Clio Zammatteo

La sua è la storia di una moderna Cenerentola. Clio Zammatteo era una semplice studentessa con la passione per il trucco quando ha deciso di condividere su You Tube i segreti del make up, appresi a New York. Da lì libri, collaborazioni con case produttrici di cosmetici, eventi e un programma televisivo tutto suo su Real Time (qui tutte le novità del canale). Un successo inarrestabile che non l’ha cambiata, anzi l’ha resa ancora più legata al pubblico di internet che le ha permesso di spiccare il volo.

Lo scorso 15 ottobre su Real Time è partita la seconda stagione di Clio Make Up (dal lunedì al venerdì alle 14.30) che, a differenza della precedente, avete girato in America. Come mai questa scelta?

Quando mi è stato chiesto di continuare con il programma, ero a New York e così da parte di Real Time c’è stata la voglia di provare ad ambientare il programma in un altro continente, dove comunque avevano già girato Cortesie per gli Ospiti e altre cose.

Come avete fatto a trovare le concorrenti?

Alcune erano italiane che lavoravano a New York, altre turiste. E’ venuta anche una sposina in viaggio di nozze.

Nelle nuove puntate di Clio Make Up ti vediamo anche più in forma…

Sì, ho qualche chilo in meno, non direi che sono dimagrita perchè la verità è che mi ero “gonfiata”. Vivere in America, per quanto riguarda il cibo, è devastante. Per quanto ti sforzi di mangiare sano tutto è gonfiato con ormoni e altre cose. Ora sono tornata al peso che avevo all’età di 24-25 anni cioè prima di partire per gli Usa e quando ho conosciuto mio marito.

Pensi che la magrezza sia fondamentale per un personaggio televisivo?

No, per me è importante soprattutto da un punto di vista fisico. Mi sono resa conto che facevo fatica persino a salire le scale della metropolitana e a quasi trent’anni era inammissibile. Non ho fatto una vera e propria dieta, perchè alla fine mangiavo un po’ di tutto ma in porzioni ridotte, e sono tornata a fare sport. Ora mi sento più tonica e attiva.

Allora dobbiamo aspettarci anche dei tutorial per perdere peso?

No, anche perchè so che mi seguono tante ragazze e non vorrei dare un esempio sbagliato. Io avevo tanti chili da perdere mentre oggi ci sono ragazze che pesano 50 kg E che pensano di dover dimagrire. E’ un argomento delicato e negli ultimi tempi abbiamo avuto già troppi esempi sbagliati.

Considerato il tuo riscontro in Italia, hai mai pensato di lasciare New York e tornare nel Belpaese?

Per adesso no. Mio marito amerebbe di più tornare in Italia, io, invece, penso che siamo ancora giovani e dobbiamo prendere quello che l’America ci sta dando mentre per vivere in Italia c’è sempre tempo. Quando ci siamo trasferiti negli Usa, entrambi abbiamo svoltato la nostra vita. Sono partita che ero timidissima e pian piano la metropoli americana mi ha fatto “svegliare” cambiando il mio carattere. Dico poi sempre che se dovessi mai restare incinta vorrei tornare in Italia, non mi piacerebbe crescere un figlio in una città troppo caotica come New York.

Tu e tuo marito perchè vi siete trasferiti a New York?

Quando siamo arrivati eravamo entrambi studenti, quello che avevamo studiato non ci bastava e volevamo sfruttare le tante possibilità che New York offre. Nel mio caso non ero soddisfatta, volevo dedicarmi all’unica passione che ho nella vita: il trucco.

Tuo marito che lavoro fa?

E‘ un game designer ma lavora nell’ambito della scuola, quindi non crea gioca per la Playstation! Lavora in una scuola, che hanno fondato qualche anno fa a New York, in cui tutto si basa sul gioco, in pratica si creano giochi, sia per ipad che da tavola, sulla base del programma didattico.

A quando allora un gioco su Clio Make Up?

Ci ho pensato proprio l’altro ieri, magari non da tavolo, ma sarebbe carino un giochetto dove la gente si diverte a fare Clio Make Up.

E’ facile pensare che il tuo successo abbia scatenato l’invidia, o almeno l’astio, di colleghi più blasonati che si sono visti scavalcare da una ragazza “venuta da internet”…

Sicuramente c’è stata invidia ma io cerco di non farmi abbattere dalle critiche, esistenti in ogni ambito. Quello che faccio non è nemmeno paragonabile al lavoro classico della make up artist, faccio tante cose e ricevo tante mail di ragazze che mi ringraziano e mi dicono frasi come “Grazie al trucco sono uscita dalla depressione” oppure “non penso più alla mia malattia”. Tutto ciò mi fa capire che il mio lavoro non è solo trucco ma è un qualcosa di più, che ha una valenza psicologica. Ci sono persone brave solo a truccare che lavorano sodo per migliorarsi, io cerco di andare oltre.

Nelle tue attività potrebbe rientrare anche l’apertura di una serie di scuole o di centri estetici?

Non lo so, non cerco di fare il passo più lungo della gamba. Faccio le cose pian piano per non bruciarmi. E comunque penso di aver ancora poca esperienza per una cosa di questo tipo, magari ne parliamo in futuro. Una cosa che invece non farò mai è abbandonare le mie ragazze di internet, non lascerò mai quello da cui io sono partita.

Come sono andati, invece, gli incontri, a cui hai partecipato in giro per l’Italia?

Se solo quattro anni fa mi avessero detto: “sarai in mezzo a delle persone che sono lì per te”, non ci avrei creduto. Sono timida e all’inizio provo sempre del panico, quasi mi viene voglia di scappare ma una volta che incontro le persone comincio a sentirmi a mio agio. Inoltre le persone mi conoscono in un modo diverso rispetto alla cantante o al divo di turno, è come se venissero da un’amica,  sono tutte educate, non gridano, non si lamentano. Non è che mi chiedano chissà cosa, non devo ballare la tarantelle, a loro basta un saluto e complimentarsi.

Per finire dai un consiglio alle nostre lettrici. Quali sono le mode di quest’anno in tema di trucco?

Le mode sono sempre lo stesse, ogni anno ti ripropongono le stesse cose e cercano di farle sembrare una novità. Bisogna seguire ciò che si sente, altrimenti avremo tutte le donne truccate uguali e ogni anno dovremmo comprare dei cosmetici nuovi. E’ una cosa senza senso. Le persone si appassionano a You Tube perchè ci sono tantissimi video tra i quali poter scegliere in base ai gusti personali e non a quello che va di moda.

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