Occhi da cerbiatto, sorriso smagliante e fisico scolpito. E non è un caso se su Youtube uno dei video più cliccati è proprio quello in cui il suo personaggio in Centovetrine, Cecilia Castelli, si dimena in un seducente striptease. Attenzione però, quella era solo una delle tante fasi della camaleontica vita di Cecilia, messa in scena da Linda Collini, giovane attrice che DM ha intervistato.
Il tuo debutto nel mondo dello spettacolo coincide con la partecipazione a Miss Italia nel 2003?
Decisamente sì, anche perché è stata l’occasione che mi ha permesso di fare altro. Avevo 21 anni e io allora lavoravo come chimico di produzione in un’industria tessile. A Prato, infatti, c’è un importante distretto tessile, anche se ultimamente è stato preso d’assalto dai cinesi! Poi però è capitata l’occasione di Miss Italia. Le mie sorelle, Evelina e Viola, mi hanno iscritta, quasi per gioco. Ho superato tutte le selezioni regionali, ricordo che il 1° settembre dovevo tornare a lavoro in azienda e invece mi trovavo a San Benedetto del Tronto, diretta a Salsomaggiore, perché avevo conquistato l’accesso alle finali. Da lì è arrivata la fascia di Miss Wella, un anno di promozioni in giro per l’Italia e poi mi sono messa a studiare seriamente recitazione, prima a Firenze e poi a Roma. E’ la dimostrazione che a volte i treni passano e bisogna esser bravi a non farseli scappare.
Quindi malgrado tutte le critiche che il concorso riceve, oggi consiglieresti Miss Italia ad una giovane ventenne?
E perché no? Miss Italia è una bellissima avventura ma va affrontata nel modo giusto. Con la leggerezza dei 20 anni, senza troppe pressioni, nemmeno da parte dei familiari. Io ho avuto dei genitori fantastici che mi hanno sempre permesso di fare le mie scelte liberamente e di conseguenza anche i miei errori. In quell’occasione mi dissero “Vai, l’importante è che non starai mai male, né per un lavoro, né per una fascia”.
Studi recitazione, conduci alcuni programmi su Sky e Aspettando Miss Italia su Rai Uno, e poi arriva la grande occasione, nel 2008 con il ruolo di Cecilia in Centovetrine. Ricordi il giorno del provino?
In realtà io avevo già fatto prima un provino per Vivere. Ero piaciuta ma non c’era un personaggio adatto a me. Poi quando mi chiamarono per Centovetrine c’era il ruolo di Cecilia, mi presentai di nuovo ed andò bene.
Dopo quattro anni che effetto ti fa quando la gente per strada ti chiama Cecilia?
Ovviamente fa piacere. Io dico sempre che noi delle soap, dopo un po’ di tempo abbiamo il doppio nome, la doppia carta di identità. La gente in me vedrà sempre un po’ di Cecilia Castelli. Fortunatamente è stata un personaggio mutevole, si è evoluto negli anni. E’ partita come una ragazza viziata, snob e un po’ cattivella ed è arrivata poi ad essere la poliziotta alla ricerca del bene ma un po’ sfigata in amore.
Su Youtube va sempre forte il video dello spogliarello di Cecilia. Come fai a mantenere una “fisicata” così?
Sarò sincera, io non sono una di quelle che dice: “Io mangio di tutto, non faccio niente e rimango così”. In realtà sono molto sportiva, mi alleno molto e cambio spesso attività. Dalla palestra al nuoto, dall’acquagym fino ad una grande passione che ho scoperto negli ultimi due anni, quella per la mountain-bike. La consiglio vivamente, fa venire delle bellissime gambe e soprattutto ti mantiene a contatto con la natura. E poi ballo, mi muovo a passo di danza!
Quindi ti autocandidi per Ballando con le Stelle?
Magari! Mi piacerebbe partecipare, molti miei colleghi lo hanno fatto, sarebbe una bella esperienza!
Dopo essere stata ‘una, nessuna e centomila’ c’è un ruolo che ti piacerebbe portare al cinema o interpretare in una fiction?
Direi che dopo tutte queste evoluzioni del mio personaggio potrei benissimo interpretare un bel ruolo da psicopatica! Sarebbe bello, credo molto nella costruzione del personaggio, mi piace addentrarmi nella sua psicologia quindi sarebbe molto interessante.
1. giuppi ha scritto:
30 giugno 2012 alle 14:55