23
agosto

MORGANA GIOVANNETTI A DM: IL PULCINO PIO TORNERA’ PRESTO CON NUOVE CANZONI

Morgana Giovannetti

C’è chi lo ama e chi lo odia. Ciò che è certo è che il Pulcino Pio, protagonista dell’omonima canzoncina, è diventato in assoluto il tormentone dell’estate 2012. Un successo destinato, tra compilation e nuove filastrocche, a tenerci compagnia anche nei prossimi mesi. A svelarlo a DM è l’ex bimba prodigio del Bagaglino Morgana Giovannetti, cantante della trascinante filastrocca. L’intervista è anche l’occasione per conoscere meglio la giovane attrice e speaker radiofonica che, dopo aver calcato il palco del Salone Margherita, in questi anni ha proseguito la sua carriera nel mondo dello spettacolo, alternando spettacoli teatrali da lei scritti e diretti a numerose esperienze lavorative al fianco del suo pigmalione Pier Francesco Pingitore.

Morgana, il Pulcino Pio è diventato il tormentone indiscusso dell’estate. Vi aspettavate un così grande successo?

No, non ci aspettavamo neppure lontanamente un successo di questa portata. Da due anni ho la fortuna di lavorare insieme ad altri ragazzi a Radio Globo, dove oltre a condurre tutte le mattine il The Morning Show, ci divertiamo a scrivere delle canzoncine ironiche e allegre. Abbiamo iniziato lo scorso anno con Ostia Beach, e proseguito poi questa estate, sempre rimanendo in tema di vacanze, con Resto a Roma, il cui video vede addirittura la partecipazione di Carlo Verdone.

E il Pulcino Pio com’è nato?

Il Pulcino Pio è nato lo scorso mese di maggio come semplice canzone per bambini per poi esplodere all’improvviso questa estate. Noi onestamente non pensavamo potesse conquistare anche il pubblico più adulto. Invece tutti si muovono, ballano, imitano gli animali. Del resto è anche vero che quando un bambino impazzisce per qualcosa, il genitore viene in qualche modo contagiato.

Una canzoncina nata per i bambini ma con un finale piuttosto spiazzante.

In realtà la canzone del Pulcino Pio si ispira ad una filastrocca brasiliana. Gli editori di Radio Globo sono originari del Brasile, e sin da piccoli conoscevano questa canzoncina. Noi l’abbiamo riadattata. Dovevamo però trovare un finale e, non sapendo che fare, abbiamo deciso in maniera un po’ cinica di farlo fuori.

Il pulcino brasiliano è stato più fortunato?

La versione brasiliana è diversa ed ha un finale contenente un doppio senso. La filastrocca finisce, infatti, con la frase “in casa c’è un viado”, viado che in brasiliano vuol dire cervo ma anche travestito. Noi non potendo giocare sul doppio senso, abbiamo dovuto inventarci un altro finale.

Pare che il Pulcino Pio presto risusciterà…

Posso anticipare che tra settembre e ottobre il pulcino ritornerà. Non posso dire molto, non so se con una o più canzoncine, ma tornerà sicuramente. Intanto è uscita la Compilation del Pulcino Pio, una raccolta di canzoni (Il coccodrillo come fa?, Tuca tuca e tante altre) con le quali ci si può divertire, cantare e ballare.

Su You Tube i video in cui si balla e si canta sulle note del Pulcino Pio aumentano ogni giorno.

Ci sono dei video bellissimi e divertentissimi. Ce n’è uno girato a Porto Cesareo, in cui più di 400 persone ballano in acqua e poi fanno finta di affogare. Una vera e propria mania, il Pulcino Pio ha contagiato tutti.

C’è anche chi lo odia…

Sì (ride ndDM), c’è chi lo ama e chi lo odia. Ma noi accettiamo di tutto perché ciò che conta è non prendersi troppo sul serio. Canzoncine come quella del Pulcino Pio piuttosto che Ostia Beach sono sicuramente dei brani leggeri e di poche pretese, ma trovo che sia giusto e normale nella vita avere anche la voglia di sorridere e rilassarsi soprattutto in un periodo difficile come questo.

Il successo del Pulcino si sta riflettendo anche su di te.

Non so se si riflette o se si rifletterà in futuro. Da due anni, dopo aver fatto uno stage, lavoro a Radio Globo e continuo a fare teatro. Mi diverto e sono contenta così.

In tanti ti ricordano come la bimba prodigio del Bagaglino, ma in realtà tu hai sempre continuato a lavorare nel mondo dello spettacolo.

