2013 alle 13:33