26
novembre

THE VOICE E QUEL PERICOLOSO FANTASMA DI X FACTOR

The Voice

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Invece di redarguire (ironicamente) Marco Tombolini sui retweet “a manetta” su The Winner is…, sia mai che qualche spettatore in più lo riesca a conquistare, Giancarlo Leone dovrebbe badare bene a The Voice, la cui prima edizione – in onda su Rai2 – è ormai alle porte anche nel Belpaese, dopo il successo ottenuto nel resto del mondo (sulle reti ammiraglie, ma va be’). Si, perché per gli spettatori sarà inevitabile il confronto con l’altro talent di successo, quell’X Factor che la Rai ha “rinnegato” e lasciato volentieri nelle mani di Sky. Sky che, con qualche piccolo accorgimento, ne ha fatto ciò che non è mai stato a viale Mazzini, ossia uno show evento.

Ad Andrea Scrosati, VicePresiente di Sky Italia con delega all’intrattenimento, piace definirli servizi “premium”, quel contorno al programma che sostanzialmente lo fa apparire unico ed esclusivo agli occhi dei propri abbonati. Servizi che, a dire il vero, potrebbero tranquillamente essere offerti da qualsivoglia programma della generalista, se solo lo si volesse. X Factor è stato, che lo si voglia o meno, un punto di svolta per la televisione italiana, e Rai e la Toro Produzioni di Marco Tombolini e Pasquale Romano non possono permettersi di procedere ignorando tout court quanto proposto nel corso delle due edizioni su SkyUno del talent ideato da Simon Cowell.

A partire dal televoto gratuito multipiattaforma: una novità – all’estero ovviamente è già una (bella) consuetudine – di cui la Rai, per cui tra l’altro paghiamo un canone annuale, ci ha permesso di beneficiare una sola volta in 12 anni (e solo tramite chiamata telefonica): nel pilota di Dadada in versione prime time con il commento fuori campo di Max Giusti. Per X Factor 6 sono addirittura sette le piattaforme – tutte free, sms a parte – messe a disposizione del pubblico per esprimere la propria preferenza: sms, applicazione per Android, applicazione per iPhone, sito internet, Facebook, Twitter e Decoder MySky. L’imbarazzo della scelta, gratis.

Le abbiamo citate ed è il caso di ripeterle: le applicazioni web per smartphone, tablet e desktop. L’app di X Factor non offre nulla di più rispetto a quanto già offerto dal sito internet ufficiale, ma dato che il futuro di internet è proprio in mobilità, le app non solo risultato effettivamente più comode ma per molti sono anche diventate un prodotto da cui non si può più prescindere. Come non si può prescindere dai social network: Facebook – che nel caso di X Factor propone anche un gioco online per vincere i biglietti per la diretta in studio -, Twitter  e Pinterest.

Senza dimenticare l’XtraFactor che ha offerto la possibilità al pubblico di esprimere (ancora!) il proprio punto di vista tramite social network, la telefonata da casa e la chiamata video con Skype. Va detto che già per l’X Factor su Rai2 venne sviluppata un’idea simile con l’ExtraFactor e Scorie, il post talent comico, e non vediamo perchè anche per The Voice non si debbano spendere le stesse risorse.

XFactor oggi è un evento proprio perché anche questi banalissimi dettagli lo rendono tale, e invogliano lo spettatore ad essere perennemente partecipe oltre che assoluto protagonista. L’interattività, perlopiù sconosciuta in Rai, è ormai una chiave di successo per gli show (e i talent in particolare) in diretta, e l’azienda pubblica non può permettersi di compiere con The Voice, il futuro per definizione, degli errori che di questi tempi non verrebbero più perdonati dal pubblico a casa. A meno che non si voglia un talent show già vecchio sul nascere, come lo è stato Star Academy lo scorso anno. Che infatti si è visto che fine ha fatto.

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12 Commenti dei lettori »

1. paky ha scritto:

26 novembre 2012 alle 14:39

Televoto gratuito subito!



2. Phaeton ha scritto:

26 novembre 2012 alle 14:41

Io ho una mia teoria sull’XFactor di sky. XFactor su sky gode solo di una cosa: l’essere strapubblicizzato e sponsorizzato. Il fatto che sia a pagamento fa sì che nessuno che paga dirà mai che quel prodotto non va bene. E’ come una BMW se tu compri una BMW paghi il marchio e sfido qualcuno che sborsa bei soldini a dire che quell’auto non va bene. Di conseguenza risulta un programma inconsistente che fa ascolti inconsistenti. Le critiche solo positive nascono dai bei soldini sborsati dall’azienda nella campagna pubblicitaria, non dimentichiamoci che su Twitter è sponsorizzato ( ergo sempre TT al primo posto). Sky a differenza della Rai ha la capacità di riuscire a vendere bene il proprio prodotto, essendo tutto plasmato pro-Xfactor. In rai al contrario da dentro stesso c’erano i primi detrattori del programma! Io ho visto il programma e a parte il fatto che non vedo nulla di così innovativo, non ha nulla che in potenza non potevano avere in Rai. Concludendo quindi voglio dire che XFactor da quando è su Sky è e resta una nicchia ininfluente in Italia.