L’esperienza al Bagaglino terminò quando avevo 11 anni, quella classica età in cui non sei nè piccola nè grande, e non sai bene neanche cosa vuoi fare. Dietro consiglio dello stesso Pingitore ho smesso con lo spettacolo e mi sono concentrata sugli studi, frequentando prima il liceo classico e poi la facoltà di economia all’università. La passione per il teatro però è sempre stata forte e, negli ultimi anni del liceo, ho ripreso a recitare con altri giovani ragazzi in varie compagnie. In seguito ho iniziato a scrivere i testi, portare in scena e curare la regia di alcuni miei spettacoli, sino ad arrivare a fare l’aiuto regista di Pingitore in tv e a teatro.

In questi vent’anni il rapporto con Pier Francesco Pingitore non si è mai interrotto?

Pingitore mi è sempre stato vicino, soprattutto nel momento in cui dovevo fare delle scelte. Al termine del liceo ero indecisa se frequentare l’università o l’accademia dello spettacolo. Lui mi consigliò l’università (ride ndDM). Quando mi sono laureata, mi ha regalato un viaggio a Londra per poter imparare l’inglese. Lui c’è sempre stato, mi ha insegnato il mestiere. È stata una grande fortuna incontrarlo. Da bambina passavo interi pomeriggi al Salone Margherita ad osservarlo mentre lavorava.

Come eri finita al Bagaglino?

Ero in vacanza a Rimini con i miei genitori. Io che da sempre mi divertivo ad imitare le maestre, i compagni di scuola,e i personaggi della tv, insistetti tanto per gareggiare a “Stasera mi butto”, il concorso di imitatori diretto proprio da Pier Francesco Pingitore. Feci un provino, riuscii a partecipare, e vinsi la gara tra i bambini. Dopo quella esperienza entrai per 4 stagioni nella compagnia del Bagaglino, prendendo parte a Creme Caramel, Saluti e Baci, Bucce di Banana e Champagne.

All’epoca gli spettacoli del Bagaglino raccoglievano davanti alla tv oltre 10 milioni di italiani. Come vivevi da bambina quell’esperienza?

Per me era normale. C’erano i bambini che andavano in piscina o a fare danza, io invece andavo in teatro. Durante la settimana facevo le prove, al venerdì prendevo parte allo spettacolo in teatro e poi il sabato sera alla diretta tv.

Eri un po’ incosciente?

Diciamo che vivevo il tutto con leggerezza, in maniera molto naturale. Era una cosa che mi piaceva fare. Mi sentivo a casa.

Il Bagaglino, in effetti, è una grande famiglia dove i personaggi rimangono per anni, oppure ritornano.

Devi sapere che ancora oggi due volte all’anno organizziamo un pranzo a casa di Martufello, dove ci incontriamo un po’ tutti, comici, ballerini della vecchia e nuova guardia, primedonne etc. Ogni volta è una rimpatriata.

Come ti spieghi il fatto che il Bagaglino con il passare degli anni non sia più riuscito ad intercettare i gusti del pubblico, vedendo la propria platea assottigliarsi sempre più?

Gli affezionati sono rimasti sino all’ultimo. Diciamo che il Bagaglino è rimasto coerente e fedele a se stesso, non si è allineato con le varie mode televisive. Vuoi vedere il Bagaglino? Questo è il Bagaglino. Essere coerente però spesso non premia. Dopo anni la gente vuole anche cose diverse.

Vent’anni di successi televisivi meritavano forse una fine diversa rispetto a quella decisa dai vertici Mediaset che nel 2009 decisero di chiudere lo show Bellissima – Cabaret anticrisi con una puntata d’anticipo.

Sì, decisamente. Io all’epoca lavoravo come aiuto regista dello show, e devo dire che è stato brutto il modo in cui è finito. Cancellare una puntata serviva a ben poco. In realtà, era probabilmente già nella testa di tutto il gruppo, rimasto orfano del grande Oreste Lionello, l’idea di chiudere dopo vent’anni l’esperienza televisiva. Si poteva fare un finale più felice, e invece è andata così. Non dimentichiamoci però che il Bagaglino ha rappresentato una pagina importante della comicità in Italia, lanciando grandi personaggi come appunto Lionello, piuttosto che Leo Gullotta, Enrico Montesano, Bombolo e la grandissima Gabriella Ferri.

Al di là del Bagaglino, ti piacerebbe tornare in Tv?

Non ci ho mai pensato e non ci penso, se capiterà valuterò. Per ora mi diverto ad accudire il pulcino Pio (ride ndDM).

