20
novembre

GIO’ DI TONNO A DM: MI SONO PROPOSTO PER TALE E QUALE SHOW. SOGNO DI VINCERE L’OSCAR

Giò di Tonno

Il suo sogno è vincere un Oscar. Ma non chiamatelo pazzo né tanto meno accusatelo di spavalderia, Giò di Tonno è semplicemente una persona ambiziosa consapevole del fatto che sognare non costa nulla. In attesa di concorrere per l’ambita statuetta, l’artista pescarese si diverte alle prese con le imitazioni di Tale e Quale Show. Proprio il fortunato programma di Carlo Conti, in cui Giò si distingue per una straordinaria versatilità, dà il là alla nostra chiacchierata…

Perché hai deciso di partecipare a Tale e Quale show?

Ho sempre avuto una passione per le interpretazioni di altri e anche in teatro mi sono trovato a vestire i panni di personaggi storici o della letteratura. Lo scorso anno, quando ho visto la prima edizione, ho pensato potesse essere un’esperienza nelle mie corde. A quel punto ci siamo adoperati per cercare un contatto con la produzione e mi sono proposto.

Qual è l’imitazione in cui sei stato più bravo?

Non lo so, è il pubblico che deve decidere. Quella in cui ho dato il meglio di me è l’imitazione di Louis Armstrong perché sono riuscito a far sparire del tutto la mia voce. Credo di aver offerto nel complesso un’ottima prova imitando anche Riccardo Cocciante, devo dire che ho avuto modo di studiarlo a lungo.

Cocciante è un po’ il tuo padrino artistico…

E’ un artista col quale ho lavorato e che mi ha dato molto, e il mio è stato un omaggio più che un’imitazione. Mi ha avvantaggiato il fatto di conoscere le sue espressioni, e sarei curioso di sapere cosa ne pensa perché ancora non lo so.

Riuscirai, nel torneo dei Campioni, a bissare il successo ottenuto come vincitore della seconda edizione?

Sono felice così, avevo l’esigenza di farmi conoscere sotto un determinato aspetto, che il pubblico ignorava, e ci sono riuscito. Adesso mi diverto senza badare alla competizione, la gara si fa sempre con se stessi, bisogna sempre dimostrare le proprie capacità. In ogni caso ho già vinto.

Il tuo è un atteggiamento relativo al gioco o va di pari passo con una precisa filosofia di comportamento?

Nella vita è importante cercare costantemente di migliorarsi e centrare il proprio obiettivo. Io sono una persona umile, modesta, ma comunque ambiziosa. La mia è una filosofia che mi ha aiutato a non perdere il contatto con le cose più vere dell’esistenza. Il mio mestiere finisce nel momento in cui si spengono i riflettori.

Dopo il trionfo a Sanremo ti avevamo visto meno in tv: è stata una scelta, una casualità o altro?

Le motivazioni sono varie. La mia dimensione ottimale è quella del teatro musicale che cozza un po’ con la televisione che, a parte rari casi, da’ poco spazi ai cantanti. Ho centellinato le apparizioni in tv perché volevo fare qualcosa in cui potessi essere a mio agio. Ho ricevuto delle proposte per programmi in cui non dovevo cantare, come dei reality, ma ho declinato. So fare il cantante e voglio farlo, finchè non mi troverò in cattive acque resisterò alle tentazioni. Allo stesso tempo devo ammettere che se da un lato il teatro appaga lo spirito, dall’altro se la gente ti vede poco in tv sembra quasi che non esisti.

Hai avuto grande successo teatrale ma non sei riuscito ad ottenere gli stessi riscontri a livello discografico. Credi che il non aver costruito una carriera basata unicamente sul fare il cantante ti abbia penalizzato rendendoti vittima di pregiudizi?

Può essere, in Italia ci sono delle etichette che vorrei scardinare. Se uno ha le capacità può fare tutto. Vero è che all’inizio della mia carriera ho contribuito a creare questa situazione alternando teatro e cantautorato. Fare il cantante nasce da un’esigenza personale che mi sento di soddisfare pur non aspettandomi grossi numeri. E’ difficile, infatti, che le grandi case discografiche investano su di me per una questione soprattutto d’età.

Il Festival di Sanremo potrebbe essere una buona occasione per coltivare la tua carriera di cantante. Ci torneresti?

Ci provo quasi tutti gli anni, quest’ anno ancora non l’ho fatto ma non lo escludo. Noi cantautori nell’anima una canzone pronta ce l’abbiamo sempre.

“Cantautore nell’anima” è una definizione suggestiva.