Per quanto riguarda la Rai e The voice ripeto andrebbe fatta la politica pubblicitaria che fanno a sky e soprattutto non relegarlo a Rai2 ma farlo su Rai1.



3. Floppello ha scritto:

26 novembre 2012 alle 14:50

Tanto metteranno ancora il super flop di dj francesco a condurre questo programma. Sara’ l’ennesimo flop musicale di rai 2.
Ci scommetto! La rai è piena di raccomandati segnalati dai partiti e le professionalità con reali capacita’ si trovano solo in aziende private.
La rai dovrebbe essere privatizzata.



4. giu ha scritto:

26 novembre 2012 alle 15:21

Che si faccia The Voice Italia soltanto se come giudici ci mettono artisti del calibro di Giorgia, Ferro, Jovanotti, Renga etc etc etc.. Se ci devono mettere artisti sul viale del tramonto che nemmeno perdano tempo perchè sarà un flop pazzesco!



5. Ale70 ha scritto:

26 novembre 2012 alle 17:05

Io spero proprio che non parta il programma…il talent in Italia sta morendo e i costi sono alti.In questo momento di crisi generale,possiamo farne volentieri a meno.



6. matteo quaglia ha scritto:

26 novembre 2012 alle 17:33

il talent in italia sta morendo?? ma dove??



7. Matteo G. ha scritto:

26 novembre 2012 alle 17:53

“L’interattività perlopiù sconosciuta in Rai”. Si e no. Lo scorso anno l’Isola dei famosi è stato il primo programma in assoluto (correggetemi se sbaglio) a dare la possibilità ai telespettatori di commentare in diretta tramite Twitter.



8. Luca11 ha scritto:

26 novembre 2012 alle 18:11

Non ho capito il paragone con la BMW, Phaeton… X Factor è diventato un evento, e come tale è strapublicizzato! Praticamente 1/5 dei telespettatori di Sky sta seguendo X Factor… E’ un gran successo!
Solo la prima puntata è stata sponsorizzata… I record li fa da se, come i dati sul televoto ecc…
Sulla Rai era diventato inguardabile… Ormai preferivano i “casi umani” a concorrenti veri… Le scenografie sono migliorate senza dubbio e la MUSICA è al centro di tutto… Io le differenze le noto…
La qualità di questo X Factor dai provini alla finale è superiore a tutti i talent di oggi.
The Voice non so come andrà… Io forse lo guarderò, anche se la scelta della giuria non mi piace per niente. (Se è quella che conosco è ufficiale)



9. Gah! ha scritto:

26 novembre 2012 alle 19:02

The Voice of Italy sara’ destinato a fare la fine dei vari Star Academy o X Factor (targato Rai). Saltate le ipotesi Guglielmo Scilla e Dj Fargetta chi e’ in pole polesion? Francesco Facchinetti,autore dei flop dei programmi citati prima. Con o senza lui comunque The Voice e’ destinato a floppare di brutto. Perche’? Perche’ la Rai(Due) questi programmi non e’ in grado di farli.



10. Sanfrank ha scritto:

26 novembre 2012 alle 22:05

Credo proprio che l’Italia sarà una delle poche nazioni in cui The Voice non se lo filerà nessuno.
La Rai avrebbe dovuto sfruttare il maggior bacino d’utenza di Rai 1, ma tanto è inutile, quando si intestardiscono su qualcosa, non c’è verso di farli cambiare idea!
Se poi penso al rischio di ritrovarci Francesco Facchinetti alla conduzione, mi viene la voglia di seguirlo su Tele Cinco in Spagna.



11. Franco ha scritto:

27 novembre 2012 alle 08:30

La differenza non è nel marketing. E’ sottopelle. Per riprendere la metafora di cui sopra, la macchina di sky e delle società che producono (chiavi in mano) x factor è una bmw super-accessoriata. La macchina produttiva Rai, imposta in coproduzione per comprensibili esigenze di politica aziendale, é – in confronto – una Ritmo scassata, piena di gente inutile, che costa come una bmw.



12. lele ha scritto:

28 novembre 2012 alle 20:02

a the voice uk (trasmesso dalla bbc) si paga per votare pur pagando un canone elevato, quindi immagina la rai….



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