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aprile

PUPO SUL FLOP DI TUTTO DANTE: BENIGNI, FIORELLO E CELENTANO HANNO BISOGNO DEGLI EVENTI CHE SUCCHIANO I BUDGET A DISPOSIZIONE

Pupo

La Divina Commedia ha portato Rai 2 all’inferno oppure è Rai 2 ad aver trascinato all’inferno la Divina Commedia? Parliamo dello spettacolo Tutto Dante di Roberto Benigni, in onda ogni mercoledì in prima serata sul secondo canale della tv di Stato. Appena 1 milione e mezzo gli spettatori che hanno seguito in media le prime sei puntate trasmesse, che valgono alla rete un fiacco 5% di share. Un flop decisamente inaspettato… ma non per Pupo:

“[...] è la chiara dimostrazione che non esiste nessun personaggio televisivo, compresi i vari Fiorello e Celentano, che possa prescindere dal contesto in cui viene rappresentato. Questi grandi talenti, più di altri, per funzionare bene, hanno bisogno che intorno a loro si crei l’evento. Senza un’accurata e programmata strategia, che in genere richiede molto tempo per la preparazione, notevoli investimenti economici e il supporto di una rete generalista importante come Rai 1 o Canale 5, il rischio di incappare in clamorosi e pericolosi flop è altissimo. Una cosa è la partecipazione straordinaria al Festival di Sanremo, un’altra è cercare di trasformare un successo live in un’affermazione televisiva diluita in più serate”.

Non solo. Il cantante punta il dito soprattutto contro gli eventi tv (e chi li organizza), come quello di Fiorello nel 2011 e l’ultimo di Benigni nel dicembre scorso, rei di portare in alto l’auditel tanto quanto la voce costi:

“[...] la tv vive soprattutto grazie a chi quotidianamente ci lavora e ci mette la faccia e non in virtù di eventi sporadici che, anche se ogni tanto è giusto organizzare, si succhiano parti importanti dei budget a disposizione, rischiando di impoverire la programmazione classica che è l’anima della televisione”.

E lasciando agli altri “poveri” colleghi il compito di tenere botta nella corsa all’auditel, ma con lo spauracchio chiamato spending review. Quella di Pupo, per chi non l’avesse capito, è una difesa della categoria. La sua, per l’appunto. Secondo voi ha ragione?

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10 Commenti dei lettori »

1. Dasmix ha scritto:

9 aprile 2013 alle 03:38

Mah secondo me dice così perchè non se lo … più nessuno.

Si certo son stati grandi eventi, però dopo un po’ a fare le stesse cose stufano, non è detto che devi pompare al massimo mettendolo sotto i fari.

Per quanto riguarda Benigni dovrebbero dargli uno show in cui puo’ fare quello che vuole (no divina e no costituzione): dal cabaret alle canzoni e alle ospitate di personaggi famosi funzionerebbe sicuramente, peccato però che è troppo scomodo dargli carta bianca (non si sa mai cosa ci si può aspettare in quello che dice). Peccato.



2. Giuseppe ha scritto:

9 aprile 2013 alle 06:33

Pupo avrebbe perfettamente ragione se questi eventi “costosi” fossero tutti dei flop in termini non solo di ascolti ma anche qualitativi. Il che non è stato nel caso di Fiorello e in quello di Benigni.

Essere pasimoniosi è saggio, ma bisogna stare attenti a non appiattirsi su una programmazione quotidiana di pura routine: non si risparmierebbero neppure gli sbadigli. Come avviene nelle trasmissioni dove compare Pupo.



3. Marcodesantis ha scritto:

9 aprile 2013 alle 07:18

Tele5 estrena El don de Alba remake ispanico di ghostWhisperer; l Italia adattara’ la serie di antena 3 GranHotel; fonte vertele.com



4. marcko ha scritto:

9 aprile 2013 alle 10:56

finkè non renderanno pubblico quanto fa “guadagna”e fa “spendere” una trasmissione per essere messa su, questo ragionamento è un pò campato per aria..
credo ke in rai (san remo escluso) stiano già mettendo in atto una politica di tagli volta a questi tipi di sprechi..
anke miss italia sembra sia a rischio chiusura…



5. aleterla92 ha scritto:

9 aprile 2013 alle 11:17

Se bisogna risparmiare per finanziare gli orribili programmi di Pupo, Fiorello tutta la vita!



6. Nina ha scritto:

9 aprile 2013 alle 11:22

Sul fatto che anche per questi personaggi di alto livello bisogna “creare l’evento” ha senz’altro ragione. Sul resto non saprei, mi pare.comunque che non se la passi male nessuno, almeno alla Rai.



7. aleimpe ha scritto:

9 aprile 2013 alle 12:17

Si parla di un evento Baglioni in autunno su Canale 5.



8. Luigi ha scritto:

9 aprile 2013 alle 13:07

Il problema di Benigni è la Divina Commedia. Non è questione di creare l’evento e prepararlo. Puoi creare tutto l’evento che vuoi, ma chi se li vede 33 canti in prima serata? Comunque sono certo che Benigni se lo aspettasse un tale risultato.



9. Marco89 ha scritto:

9 aprile 2013 alle 13:46

@ Luigi: per me invece no, non se lo aspettava. La rete si aspettava il 14. Il 2 non lo ha mai fatto neanche Star Academy. E soprattutto se parti da una platea del 40 per cento per lo spettacolo sulla Costituzione, cannare così, secondo me, è allucinante. E’ uno sprofondare questo, passi dalla vetta alla fogna senza mezzi termini.
Pupo ha in parte ragione, poi lasciamo stare che anche lui è uno furbo furbo…ma nel marasma di gente che circola in Rai non è pessimo.



10. adelmo ha scritto:

10 aprile 2013 alle 18:42

Il ragionamento di Pupo mi sembra non faccia una piega e detto da uno che da un po’ di tempo è fuori dalla tv (mi sembra per aver scelto di non accettare dei programmi) mi sembra credibile.
Su costi e tv il discorso è molto ampio: sicuramente di questi tempi è impensabile spendere cifre iperboliche per eventi che durano poche puntate. La tendenza, vedi sky su xfactor o rai2 su the voice è spendere sì tanto ma su programmi testati e in grado di generare almeno 10/12 puntate di almeno 2 ore.



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