17
aprile

CONCERTO 1 MAGGIO 2013: FABRI FIBRA ESPULSO

Fabri Fibra

Nemmeno il tempo di conoscere volti e nomi che animeranno quest’anno il tradizionale appuntamento con il Concertone del Primo Maggio, che ecco arrivare la prima doccia fredda: Fabri Fibra espulso. Il rapper numero uno in Italia, tra i primi artisti ad aver dato il consenso a prendere parte alla manifestazione in Piazza San Giovanni a Roma, è stato cacciato. Il motivo? Dalle sue canzoni arriverebbero messaggi omofobi, sessisti e misogini.

L’accusa arriva dall’associazione D.i.re (Donne in rete contro la violenza) che, tramite una lettera della presidente Titti Carrano a Cgil, Cisl e Uil, ha espressamente invitato l’organizzazione del Concertone a non far salire sul palco Fabri Fibra. In particolare, l’associazione – come si legge sul Corriere della Sera – ha evidenziato due canzoni “incriminate” del cantante: “Su le mani“, nella quale cita il Mostro di Firenze Pietro Pacciani, e “Venerdì 17“, dove racconta dello stupro e dell’omicidio di una bambina. Due motivi sufficienti per la richiesta di esclusione, subito accettata dai sindacati.

Marco Godano, lo storico organizzatore dell’evento, glissa sulla presunta censura a Fabri Fibra, ribadendo che “non è nei nostri poteri rifiutare le indicazioni che ci arrivano dai sindacati”. L’artista, dal canto suo, ha fatto sapere che una replica ufficiale la rilascerà via social (Facebook e/o Twitter), anche se già all’Huffington Post ha ribadito, piuttosto amareggiato, la sua posizione:

“Nel 2013 sono stanco di essere descritto ancora come il rapper violento: in passato mi accusavano di non rispettare le donne nelle rime, ma io scrivevo quello che vedevo non quello che pensavo [...] Il rapper non prende una posizione sulla canzone che scrive: è l’ascoltatore che è costretto a riflettere e a prendere una posizione”.

Parole giuste. Peccato, però, che arrivino dallo stesso Fabri Fibra che nel 2010 cantava: Secondo me Mengoni è gay ma non può dirlo, perché poi non venderebbe più una copia. Già me lo vedo, in camera arriva una figa, prende il suo cazzo in mano e lui: ‘Lasciami, ti prego!’”. Una posizione, dunque, anche il rapper la prende. Non sempre, ma la prende; lasciando all’ascoltatore tutto tranne che una libera interpretazione. La libertà di parola è una cosa e l’essere liberi di dire ciò che si vuole è un’altra. Questa seconda via, in particolare, non ammette lamentele. E, per quest’anno, neppure il Concertone.

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13 Commenti dei lettori »

1. MisterGrr ha scritto:

17 aprile 2013 alle 11:18

Pur non sopportandolo, pur trovando le sue canzoni pieni di messaggi sbagliati, la sua espulsione è una delle cose più assurde, ridicole che possano succedere.

Siamo proprio rimasti al 1860.

Al suo posto invitate il coro dell’Antoniana o come si scrive che canta le canzoni dello zecchino d’oro.



2. Michele ha scritto:

17 aprile 2013 alle 11:34

Per consolarsi, Fibra si faccia reinvitare dalla De Filippi, oramai sono diventati veri amiconi il rapper e la presentatrice (quest’ultima forse non ha letto ”Dietrologia” sennò non penso che l’avrebbe invitato al Tarducci)



3. Michele ha scritto:

17 aprile 2013 alle 11:37

Fibra poi a queste cose è abituato: è uno degli artisti più scaricati: anche stavolta è stato scaricato, ma dai sindacati



4. tania ha scritto:

17 aprile 2013 alle 11:39

Allora premesso che non conosco le canzoni incriminate e premesso che conosco molto bene il mondo GLBTQI la frase su Mengoni non indica un pensiero omofobo,ma un pensiero sbagliato che se uno e’ gay non vende più dischi o che un gay rifiuti una ragazza,posso affermare con assoluta certezza che non è così.Non vedo nella frase un avversione contro i gay,ma detto questo la frase e’ fastidiosa e piena di luoghi comuni.



5. Marco89 ha scritto:

17 aprile 2013 alle 11:42

Anche Emis Killa ricordo che fu costretto a rinunciare ad un concerto, credo a Verbania, perchè aveva lanciato nei suoi pezzi messaggi omofobi.
Ok, il rapper avrà quella funzione, però diciamo che già con le difficoltà e i bullismi che ci sono in giro, si potrebbe evitare. A 13 anni, perchè quello è il target di chi ascolta il rap, secondo me, non capiscono il messaggio, se un messaggio c’ è. E certe parole vengono prese singolarmente e possono far scoppiare delle bombe.
Poi sull’ espulsione non so che dire.



6. Marco89 ha scritto:

17 aprile 2013 alle 11:45

Un pò come nel 2009, con ” Luca era gay”. La canzone aveva comunque un senso preciso, ma è ovvio che poi i ragazzini su quel ritornello ci storpiavano ogni cosa. E non è carino.



7. Nina ha scritto:

17 aprile 2013 alle 12:21

Vero non c’è nulla di omofobo, c’è solo la cattivissima abitudine di farsi i cavolacci altrui. Per il resto esclusione stupida come tante altre cose che fanno alcune organizzazioni femminili.



8. Andrea ha scritto:

17 aprile 2013 alle 13:36

Marco89, più che altro il rapper ha quella “funzione” negli USA. Qui in Italia avevamo un rap nostro, quindici anni fa, quelli dell’attuale generazione non fanno altro che scimmiottare – male – i rapper nordamericani (ghettostyle, catenazze e vaccate del genere).

Tania, io sono gay, e la ragazza la rifiuto assai! :D Dipende da persona a persona, ovviamente.



9. Vince! ha scritto:

17 aprile 2013 alle 13:58

Scelta sbagliata da parte degli organizzatori.
Così si crea un “martire”.



10. Marco89 ha scritto:

17 aprile 2013 alle 14:16

Sì Andrea, concordo. A me per esempio piace molto Professor Green ed è anni luce più valido dei nostri che gira che ti rigira, non propongono niente di speciale, se non far venir voglia a tutti di fare i rapper, visto che la voce non serve.



11. dust ha scritto:

17 aprile 2013 alle 15:12

ma grazie a Dio, è stato espulso…spero al suo posto ci sia qualche artista che si possa chiamare tale!



12. tania ha scritto:

17 aprile 2013 alle 15:38

Andrea

Dipende da persona a persona!ho amici che pur essendo gay e non bisessuali sono riusciti ad avere rapporti com donne.Certo non ho parlato di tutti i gay,ci mancherebbe altro



13. Andrew ha scritto:

17 aprile 2013 alle 18:56

Strano ma vero, Fibra è uno dei pochi del mondo rap italiano (se non l’unico) che ascolto! Diciamo che conosco discretamente i suoi album…
Detto questo, siamo proprio in Italia! Ma si può escludere uno perchè canta canzoni che trattano temi di quel genere? Se avessero ascoltato le canzoni e non si fossero limitati a scandalizzarsi a priori, avrebbero scoperto che nelle canzoni non c’è mica un incitamento alla violenza o altro, si “racconta” solo di fatti, per assurdo meno cruento di quanto si sente in tante trasmissioni pomeridiane! Che facciamo? Chiudiamo anche quelle?
Ah… Ovviamente è molto più corretto e sensato portare al concerto del primo maggio cantanti che inneggiano alla droga o a particolari correnti, questi non vanno censurati?!



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