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17 Commenti dei lettori »

1. Gigi Gx ha scritto:

23 agosto 2012 alle 16:17

Ragazzi, il Pulcino Pio non è ispirato ad una filastrocca brasiliana, E’ COPIATA.



2. Giuseppe ha scritto:

23 agosto 2012 alle 17:20

Il finale va benissimo così com’è anche nella sua valenza metaforica autoriflessiva.



3. Nina ha scritto:

23 agosto 2012 alle 17:57

Non so cosa sia questo pulcino ma se lei è quella che penso era una bambina molto irritante.



4. Davide Maggio ha scritto:

23 agosto 2012 alle 18:29

Gigi: ragazzo, ma l’intervista l’hai letta? :-)



5. Ele ha scritto:

24 agosto 2012 alle 07:31

Ispirata??? La canzone é COPIATA l hanno solo tradotta!! Pure la musica é uguale! Ma un po di vergogna no? http://www.youtube.com/watch?v=rw2PWWJ8oX4&feature=fvwrel



6. ele ha scritto:

24 agosto 2012 alle 08:37

la canzone non è “ispirata”, è COPIATA dalla versione che un BAMBINO brasiliano l’anno scorso ha inventato e messo su youtube (facendo successo, in Brasile). Hanno solo preso la sua versione, tradotto il testo, cambiato l’ultima strofa (come dice questa qui) e basta. Non ci vuole un genio o non bisogna essere “prodigi” per fare un PLAGIO. Su youtube ci sono tutti i video che volete che provano questo.



7. Tyrael87 ha scritto:

24 agosto 2012 alle 13:22

siamo l’unico paese dove i “tormentoni” sono canzoni vecchie di altri paesi spacciate per nuove :(



8. ele ha scritto:

24 agosto 2012 alle 13:27

in realtà è di poco fa sulla pagina facebook ufficiale del pulcino pio è stato scritto un comunicato in cui si dice che in poche parole che è il bambino ad aver copiato loro e non viceversa (almeno così ho capito…)… BAH!



9. Tyrael87 ha scritto:

24 agosto 2012 alle 18:23

@ele: Time Paradox?



10. Toni ha scritto:

25 agosto 2012 alle 01:16

Non ci posso credere…sono 6 anni che produco musica dance
Per varie label e mi distruggo fra lavoro e produzioni…questo e’ un’insulto verso tutte le persone come me che si danno da fare nell’ambiente musicale…vergona…



11. MisterGrr ha scritto:

25 agosto 2012 alle 16:39

Ha vinto il disco di Platino ci rendiamo conto?



12. Tyrael87 ha scritto:

25 agosto 2012 alle 16:53

@MisterGrr: che io sappia i dischi d’oro/platino/ecc. per la musica scaricata valgono meno (come numero di copie) rispetto alle controparti “materiali”.



13. Giu87 ha scritto:

25 agosto 2012 alle 23:59

Le canzoni leggere senza pretese possono essere Balada, mama lover delle Serebro, Ai se eu te pego etc etc etc, il pulcino pio non è altro che una canzone stupida che solo in un paese come l’italia può riuscire a vendere, pensare a tutti quei soldi spesi per comprare questa schifezza, poi dicono che c’è la crisi, ma almeno spendeteli per comprare musica decente sti soldi suvvia!! Ok ascoltarla così tanto per farsi due risate, ma addirittura tutto sto successo a livello commerciale mi sembra veramente ridicolo!



14. noemi22 ha scritto:

31 agosto 2012 alle 20:59

la canzone del pulcino pio e la migliore che ci sia ma questa canzone e un bambino vestito che canta e poi la messa sul compiuter da noemi serena federica e teresa )=



15. p.... pio ha scritto:

3 settembre 2012 alle 16:20

avete rovinato l’estate a milioni di italiani, fatela finita con questi motivetti ciuccia-neuroni



16. Samuele ha scritto:

5 settembre 2012 alle 18:23

come è nato il pulcino pio?? ahaha la risposta di questa qui mi fa schifo.
è nato così il pulcino pio, plagiando questo ragazzino di 11 anni: http://www.youtube.com/watch?v=1KFq-DwHj3k



17. Rosario ha scritto:

10 settembre 2012 alle 02:14

Ma tu devi soccombere tu ed il pulcino pio! Siete il riflesso di quell’ITALIA MALATA!!!!
non e’ u nfatto di odiare o no questa canzone e’ il fatto di distruggere una cultura con cazzate come questa che mi irrita, farcrescere bimbi con queste minc&&&& e cosi via! Fatevi una vita santo dio!



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