7
aprile

ALESSANDRO DI PIETRO DICHIARA GUERRA ALLA RAI: IO ‘CAPRO ESPIATORIO’ PER NASCONDERE MAGAGNE

Alessandro Di Pietro

Altro che cime di rapa, carciofi e kiwi in offerta. Adesso son cavoli amari! E’ guerra aperta tra Alessandro Di Pietro e la Rai, che venerdì scorso ha licenziato in tronco il conduttore con l’accusa di aver fatto pubblicità occulta durante tre puntate del suo Occhio alla Spesa andante in onda nel 2012. Il giornalista, che ha ribadito la propria estraneità alle accuse, ha subito impugnato il provvedimento, annunciando in una lettera aperta la propria intenzione di “dare battaglia“.

Dopo aver rassicurato tutti sul malore di natura cardiaca che lo aveva colpito giovedì notte (prima che gli avvocati lo informassero del licenziamento), Di Pietro si è dichiarato pronto a reagire. Sul fronte della salute e, soprattutto, su quello professionale.

“…ho dato mandato ai miei avvocati di dare battaglia perché la mia volontà primaria è di far fare presto una figuraccia alla Rai, non tanto come azienda verso cui ho grande rispetto e riconoscenza, ma nei confronti di chi con un gesto improvvido ha voluto ingiustamente colpire me, volendo dare all’esterno l’idea del cosiddetto ‘esempio’ , scegliendo Alessandro Di Pietro come ‘capro espiatorio’ per nascondere le numerose magagne interneha scritto il conduttore.

Ora Di Pietro attende che il Giudice del Lavoro si esprima sul provvedimento da lui stesso impugnato. Tuttavia – ha spiegato  - anche se la sentenza fosse a suo favore, egli non rientrerà più in Rai. Dopo quindici anni di “ascolti milionari e share sempre a due cifre“, il rapporto con Viale Mazzini può considerarsi rotto. Con ogni probabilità, Occhio alla Spesa non andrà più in onda e questo – ha affermato il giornalista – “è l’unico aspetto negativo della vicenda che dimostra la miopia della attuale dirigenza“.

E’ un vero peccato mortale commesso dall’Azienda che tra i molti e bravissimi colleghi conduttori poteva tranquillamente sostituirmi senza penalizzare il suo pubblico. Così come è un peccato mortale disperdere le preziose intelligenze autorali, cresciute in questi anni, che hanno fatto grande Occhio alla spesa. Forte della mia onestà e della mia cristallina correttezza professionale ribadisco, anzi urlo, che non ho mai preso soldi da nessuno per fare pubblicità occulta e chi si è permesso di scriverlo su qualche giornaletto on-line se la vedrà con me in Tribunale avendolo denunciato per diffamazione aggravata” ha scritto il giornalista nella lettera aperta dai toni infuocati.

Per lui si chiudono così le porte della Rai, ma si aprono allo stesso tempo nuove prospettive. “Insieme ad amici produttori e ad artisti di livello stiamo studiando un nuovo format” ha infatti spiegato il conduttore, aggiungendo che tale progetto televisivo lo vedrà protagonista nel prossimo inverno tra la gente a spiegare l’alimentazione salutare. Per ora non si sa dove e quando lo vedremo in azione, ma di certo – se questo è un grido di “guerra – ne vedremo delle belle. Occhio a Di Pietro…



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8 Commenti dei lettori »

1. Taichi ha scritto:

7 aprile 2013 alle 11:27

bhè anche se in molti criticavano il suo programma in effetti non andava malissimo in ascolti, se è vero che ci sono magagne interne ne vedremo delle belle, io fossi in mediaset ne approfitterei e lo prendei e gli farei fare lo stesso programma, magari la mattina su canale 5 dimezzando quell’obbrobrio che risponde al nome di “mattino 5″



2. MisterGrr ha scritto:

7 aprile 2013 alle 11:29

Ok, direi che Alessandro Di Pietro ha finito di lavorare in tv.



3. Giuseppe ha scritto:

7 aprile 2013 alle 11:54

Questioni legali a parte, era ora di mandare in pensione un programma sempre più vuoto e ripetitivo da diverse stagioni. La speranza è che non venga rimpiazzato con qualcosa di peggio.



4. Luigi ha scritto:

7 aprile 2013 alle 13:22

Ma se era a conoscenza di “magagne”, perché non le ha denunciate? Ora vuole vendicarsi? Comunque stiamo parlando di una trasmissione che può condurre chiunque. Non mi sembra che ci voglia una laurea in biologia… A volte bisogna anche essere umili e non ritenersi indispensabili per un programma. Vuole andare in qualche altra rete? Bene, ma intanto l’ascolto che vanta era dovuto alla presenza su Rai1. Vedremo che ascolti farà. In fondo è arrivato all’età della pensione. Potrebbe anche farsi da parte (seeeeeeeee!)



5. tinina ha scritto:

7 aprile 2013 alle 13:41

Luigi

Forse chiunque potrebbe condurre una trasmissione del genere, ma certo una laurea in Scienze biologiche e naturali (come quella che ha Di Pietro) forse aiuta!



6. Markos ha scritto:

7 aprile 2013 alle 14:10

Spero che con il suo programma ritorni su qualche canale, e perché no…anche su Canale5.



7. Mister Zapping ha scritto:

7 aprile 2013 alle 16:53

Già il solo fatto che parli di se in terza persona la dice lunga sul pallone gonfiato che è. Da chi era messo li per fare la voce grossa uno che non avrebbe passato il provino nemmeno nell’ultima delle tv locali? Ah già, si diceva fosse in quota Alleanza Nazionale. Bye Bye Di Pietro!!!



8. philipmaggie ha scritto:

7 aprile 2013 alle 17:33

ma dmn cosa và in onda al suo posto??



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