Sono nato con la voglia e l’esigenza di testimoniare quello che ho intorno mettendo le parole in musica. Le possibilità che ti offre il mondo dello spettacolo sono tante e ho cercato di percorrerle tutte con entusiasmo ma rimango un cantautore, anche se lo sanno in pochi.

Talento, determinazione e fortuna: quali di questi tre fattori ti sono serviti di più?

Al primo posto metto la determinazione: la fatica e il sacrificio ce l’ho nella mia indole. Ho lavorato tanto per sopperire a dei limiti. Poi metto talento e fortuna anche se tutti e tre sono fattori impossibili da scindere.

La determinazione viene anche da un particolare contesto familiare?

Sicuramente. Non ho avuto genitori severi ma attenti e aperti al dialogo. Un aspetto importante, quest’ultimo, perché a volte non basta avere buoni genitori che lavorano e ti mantengono; il bravo padre o la brava madre è quella che comunica, che si chiede e ti chiede delle cose. I miei mi sono sempre stati vicini inculcandomi lo spirito di sacrificio, che è nel dna della mia famiglia di origine contadina.

Sei molto riservato sulla vita privata, credi che il non prestarsi al gossip ti abbia penalizzato nella tua professione?

Ho sempre considerato un punto di forza il fatto di scindere vita privata e artistica perché ti consente di ritornare con i piedi per terra e di staccare completamente. Avrà danneggiato il personaggio ma ha aiutato molto la persona ad essere più serena. E comunque non sono uno che va sempre sui giornali e lavoro da 20 anni, quindi significa che non per forza bisogna prestarsi a certi meccanismi che lascio a chi non ha né arte né parte.

Che opinione hai nei confronti dei talent show? In alcune tue vecchie dichiarazioni non sei sembrato pienamente convinto del genere.

Io consiglio ai ragazzi di farlo, è un’occasione per emergere. Allo stesso tempo rischia di creare false illusioni poichè su migliaia di persone quello che raccoglie l’attenzione è uno. Bisogna avere delle spalle forti per reggere l’esperienza. Non ce l’ho con i talent in sé che hanno sfornato grandi personaggi ma con un meccanismo televisivo un po’ perverso, di tortura mediatica. Spesso si gioca con i personaggi, ad esempio, e si cerca di far piangere quelli che hanno il carattere più fragile e così via.

C’è un sogno che ancora devi realizzare?

Il Premio Oscar. Non sono così pazzo da volerlo vincere come attore bensì vorrei riceverlo per la migliore canzone. Entro i sessant’anni. La scadenza è ampia ci posso lavorare… Quando ero piccolo dicevo andrò a Sanremo, poi non solo ci sono andato ma l’ho anche vinto. Sognare non costa nulla. Molti da grandi smettono di sognare, nel mio caso i sogni si ingigantiscono e in questo mi sento un bambino. Dal punto di vista privato mi auguro una vita serena e una bella famiglia.

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7 Commenti dei lettori »

1. osservatore ha scritto:

20 novembre 2012 alle 15:31

incredibilmente bravo a tale e quale – bravissimo in notre-dame -
eccezionale la sua capacità di far suo ogni personaggio, adattando le sue qualità vocali. rimango sempre molto sorpreso per le varie somiglianze



2. kalinda ha scritto:

20 novembre 2012 alle 18:26

molto bravo e pure affascinante dal vivo, è poco telegenico.



3. Fiò ha scritto:

20 novembre 2012 alle 19:10

In bocca al lupo. Sarebbe fantastico l’oscar come miglior attore e miglior canzone! Te lo auguro!



4. Federica ha scritto:

20 novembre 2012 alle 23:16

Bella intervista,per me è stato una vera rivelazione a “Tale&Quale” non immaginavo fosse così simpatico,merita sicuramente di più……



5. Sergio ha scritto:

21 novembre 2012 alle 13:04

E’ un grande professionista, ultimamente lo sto rivalutando..
Attualmente abbiamo discreti cantanti in Italia, e se un bravo autore
dovesse scrivere la canzone del secolo e decidesse di farla interpretare a Giò di Tonno, L’oscar é praticamente sicuro.



6. emanuele ha scritto:

21 novembre 2012 alle 16:29

il migliore a tale e Quale Show!



7. Paola ha scritto:

19 dicembre 2015 alle 11:42

Giò pensa posotivo..!
Sono sicura che vincerai l’Oscar..
Devi solo pensare di averlo gia vinto… solo cosi i sogni si realizzano!
Comunque sei sempre il migliore!
Ti amo tantooooooo ♡♡♡



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